Concetti Chiave
- Fra Galdino è un personaggio minore ne "I Promessi Sposi", rappresentato con ironia manzoniana come un aiuto provvidenziale per i poveri.
- Il frate è incaricato della questua delle noci e rappresenta un legame tra i personaggi principali e padre Cristoforo, il cappuccino del convento di Pescarenico.
- Agnese e Lucia, trovandosi in difficoltà, vedono in fra Galdino un'opportunità per inviare un messaggio a padre Cristoforo.
- Lucia, con buon senso, offre un'abbondante elemosina di noci al frate, sperando così di accelerare la consegna del messaggio al convento.
- Fra Galdino funge da ponte narrativo verso personaggi più importanti, come padre Cristoforo, che giocheranno ruoli cruciali nel romanzo.
Indice
Fra Galdino e la Provvidenza
Fra le figure minori dei Promessi Sposi vi è anche fra Galdino, graziosa macchietta tratteggiata un po' ruvidamente, ma illuminata anch'essa dall'ironia manzoniana. Egli appare in questa parte del romanzo come l'inviato della provvidenza, come un aiuto insperato per soccorrere i poveri perseguitati.
Infatti, mentre Agnese è tutta fiduciosa nell'andata di Renzo dal dottor Azzecca-garbugli, Lucia, pensa con maggiore fiducia all'uomo di Dio, a padre Cristoforo, il santo cappuccino del convento di Pescarenico, al quale ella ha già in confessione rivelato il pericolo che la sovrasta. La donna non sa come avvertirlo e, mentre insieme alla madre cerca una via per farlo avvisare, ecco un "picchietto" all'uscio: è fra Galdino, il laico cercatore del convento che fa il giro del paese per la questua delle noci.La Questua delle Noci
Il frate, dopo avere spiegato la ragione della sua visita, vorrebbe sapere dalle due donne che cosa è successo e quale sia la causa del mancato matrimonio. Agnese, dopo aver accennato, come scusa, a una presunta malattia di don Abbondio, cerca di portare il discorso su un altro argomento. E quale argomento interessante per il frate cercatore se non quello di interessarsi all'andamento della questua?
Il Miracolo di San Macario
Facendo cenno al personaggio di fra Galdino, bisogna ricordare il discorso che egli effettua sul miracolo di San Macario, prendendo spunto dalla miseria delle offerte finora ricevute. E questa amara constatazione del poco amore di carità che c'è nel mondo, l'autore non lo pone a caso, come potrebbe sembrare. Allorché Lucia rientra con il grembiule colmo di noci, fra Galdino è tanto contento per l'abbondante elemosina, che alla preghiera di Lucia di portare una sua ambasciata a padre Cristoforo, egli acconsente ben volentieri promettendo di farlo nel minor tempo possibile. Ed ecco come in questo episodio si rivela il popolano buon senso di Lucia.
L'Ambasciata a Padre Cristoforo
Non appena il frate si è allontanato, che cosa può giustamente obiettare Lucia al rimprovero della madre per avere così abbondato nell'elemosina? Che avendo già la bisaccia piena, il frate non avrà bisogno di andare ancora alla cerca, ma sarà in grado di ritornare immediatamente al convento e fare così subito l'ambasciata al padre Cristoforo. Ma a proposito di questo cercatore cappuccino è necessaria anche un'ultima constatazione: e cioè che il Manzoni se ne serve come anello di congiunzione con un personaggio d'eccezione: padre Cristoforo. Così, da quest'umile fraticello che appare e scompare in un attimo, si passa a colui che dovrà occupare gran parte dell'attenzione del lettore.
Domande da interrogazione
- Chi è fra Galdino e quale ruolo svolge nel romanzo?
- Qual è la reazione di fra Galdino alla generosità di Lucia?
- Come Lucia giustifica la sua generosità nell'elemosina?
- Qual è il significato del miracolo di San Macario nel contesto del racconto?
Fra Galdino è una figura minore nei Promessi Sposi, descritto con ironia manzoniana. Egli appare come un inviato della provvidenza, un aiuto insperato per i poveri perseguitati, e svolge il ruolo di cercatore del convento, facendo la questua delle noci.
Fra Galdino è molto contento per l'abbondante elemosina di noci ricevuta da Lucia, tanto che accetta volentieri di portare un'ambasciata a padre Cristoforo, promettendo di farlo nel minor tempo possibile.
Lucia giustifica la sua generosità dicendo che, avendo già la bisaccia piena, fra Galdino non avrà bisogno di continuare la questua e potrà tornare immediatamente al convento per portare l'ambasciata a padre Cristoforo.
Il miracolo di San Macario viene menzionato da fra Galdino per sottolineare la miseria delle offerte ricevute e l'amara constatazione del poco amore di carità nel mondo, un tema che l'autore inserisce non a caso nel racconto.