Concetti Chiave
- Lucia è turbata per gli incontri spiacevoli con don Rodrigo e sceglie di confidarsi con frate Cristoforo piuttosto che con la madre Agnese.
- Agnese suggerisce di chiedere aiuto all'avvocato Azzeccagarbugli, ma Renzo viene respinto quando menziona don Rodrigo, mostrando la corruzione del sistema legale.
- Lo studio di Azzeccagarbugli è descritto come un luogo antiquato e polveroso, simbolo della falsa apparenza di cultura e giustizia.
- Fra Galdino visita la casa di Lucia per il ritiro delle noci e viene incaricato di contattare Padre Cristoforo, sottolineando la disperazione della famiglia.
- Azzeccagarbugli rappresenta un uomo corrotto e servile, simile a Don Abbondio, che tradisce la giustizia per compiacere i potenti.
Ambientazione: casa di Lucia, strada, studio del dottor Azzeccagarbugli.
Protagonisti: Lucia, Renzo, Agnese, fra Galdino ed il dottor Azzeccagarbugli.
Data: 8 novembre 1628.
Indice
Incontro con don Rodrigo
Renzo, Lucia e Agnese si riuniscono al piano terra per capire qualcosa in più.
Lucia spiega con le lacrime agli occhi che nei giorni precedenti, mentre era per strada, aveva incontrato don Rodrigo con un altro uomo che l'aveva importunata con parole poco belle e aveva sentito dire tra loro:"scommettiamo scommettiamo".
La fanciulla era riuscita a raggiungere subito le amiche, ma la stessa cosa era avvenuta il giorno successivo.Consiglio del Frate Cristoforo
Agnese rimase un po' incredula del fatto che la figlia non le avesse confidato una cosa così importante, ma Lucia disse che non lo fece per due motivi: non darle preoccupazioni e non metterle paura, andando così a confidarsi dal Frate Cristoforo. Quest'ultimo le aveva consigliato di affrettare tutti i preparativi del matrimonio per sposarsi il prima possibile, e si giustifica con Renzo per avergli portato fretta. Qui Lucia scoppia in lacrime. A Renzo saltano in mente pessime azioni contro don Rodrigo ma la suocera lo calma. Agnese, infatti, propone ai giovani di andare dal dottor Azzeccagarbugli, un noto avvocato dell'epoca ma si raccomanda di non chiamarlo così dato che quello era solo un nomignolo.
Visita dal dottor Azzeccagarbugli
Dà a Renzo quattro capponi (cappone: gallo castrato in giovane età) che avrebbe dovuto usare in un banchetto della domenica e gli dice di usarli come dono in cambio della consulenza. Il giovane si avvia. Finanche gli animali erano agitati durante il viaggio nelle mani del ragazzo. Quando Renzo entra nello studio, Manzoni fa partire una descrizione accurata dell'ambiente: era uno stanzone molto vecchio arredato dai dodici Cesari e libri vecchi e polverosi, messi lì per dare una parvenza di cultura e di uso. Il tavolo era occupato da tanti fogli di gride, suppliche e carte d'avvocatura. Manzoni fa così un ritratto del dottor Azzeccagarbugli. Giunto dal dottore, Renzo non gli espone direttamente il problema, ma lo riempie di domande. Dato il suo abbigliamento ed il suo ciuffo, l'avvocato lo scambia per un bravo, qui Manzoni introduce la differenza tra l'essere e l'apparire. Il giovane gli racconta tutto e appena fa il nome di don Rodrigo viene cacciato dallo studio e gli vengono restituiti i capponi. Qui c'è il tema della giustizia: l'unico avvocato del romanzo manipola la realtà usando erroneamente la legge.
Riflessioni sulla giustizia
Mentre avviene questo, a casa Agnese e Lucia pensano che sarebbe buono chiedere aiuto a Padre Cristoforo. Mentre pensano a come mandarlo a chiamare nel convento, bussa fra Galdino per il ritiro delle noci. Lucia chiede alla madre di stare in silenzio, ma è lo stesso frate a chiedere come mai il matrimonio non fosse stato celebrato. Per interrompere il discorso Lucia si presenta con un sacco pieno di noci. Il frate le ringrazia e mentre se ne va gli viene chiesto di far fare visita a Padre Cristoforo. Agnese successivamente rimprovera la figlia per la quantità di noci persa. Arriva così Renzo che racconta tutto con aria arrabbiata ad Agnese e le dice che il consiglio è stato inutile. Si congeda poi salutando in modo molto freddo la sua amata e pensando che in quel mondo non ci fosse un po' di giustizia.
Azzeccagarbugli: è un uomo servile, corrotto e ipocrita, abituato a servire solo i potenti e a sottomettersi pur di non aver problemi. Può essere paragonato a Don Abbondio perché entrambi dovrebbero essere uomini dalla parte della giustizia e dei deboli ma che in realtà cedono facilmente al ricatto dei ricchi e dei potenti.
Domande da interrogazione
- Chi sono i protagonisti del capitolo 3 dei Promessi Sposi?
- Qual è l'ambientazione principale del capitolo 3 dei Promessi Sposi?
- Perché Lucia non ha confidato a sua madre ciò che le è successo per strada?
- Chi propone ai giovani di andare dal dottor Azzeccagarbugli?
- Come viene descritto lo studio del dottor Azzeccagarbugli?
I protagonisti del capitolo 3 dei Promessi Sposi sono Lucia, Renzo, Agnese, fra Galdino ed il dottor Azzeccagarbugli.
L'ambientazione principale del capitolo 3 dei Promessi Sposi è la casa di Lucia, la strada e lo studio del dottor Azzeccagarbugli.
Lucia non ha confidato a sua madre ciò che le è successo per strada per due motivi: non volerle preoccupare e non volerle mettere paura.
Agnese propone ai giovani di andare dal dottor Azzeccagarbugli.
Lo studio del dottor Azzeccagarbugli viene descritto come uno stanzone molto vecchio arredato dai dodici Cesari e con libri vecchi e polverosi.