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Concetti Chiave

  • Fra Galdino rappresenta un'interpretazione realistica e ingenua della figura conventuale, in contrasto con l'eroismo di fra Cristoforo.
  • Il suo egoismo è innocente e naturale, riflettendo l'abitudine del convento e l'ingenuità di un uomo senza alte aspirazioni.
  • L'elemosina è fondamentale per Fra Galdino, che esprime il suo dogma con semplicità e candore, mescolando utilitarismo e fede religiosa.
  • Il carattere di Fra Galdino mostra un'insensibilità innocente e imparziale verso le passioni mondane, rimanendo affabile e cortese.
  • Fra Galdino vive in una trascendenza totale, rappresentando l'ordine dei Cappuccini con grandezza ingenua e ottusità sublime.

Indice

  1. Rappresentazione di Fra Galdino
  2. Egoismo e semplicità di Fra Galdino
  3. Dogma e fede di Fra Galdino
  4. Carattere e insensibilità di Fra Galdino
  5. Trascendenza e ottusità di Fra Galdino

Rappresentazione di Fra Galdino

Fra Galdino è il personaggio che più sistematicamente rappresenta la riduzione realistica della figura di fra Cristoforo. Egli rappresenta la parte più ingenua e il candido egoismo di quel mondo conventuale, di cui fra Cristoforo può apparire l’eccezionale eroe.

Nella vicinanza delle due figure, l’una ieratica e solenne, l’altra con una innocenza che rasenta spesse volte il comico, il Manzoni ha compiuto la sua giustizia di artista su quel mondo cappuccinesco, che preoccupazioni oratorie potevano indurre a presentare in tutto e per tutto, con note idealistiche.

La figurazione esterna di fra Galdino non solo è una macchia, ma è anche un primo annunzio della psicologia del personaggio.

È l’uomo dappoco, che non ha alti ideali per il capo, se non le sue noci e la sua bisaccia, la cui imboccatura egli tiene attorcigliata e stretta con tutte due le mani (si badi) sul petto.

Egoismo e semplicità di Fra Galdino

E’ l’egoismo del convento, di una classe, di un ordine, che è diventato natura pacifica e inconsapevole in un suo rappresentante. Fra Galdino - Personaggi Promessi Sposi articoloFra Galdino, in seguito, avrà appena scamelato un saluto di religione che si affretta a dire: "Vengo alla cerca delle noci". Non ce ne sarebbe bisogno; tutti lo sanno che è il frate cercatore, e la bisaccia parla per lui ma, come l’egoismo dei fanciulli, anche questo di fra Galdino non perde tempo per dichiarare le sue generalità.

Dogma e fede di Fra Galdino

L’elemosina è il canone, è la filosofa, il dogma di fra Galdino.

"Noi viviamo della carità di tutto il mondo ed è giusto che serviamo tutto il Mondo" dirà al cap XVIII. E il suo dogma viene fuori, allo scoperto, a ogni momento, con quella semplicità e grossolanità propria degli uomini che hanno poche e immutabili idee.

Da ciò quella sua sollecitudine a spifferare il miracolo delle noci, come farebbe un ragazzo della sua lezione bene appresa. Il racconto di fra Galdino è un miscuglio di semplicità ed elementarità popolaresca, e insieme di candido utilitarismo cattolico, ma l’utilitarismo gretto, quotidiano, positivo, riesce a sublimarsi in fede religiosa, perché l’ingenuità del frate è assoluta.

Carattere e insensibilità di Fra Galdino

Al cap. XVIII l’artista non ha amato ripetersi, e ha dato vita all’espressione di una nuova nota del carattere di fra Galdino, la sua candida e innocente insensibilità davanti alle passioni del mondo, e la sua obbiettiva imparzialità sugli interessi e i valori del convento. In tutto il suo colloquio con Agnese fra Galdino è cortese e affabile, ma sempre con una sua innovata insensibilità.

Trascendenza e ottusità di Fra Galdino

Fra Galdino non è un nome, ma soltanto una parte, una voce, l’organo di tutto un corpo, di tutto un coro. Egli non parla mai per se, ma per il corpo dei Cappuccini a cui appartiene: in questo è la sua angustia, ma anche la sua ingenua grandezza. Lo spirito di fra Galdino vive in una trascendenza assoluta e non intende il linguaggio delle passioni e delle curiosità mondane.

Nella sua sublime ottusità ricorda un qualche fraticello dei fioretti uomo idiota e senza lettere, così come li voleva il Santo. Al vano domandare degli uomini, non c’è che alzare le spalle e ritirare nel cappuccio la testa rasa. È come un rifugiarsi e chiudersi nella celluzza del suo lontanissimo cielo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo di Fra Galdino nel contesto conventuale descritto?
  2. Fra Galdino rappresenta la parte più ingenua e il candido egoismo del mondo conventuale, in contrasto con l'eroismo di fra Cristoforo.

  3. Come si manifesta l'egoismo di Fra Galdino?
  4. L'egoismo di Fra Galdino è pacifico e inconsapevole, simile a quello dei fanciulli, e si manifesta nella sua sollecitudine a dichiarare le sue generalità e nel suo attaccamento alle noci e alla bisaccia.

  5. Qual è il dogma principale di Fra Galdino?
  6. Il dogma principale di Fra Galdino è l'elemosina, che considera un canone e una filosofia, esprimendo la sua fede con semplicità e grossolanità.

  7. In che modo Fra Galdino dimostra insensibilità?
  8. Fra Galdino dimostra insensibilità attraverso la sua cortesia e affabilità, mantenendo un'innocente imparzialità verso le passioni e gli interessi del mondo.

  9. Come si esprime la trascendenza di Fra Galdino?
  10. La trascendenza di Fra Galdino si esprime nella sua incapacità di comprendere le passioni mondane, vivendo in una sublime ottusità e rifugiandosi nel suo mondo spirituale.

Domande e risposte

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