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Sapiens
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Concetti Chiave

  • Lo studio di Azzecca-garbugli è descritto come un ambiente caotico e polveroso, simboleggiando la confusione della giustizia del tempo.
  • Il dottore appare trasandato, riflettendo un sistema legale disorganizzato e privo di vera giustizia.
  • La corruzione emerge chiaramente, con Renzo che porta capponi al dottore per ottenere attenzione, evidenziando un sistema basato su favori.
  • La disorganizzazione dello studio rappresenta l'inefficienza burocratica, dove giustizia e leggi sono inaccessibili al cittadino comune.
  • La scena nello studio del dottore denuncia l'abuso di potere e l'ingiustizia nelle strutture giuridiche e sociali dell'epoca.

Indice

  1. Descrivi lo studio di Azzecca-garbugli. Dalle condizioni dello studio e del dottore quale idea della giustizia emerge?
  2. La corruzione come tema centrale
  3. La metafora dell'inefficienza burocratica

Descrivi lo studio di Azzecca-garbugli. Dalle condizioni dello studio e del dottore quale idea della giustizia emerge?

Incoraggiato da Agnese, Renzo va a Lecco per incontrare il dottor Azzecca-garbugli, illustrargli le faccende che sono avvenute da parte di Don Rodrigo e cercare un aiuto in merito.
Innanzitutto, Renzo prende quattro capponi da portare al dottore, e in questa parte si può’ notare già l’estrema corruzione che c’era in quei tempi, la legalità era per doni e non per diritti.
Entrando nello studio si possono, inoltre, notare grandi scaffalature piene di libri vecchi e polverosi, una tavola piena di documenti di grida, suppliche e libelli e alcuni mobili, come una poltrona, ormai vecchi e malandati.
Il dottore Azzecca-garbugli, insieme allo studio, appare una persona poco curata, in veste da camera, coperto da una toga ormai antica e smessa.
Da questa visione possiamo trarre un’idea di Manzoni di disappunto a causa di una giustizia piena di confusione e disorganizzazione, comandata dai più forti e che di giustizia in se ne ha ben poca.
Continuando nel terzo capitolo, possiamo capire che dopo il fraintendimento di Azzecca-garbugli con Renzo, che viene scambiato per un bravo, lui rifiuta la richiesta di aiuto di Renzo, per stare dalla parte dei più forti, e come Don Abbondio e la grandissima parte di persone in quel secolo, non crearsi inimicizie e problemi con gente di rango superiore.
Sullo studio dell'Azzeccagarbugli viene anche riportata una metafora dal Manzoni. Nel romanzo I Promessi Sposi di Alessandro Manzoni, lo studio dell'Azzeccagarbugli rappresenta una metafora della confusione e dell'inefficienza della burocrazia legale dell'epoca. Con documenti ammassati in disordine, simboleggia l'oppressione e la corruzione del sistema giudiziario, dove la giustizia è intricata e inaccessibile per il cittadino comune.

La corruzione come tema centrale

La visita di Renzo allo studio dell'Azzeccagarbugli non è solo un episodio narrativo, ma si carica di un significato simbolico profondo, diventando una rappresentazione vivida della corruzione che permeava la società dell'epoca. Manzoni, attraverso la dettagliata descrizione dello studio e del suo proprietario, non manca di sottolineare come la giustizia fosse diventata merce di scambio, soggetta a influenze e corruzione. Il fatto che Renzo debba portare dei capponi come "dono" per ottenere attenzione è emblematico di un sistema in cui i diritti e la legge cedono il passo a favoritismi e regalie. Questa scena, ricca di dettagli visivi e descrittivi, non solo arricchisce la narrazione ma pone anche le basi per una critica sociale mordace, che denuncia l'abuso di potere e l'ingiustizia radicati nelle strutture giuridiche e sociali del tempo.

La metafora dell'inefficienza burocratica

Lo studio dell'Azzeccagarbugli, con il suo caos di documenti e la totale mancanza di ordine, diventa una potente metafora dell'inefficienza e della confusione burocratica che caratterizzava la giustizia dell'epoca. Manzoni utilizza questo ambiente per riflettere sulle difficoltà che l'individuo comune incontrava nel cercare giustizia in un sistema oppressivo e labirintico. La descrizione di documenti ammassati senza alcun criterio logico riflette non solo la disorganizzazione fisica dello studio ma anche la confusione morale e etica di un sistema giudiziario dove le leggi e i regolamenti erano spesso manipolati a vantaggio dei più potenti. Questa immagine dell'ufficio legale come luogo di perdizione e disordine sottolinea la critica di Manzoni all'accessibilità e all'efficacia della giustizia, evidenziando un tema ricorrente nei "Promessi Sposi" che riguarda l'oppressione dei deboli da parte dei forti.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'idea di giustizia che emerge dallo studio di Azzecca-garbugli?
  2. Lo studio di Azzecca-garbugli rappresenta una giustizia confusa e disorganizzata, dominata dai più forti e priva di vera equità, come evidenziato dalla descrizione di Manzoni.

  3. Come viene rappresentata la corruzione nello studio di Azzecca-garbugli?
  4. La corruzione è evidente nel fatto che Renzo deve portare capponi come dono per ottenere attenzione, simbolo di un sistema dove i diritti cedono il passo a favoritismi e regalie.

  5. Qual è il significato simbolico della visita di Renzo allo studio di Azzecca-garbugli?
  6. La visita simboleggia la corruzione pervasiva della società dell'epoca, con la giustizia vista come merce di scambio, sottolineando l'abuso di potere e l'ingiustizia.

  7. In che modo lo studio di Azzecca-garbugli rappresenta l'inefficienza burocratica?
  8. Lo studio, con il suo caos di documenti, è una metafora dell'inefficienza burocratica, riflettendo le difficoltà di ottenere giustizia in un sistema oppressivo e disorganizzato.

  9. Qual è la critica sociale espressa da Manzoni attraverso lo studio di Azzecca-garbugli?
  10. Manzoni critica l'accessibilità e l'efficacia della giustizia, evidenziando l'oppressione dei deboli da parte dei forti e la manipolazione delle leggi a vantaggio dei potenti.

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