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Concetti Chiave

  • Don Abbondio è un parroco non per vocazione, ma per protezione, evitando i problemi e affrontando solo quelli inevitabili.
  • Durante un colloquio con il cardinale Federigo Borromeo, Don Abbondio si sente disturbato dalla quiete della sua vita.
  • Mostra un atteggiamento egocentrico, credendo che il cielo e gli altri siano in obbligo di aiutarlo, senza distinguere tra santi e birboni.
  • Teme che i bravi possano collegarlo alla conversione dell'innominato, manifestando ansia e paranoie lungo il tragitto dal castello.
  • È ironico che Don Abbondio neghi di essere ingiusto, mentre cerca di nascondere al cardinale il rifiuto di celebrare un matrimonio.

Indice

  1. Il Carattere di Don Abbondio
  2. Incontro con il Cardinale
  3. Riflessioni e Paure di Don Abbondio
  4. Il Confronto con il Cardinale

Il Carattere di Don Abbondio

Come si è visto fin dal primo capitolo, Don Abbondio è un personaggio particolare, ovvero non è il parroco che tutti si aspetterebbero, devoto a Dio e alla Chiesa, questo perché ha preso i voti non per vocazione, ma per ricevere protezione. Inoltre si è costruito un sistema di vita per il qualche evita tutti i problemi e cede solo a quelli che non si possono evitare.

Incontro con il Cardinale

Nel capitolo XXIII ritroviamo Don Abbondio, il quale è nella chiesa in cui si trova il cardinale Federigo Borromeo.

Quando quest’ultimo lo fa chiamare per avere un colloquio, il curato è incredulo, ma non in senso buono, poiché questo colloquio avrebbe sconvolto la quiete e la monotonia della sua vita. Più volte prima di entrare nella stanza in cui si trova Federigo, Don Abbondio ricalca sul tema dell’io, mettendosi più volte in primo piano, come se tutti dovessero qualcosa a lui, non rendendosi conto però che a lui non badava nessuno (“Dietro veniva Don Abbondio, a cui nessuno badò.”). Una scena simile la ritroviamo anche verso la fine del capitolo XXIII quando dice “Oh povero me! Povero me! Il cielo è in obbligo di aiutarmi…”. Con quest’ultima frase risalta anche il pensiero di Don Abbondio per cui tutti sono in obbligo di aiutarlo, compreso Dio, infatti per lui non c’è distinzione fra santi e birboni perché entrambi vogliono cambiare qualcuno o qualcosa e quindi disturbano la sua quiete.

Riflessioni e Paure di Don Abbondio

Durante il tragitto di ritorno dal castello dell’innominato, Don Abbondio si fa mille paranoie sul fatto che i bravi che sono con lui possano essere venuti a conoscenza della conversione del loro padrone, l’innominato, e che possano pensare che sia lui il “colpevole”. Anche in questo passo ritorna il tema dell’io, come quando dice “Sta a vedere che se la prende anche con me…” in riferimento a Don Rodrigo.

Il Confronto con il Cardinale

Più volte poi ribadisce che lui non è dalla parte dell’ingiustizia, e che nessuno può azzardarsi a pensare questo, cosa alquanto ironica se si pensa al matrimonio che non ha voluto celebrare. Riguardo a quest’ultimo fatto, Don Abbondio ha paura che il cardinale ne venga a conoscenza e perciò intima ad Agnese di non dire nulla, cosa inutile perché alla fine è Lucia a rivelare il fatto al cardinale, che successivamente pretende spiegazioni da Don Abbondio. Infatti, come poi si vede anche nel capitolo XXV, Don Abbondio non capisce nulla del discorso del cardinale sul significato dell’essere parroco e di conseguenza servitore di Dio, infatti mentre Federigo pone dinnanzi a tutto il volere di Dio, Don Abbondio reputa più importante la sua vita, per questo è molto difficile per i due personaggi comprendersi durante il colloquio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la motivazione principale per cui Don Abbondio ha preso i voti?
  2. Don Abbondio ha preso i voti non per vocazione, ma per ricevere protezione, costruendosi un sistema di vita per evitare problemi.

  3. Come reagisce Don Abbondio all'incontro con il cardinale Federigo Borromeo?
  4. Don Abbondio è incredulo e preoccupato, temendo che il colloquio sconvolga la sua quiete e monotonia, mettendo in evidenza il suo egocentrismo.

  5. Quali sono le paure di Don Abbondio durante il ritorno dal castello dell'innominato?
  6. Don Abbondio teme che i bravi possano pensare che sia lui il colpevole della conversione dell'innominato, riflettendo il suo costante timore per la propria sicurezza.

  7. Come si sviluppa il confronto tra Don Abbondio e il cardinale riguardo al matrimonio non celebrato?
  8. Don Abbondio teme che il cardinale scopra il matrimonio non celebrato e cerca di nasconderlo, ma Lucia rivela tutto, portando il cardinale a chiedere spiegazioni, evidenziando l'incomprensione tra i due.

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