Concetti Chiave
- Don Abbondio è il parroco di Olate, il villaggio di Renzo e Lucia nel Ducato di Milano, introdotto per primo da Manzoni.
- Fisicamente, è un uomo di oltre sessant'anni, dall'aspetto goffo e impacciato, con capelli bianchi, folte sopracciglia, baffi e pizzetto vistosi, e un viso bruno e rugoso.
- Proveniente da una famiglia agiata, diventa prete per necessità e sicurezza, non per vocazione, in una società pericolosa.
- Di carattere pigro, abitudinario e vigliacco, è descritto come privo di coraggio, evitando i problemi e agendo solo quando i pericoli sono passati.
- Vive con la sua aiutante Perpetua, una donna energica che spesso lo rimprovera per la sua debolezza, e conosce anche il latino oltre al dialetto locale.
Don Abbondio è il primo personaggio che Manzoni ci fa incontrare. È il parroco di Olate, il paese di Renzo e Lucia in provincia di Lecco, allora localizzata nel Ducato di Milano.
Indice
Caratteristiche fisiche e familiari
Uomo di poco più di sessant’anni, dall’aspetto goffo e impacciato. Ha capelli bianchi, folte sopracciglia, baffi e pizzetto vistosi.
Ha un viso bruno e rugoso.
È il terzo figlio di una famiglia abbastanza agiata, né ricca né povera. Proprio grazie alle possibilità economiche riesce a diventare prete.
Personalità e comportamento
Uomo pigro, abitudinario e ripetitivo nei gesti e nei pensieri. Svolge sempre le stesse azioni con regolarità. Ha una personalità debole e vigliacca. Sfoga la sua rabbia repressa contro i più deboli, contro chi sa che non ha il coraggio di ribellarsi, mentre si dimostra umile, riverente, servile e codardo verso i più potenti. Uomo vile, poco coraggioso e fragile. Manzoni lo descrive dicendo che “… non è nato con cuor di leone …” e con la similitudine “… è come un vaso di terra cotta costretto a viaggiare in compagnia di molti vasi di ferro …”. Questo per sottolineare la sua personalità debole e poco coraggiosa. Non affronta i problemi più difficili, ma cerca di evitarli. Una volta evitati i pericoli e gli ostacoli, agisce. Questo viene provato dal fatto che Sposa Renzo e Lucia solo dopo che Don Rodrigo viene ucciso dalla peste e, quindi, senza alcun pericolo. Avaro ed egoista, agisce sempre per salvaguardare la sua persona. In una controversia rimane neutrale, ma se deve prendere una posizione passa dalla parte del più forte, anche se costui ha torto.
Motivazioni e scelte di vita
È diventato prete non per vocazione, ma per necessità. Infatti, accortosi di vivere in una società nella quale il pericolo è sempre dietro l’angolo, decide di diventare prete, dal momento che questa classe abbastanza agiata aveva una discreta protezione, sfuggendo così dagli innumerevoli pericoli della società. La sua non religiosità è anche provata dal fatto che in qualche modo è legato a Perpetua, la “serva affezionata e fedele”. Non è in grado di mantenere i segreti, anche quelli che, se svelati, possono nuocere alla sua vita.
Relazione con Perpetua
Ha un’aiutante, Perpetua, donna oltre la quarantina molto energica e decisa. Rimprovera spesso la debolezza di Don Abbondio, esortandolo ad agire con più sicurezza e determinazione. Essendo un prete è istruito e, oltre al dialetto di Olate, conosce anche il latino.
Domande da interrogazione
- Quali sono le caratteristiche fisiche di Don Abbondio?
- Come viene descritta la personalità di Don Abbondio?
- Quali sono le motivazioni che hanno spinto Don Abbondio a diventare prete?
- Qual è la relazione tra Don Abbondio e Perpetua?
Don Abbondio è un uomo di poco più di sessant'anni, dall'aspetto goffo e impacciato, con capelli bianchi, folte sopracciglia, baffi e pizzetto vistosi, e un viso bruno e rugoso.
Don Abbondio è descritto come un uomo pigro, abitudinario, con una personalità debole e vigliacca. È servile verso i potenti e sfoga la sua rabbia sui più deboli. Evita i problemi difficili e agisce solo quando non ci sono pericoli.
Don Abbondio è diventato prete non per vocazione, ma per necessità, cercando protezione dai pericoli della società. La sua scelta è stata influenzata dalla sicurezza e protezione che la classe ecclesiastica offriva.
Perpetua è l'aiutante di Don Abbondio, una donna energica e decisa che spesso rimprovera la debolezza di Don Abbondio, esortandolo ad agire con più sicurezza e determinazione.