Concetti Chiave
- La "Provvida sventura" è un concetto interpretato da Manzoni, che vede nel dolore umano uno strumento divino di riscatto e redenzione.
- In "Adelchi", la sofferenza di Ermengarda è vista come provvidenziale, permettendo di elevarsi sopra la sua stirpe di oppressori e guadagnare la salvezza eterna.
- Nella poesia "Il 5 Maggio", Manzoni descrive la caduta di Napoleone come un esempio di grandezza divina, dove la sventura avvicina l'eroe a Dio.
- Il pessimismo manzoniano emerge nell'idea che la vera felicità si raggiunga solo dopo la morte, quando Dio ricompensa le sofferenze terrene.
- Nei "Promessi Sposi", la Provvidenza agisce nella vita quotidiana, migliorando la storia umana e donando significato agli eventi, nonostante la presenza del male.
Indice
La Provvida Sventura
Sventura mandata dalla provvidenza. È così che la “Provvida sventura” è conosciuta ed interpretata.
È il processo mediante il quale Dio agisce o sulle azioni degli uomini o egli stesso commettendo del male per un fine superiore.
Questa è una visione della realtà intrapresa e descritta precedentemente da un filosofo illuminista: François-Marie Arouet, più noto con lo pseudonimo di Voltaire.
Egli infatti non credeva nell’esistenza di un male assoluto, ma lo interpretava come mezzo che innescava dei processi che portano al bene.Interpretazione di Manzoni
In Manzoni si ha l’interpretazione letteraria della Provvida sventura. Questa interviene nella prima volta in una delle sue tragedie: Adelchi.
Precisamente essa interviene nel secondo coro, in cui Manzoni commenta la tragica fine di Ermengarda, figlia del re Desiderio, morta di logorio e di dolore dopo essere stata ripudiata da Carlo Magno.
Le sofferenze di Ermengarda sono state, per l’autore, provvidenziali, in quanto egli interpreta la sofferenza come miracolosa poiché, proprio la sofferenza, ha consentito a lei, che apparteneva ad una stirpe di oppressori, di riscattarsi e di porsi non più tra i brutali oppressori da cui discendeva, ma tra gli oppressi, che attraverso il loro dolore si sono guadagnati il premio della vita eterna.
Questa "provvida sventura" dell’Adelchi, interviene nella fase appena successiva alla cosiddetta conversione di Manzoni. Di conseguenza la storia umana è una specie di "teatro del male", per cui dolore e sofferenza sono provvidenziali poiché, come con Eermengarda, ci riscattano ed elevano a Dio la nostra natura corrotta.
Il 5 Maggio e Napoleone
Nel 5 Maggio, in cui viene raccontata la caduta di Napoleone, Manzoni dice che nelle azioni di Napoleone vede il segno della grandezza divina e che Dio, nel momento della morte quando tutti lo abbandonarono, fu con lui. In quest'opera l’autore loda soprattutto la grandezza e la misericordia divina.
Il concetto, nel 5 maggio, è di una sventura "provvidenziale" che rende l'eroe sofferente ben accetto a Dio. Gli eroi realmente positivi (Ermengarda, Adelchi, Napoleone...) non otterranno mai qualcosa di provvidenziale nella vita. Solo con la morte (vista invece positivamente) si realizzerà la provvidenza divina e i personaggi saranno finalmente felici.
Pessimismo e Provvidenza
Ne discende quindi un messaggio molto pessimistico a livello terreno: l' uomo potrà essere felice solo dopo la morte, momento in cui Dio provvederà a ricompensarci.
La Provvidenza nei Promessi Sposi
Nei Promessi Sposi la Provvidenza non solo garantisce la vita ultraterrena, ma si cala nella storia e la vita dei rendendola migliore. In quest'opera il male è presente, il gioco dei contrapposti egoismi genera effetti a volte disastrosi nella storia, ma Dio non abbandona gli uomini, e la fede nella Provvidenza permette di dare un senso ai fatti e alla storia dell'uomo. Molti sono gli esempi, in quest'opera manzoniana, della Provvidenza: Lucia nella mente di Renzo e Don Rodrigo, Ludovico e la folla, la notte dei balletti e il tentativo di rapimento, Renzo a Milano, Renzo e Lucia che sfuggono alla peste.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della "Provvida sventura" secondo Manzoni?
- Come viene rappresentata la Provvidenza nei Promessi Sposi?
- Qual è l'interpretazione di Manzoni della caduta di Napoleone nel 5 Maggio?
- Qual è il messaggio pessimistico legato alla Provvidenza secondo Manzoni?
- Come si manifesta la Provvidenza nella vita dei personaggi dei Promessi Sposi?
La "Provvida sventura" è interpretata da Manzoni come un processo attraverso il quale la sofferenza e il dolore, pur essendo mali, hanno un fine superiore e provvidenziale, elevando l'uomo a Dio e riscattandolo.
Nei Promessi Sposi, la Provvidenza non solo assicura la vita ultraterrena, ma interviene nella storia umana migliorandola, nonostante la presenza del male e degli egoismi contrapposti.
Manzoni vede nella caduta di Napoleone un segno della grandezza divina, sottolineando che la sventura è "provvidenziale" e che Dio è presente anche nei momenti di abbandono, rendendo l'eroe accettabile a Dio.
Il messaggio pessimistico è che la felicità terrena è irraggiungibile e che solo dopo la morte, attraverso la Provvidenza divina, l'uomo potrà essere veramente felice.
La Provvidenza si manifesta attraverso eventi che, nonostante le avversità, portano a un miglioramento della vita dei personaggi, come nel caso di Renzo e Lucia che sfuggono alla peste e trovano un senso nella loro fede.