Concetti Chiave
- Fra Galdino rappresenta un'interpretazione realistica e ingenua della figura conventuale, in contrasto con l'eroismo di fra Cristoforo.
- Il suo egoismo è innocente e naturale, riflettendo l'abitudine del convento e l'ingenuità di un uomo senza alte aspirazioni.
- L'elemosina è fondamentale per Fra Galdino, che esprime il suo dogma con semplicità e candore, mescolando utilitarismo e fede religiosa.
- Il carattere di Fra Galdino mostra un'insensibilità innocente e imparziale verso le passioni mondane, rimanendo affabile e cortese.
- Fra Galdino vive in una trascendenza totale, rappresentando l'ordine dei Cappuccini con grandezza ingenua e ottusità sublime.
Indice
Rappresentazione di Fra Galdino
Fra Galdino è il personaggio che più sistematicamente rappresenta la riduzione realistica della figura di fra Cristoforo. Egli rappresenta la parte più ingenua e il candido egoismo di quel mondo conventuale, di cui fra Cristoforo può apparire l’eccezionale eroe.
Nella vicinanza delle due figure, l’una ieratica e solenne, l’altra con una innocenza che rasenta spesse volte il comico, il Manzoni ha compiuto la sua giustizia di artista su quel mondo cappuccinesco, che preoccupazioni oratorie potevano indurre a presentare in tutto e per tutto, con note idealistiche.
La figurazione esterna di fra Galdino non solo è una macchia, ma è anche un primo annunzio della psicologia del personaggio.
È l’uomo dappoco, che non ha alti ideali per il capo, se non le sue noci e la sua bisaccia, la cui imboccatura egli tiene attorcigliata e stretta con tutte due le mani (si badi) sul petto.
Egoismo e semplicità di Fra Galdino
E’ l’egoismo del convento, di una classe, di un ordine, che è diventato natura pacifica e inconsapevole in un suo rappresentante. Fra Galdino, in seguito, avrà appena scamelato un saluto di religione che si affretta a dire: "Vengo alla cerca delle noci". Non ce ne sarebbe bisogno; tutti lo sanno che è il frate cercatore, e la bisaccia parla per lui ma, come l’egoismo dei fanciulli, anche questo di fra Galdino non perde tempo per dichiarare le sue generalità.
Dogma e fede di Fra Galdino
L’elemosina è il canone, è la filosofa, il dogma di fra Galdino.
"Noi viviamo della carità di tutto il mondo ed è giusto che serviamo tutto il Mondo" dirà al cap XVIII. E il suo dogma viene fuori, allo scoperto, a ogni momento, con quella semplicità e grossolanità propria degli uomini che hanno poche e immutabili idee.
Da ciò quella sua sollecitudine a spifferare il miracolo delle noci, come farebbe un ragazzo della sua lezione bene appresa. Il racconto di fra Galdino è un miscuglio di semplicità ed elementarità popolaresca, e insieme di candido utilitarismo cattolico, ma l’utilitarismo gretto, quotidiano, positivo, riesce a sublimarsi in fede religiosa, perché l’ingenuità del frate è assoluta.
Carattere e insensibilità di Fra Galdino
Al cap. XVIII l’artista non ha amato ripetersi, e ha dato vita all’espressione di una nuova nota del carattere di fra Galdino, la sua candida e innocente insensibilità davanti alle passioni del mondo, e la sua obbiettiva imparzialità sugli interessi e i valori del convento. In tutto il suo colloquio con Agnese fra Galdino è cortese e affabile, ma sempre con una sua innovata insensibilità.
Trascendenza e ottusità di Fra Galdino
Fra Galdino non è un nome, ma soltanto una parte, una voce, l’organo di tutto un corpo, di tutto un coro. Egli non parla mai per se, ma per il corpo dei Cappuccini a cui appartiene: in questo è la sua angustia, ma anche la sua ingenua grandezza. Lo spirito di fra Galdino vive in una trascendenza assoluta e non intende il linguaggio delle passioni e delle curiosità mondane.
Nella sua sublime ottusità ricorda un qualche fraticello dei fioretti uomo idiota e senza lettere, così come li voleva il Santo. Al vano domandare degli uomini, non c’è che alzare le spalle e ritirare nel cappuccio la testa rasa. È come un rifugiarsi e chiudersi nella celluzza del suo lontanissimo cielo.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo di Fra Galdino nel contesto conventuale descritto?
- Come si manifesta l'egoismo di Fra Galdino?
- Qual è il dogma principale di Fra Galdino?
- In che modo Fra Galdino dimostra insensibilità?
- Come si esprime la trascendenza di Fra Galdino?
Fra Galdino rappresenta la parte più ingenua e il candido egoismo del mondo conventuale, in contrasto con l'eroismo di fra Cristoforo.
L'egoismo di Fra Galdino è pacifico e inconsapevole, simile a quello dei fanciulli, e si manifesta nella sua sollecitudine a dichiarare le sue generalità e nel suo attaccamento alle noci e alla bisaccia.
Il dogma principale di Fra Galdino è l'elemosina, che considera un canone e una filosofia, esprimendo la sua fede con semplicità e grossolanità.
Fra Galdino dimostra insensibilità attraverso la sua cortesia e affabilità, mantenendo un'innocente imparzialità verso le passioni e gli interessi del mondo.
La trascendenza di Fra Galdino si esprime nella sua incapacità di comprendere le passioni mondane, vivendo in una sublime ottusità e rifugiandosi nel suo mondo spirituale.