Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • Il questionario richiede un'analisi dettagliata del testo, evidenziando temi, osservazioni grammaticali e stilistiche, e permette l'uso di contenuti di altri capitoli per rispondere.
  • Sono presenti domande che chiedono di identificare figure retoriche come l'antifrasi e la litote, con esempi specifici tratti dal testo.
  • Le domande esplorano il contesto storico e sociale del Seicento, indagando su concetti come "grida", "bravi" e il comportamento dei nobili.
  • Viene richiesto di esaminare i caratteri e i comportamenti dei personaggi, come don Abbondio e Perpetua, collegandoli al loro contesto sociale e personale.
  • Il questionario invita a identificare i registri linguistici dei personaggi, analizzando lessico, sintassi e modi di dire, per capire il punto di vista narrativo.

Indice

  1. Indicazioni per lo svolgimento
  2. Questionario

Indicazioni per lo svolgimento

Prima di eseguire l’esercizio è necessario rileggere con attenzione il capitolo I
Le domande riguardano la comprensione e l’analisi del testo, l’individuazione dei temi e le osservazioni grammaticali, linguistiche e stilistiche. In alcuni casi, la risposta da fornire si può anche avvalere del contenuti di altri capitoli, indicati fra parentesi.

Questionario

1) Nel descrizione iniziale del paesaggio individuare il punto di osservazione, distinguendo le parti più propriamente descrittive da quelle evocative
2) Individuare un’antifrasi nella descrizione degli occupanti spagnoli (L’antifrasi è una figura retorica di tipo logico con cui si vuole esattamente affermare di quello che sui dice o si scrive)
3) A quali immagini ricorre lo scrittore per esprimere la condanna morale dell’occupazione straniera del Milanese?
4) Che cos’erano le grida? Chi erano i bravi? E le corporazioni? A che termine moderno potrebbero corrispondere queste parole?
5) Esaminare l’abbigliamento dei bravi: distinguere le parti propriamente descrittive da quelle che ci permettono di risalire a caratteristiche sociali, psicologiche od altro
6) Il carattere di don Abbondio è la risultante del suo modo di essere naturale e dei tempi in cui vive, cioè dello stato sociale e dell’educazione che gli è stata impartita. Individuare le espressioni che ci rimandano all’una e all’altra componente.
7) A proposito di Perpetua, individuare le ragioni dell’antonomasia. [L’antonomasia è una figura semantica che consiste nel costituire un nome comune con un nome proprio o, viceversa, un nome proprio con una caratterizzazione nota del possessore. Esempio: “È un ercole” per dire che si tratta di una persona con molta forza, perché la forza era una caratteristica fisica del personaggio mitologico di cui si parla.] Scrivere una o più frasi in cui il termine è adoperato come nome comune di persona.
8) Perpetua, la “serva padrona”. Evidenziare i gesti e le parole che ci permettono di attribuirle questo aspetto. Si può utilizzare anche quanto scritto nei capitoli XXIII, XXIX e XX
9) Ritrovare nel testo le parti che evidenziano il buon senso di Perpetua. Può essere fatto riferimento anche ai capitoli XXV e XXVI.
10) Perpetua ha voglia di chiacchierare. Quali sono le parti del testo a supporto di questa affermazioni? Elementi utili si ritrovano anche nel capitolo II, CIII e XI.
11) Individuare i registri linguistici dei diversi personaggi, ponendo attenzione al lessico, alla sintassi, ai modi di dire, alle citazioni e alle immagini.
12) In alcuni passi, il punto di vista dello scrittore viene sostituito da quello del personaggi. Individuare parole ed espressioni che possano dimostrare tale affermazioni
13) Con l’aiuto del dizionario cercare la definizione di “coordinazione per asindeto”. Scegliere nel testo gli opportuni esempi.
14) La litote è una “figura retorica che consiste nell’affermare qualcosa negando il suo contrario. Si parla anche di “litote intensiva”, quando la negazione ha l’effetto di dare maggiore rilievo al concetto opposto. Esempio di litote “Oggi non abbiamo mangiato tanto bene” per dire che “Oggi, abbiamo mangiato male”. Individuare nel testo una litote, rimasta famose.
15) Nel Seicento, quali erano le radici del malessere sociale? A quali principi si ispirava il comportamenti dei nobili prepotenti?

Domande e risposte

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