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Erectus
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Concetti Chiave

  • L'Italia del 1600 era sotto il dominio spagnolo, influenzando aree come la Sicilia, Napoli e il ducato di Milano.
  • Sotto il dominio spagnolo, l'Italia visse un periodo iniziale di crescita economica, seguito da una crisi e malcontento sociale.
  • Manzoni, nei "Promessi Sposi", critica la guerra e le tasse oppressive, illustrando la società ingiusta e oppressiva del tempo.
  • La società del Seicento è descritta come aristocratico-feudale, priva di diritti e giustizia, dove i potenti opprimono i deboli.
  • La cultura del tempo è arretrata e dominata dalla Chiesa, che utilizza gli intellettuali per mantenere il proprio controllo sociale.

Indice

  1. Dominazione Spagnola in Italia
  2. Crisi Economica e Rivolte
  3. Critica di Manzoni
  4. Società Aristocratico-Feudale
  5. Cultura e Intellettuali

Dominazione Spagnola in Italia

L’Italia, nel 1559 si ritrovò sotto la dominazione degli spagnoli, che dominavano su Sicilia, Sardegna, Napoli, ducato di Milano e Stato dei presidi.

Lo stato della Chiesa dipendeva dal potere spagnolo, perché l’imperatore Filippo II e il suo successore si fecero promotori della controriforma cattolica contro i protestanti e al papa non conveniva contrapporsi alla supremazia spagnola.

ll dominio spagnolo in Italia può essere diviso in due fasi.

La prima giunge fino al 1610 e durante questo periodo l’Italia si sviluppò economicamente e demograficamente.

Crisi Economica e Rivolte

Nel secondo periodo, la penisola attraversò una crisi economica, con il declino del commercio e della produttività, dovuta all'inizio della crisi della Spagna, che provocò una diminuzione demografica e l'aumento delle rivolte contro i dominatori. Gli spagnoli opprimevano l’Italia con tasse elevate che suscitarono il malcontento della popolazione.

Critica di Manzoni

Manzoni, nei Promessi Sposi, ci mostra la crisi dell’Italia narrando gli avvenimenti che accadono a Milano in quel periodo e critica soprattutto la guerra e le tasse troppo elevate per i contadini.

Il cattolicesimo voleva conservare la tradizione culturale, per difendere i beni e i privilegi della Chiesa, non avendo fiducia verso le novità.

Società Aristocratico-Feudale

La società aristocratico-feudale del Seicento non conosce diritti, vede il cittadino come un suddito e non è in grado di attuare la giustizia. È una società senza legge, dove i governanti sono impotenti, i nobili e i ricchi opprimono il popolo, i deboli vengono sfruttati e gli intellettuali sono costretti a sottostare alle regole che gli vengono imposte, diventando strumenti del potere.

Manzoni fa intendere che le grida, enunciate contro i bravi, valevano solo per chi non aveva protezione, ma i signorotti, come Don Rodrigo, e gli uomini al loro servizio, riuscivano a evitarle seminando terrore, con la corruzione o con l’aiuto di avvocati, come nel caso del Dottor Azzeccagarbugli.

Cultura e Intellettuali

In questo periodo anche la cultura è arretrata e provinciale, vengono infatti sminuite le figure degli intellettuali, utilizzati dalla Chiesa per combattere l’eresia protestante e per esaltare il proprio predominio sociale.

Domande da interrogazione

  1. Quali furono le conseguenze della dominazione spagnola in Italia nel secondo periodo?
  2. Nel secondo periodo della dominazione spagnola, l'Italia attraversò una crisi economica caratterizzata dal declino del commercio e della produttività, una diminuzione demografica e un aumento delle rivolte contro i dominatori a causa delle tasse elevate imposte dagli spagnoli.

  3. Come viene rappresentata la società aristocratico-feudale del Seicento nei Promessi Sposi di Manzoni?
  4. Manzoni descrive la società aristocratico-feudale del Seicento come priva di diritti, dove i cittadini sono visti come sudditi, la giustizia è assente, e i nobili opprimono il popolo. Le leggi non vengono applicate equamente, e i potenti riescono a evitare le punizioni attraverso la corruzione e l'influenza.

  5. Qual era il ruolo degli intellettuali durante la dominazione spagnola in Italia?
  6. Durante la dominazione spagnola, gli intellettuali erano sminuiti e utilizzati dalla Chiesa per combattere l'eresia protestante e per esaltare il predominio sociale della Chiesa stessa, contribuendo a una cultura arretrata e provinciale.

Domande e risposte

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