Concetti Chiave
- Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785 e fu cresciuto in un ambiente colto e moderno grazie a sua madre, Giulia Beccaria.
- Manzoni si allontanò dagli ideali neoclassici, privilegiando il contenuto alla forma nei testi letterari.
- Il suo periodo di conversione alla fede cattolica avvenne nel 1810, influenzato dall'abate Degola.
- Sposò Enrichetta Blondel, che si convertì al cattolicesimo, e dopo la sua morte, si risposò con Teresa Borri.
- Trascorse i suoi ultimi anni dedicandosi alla scrittura, allo studio e alla famiglia, morendo nel 1873 a Milano.
Indice
Le Origini di Manzoni
Alessandro Manzoni nacque a Milano nel 1785.
Sua madre, Giulia Beccaria, era figlia di Cesare Beccaria, grande esponente dell’illuminismo lombardo, il quale scrisse il ‘Dei Delitti e Delle Pene’, dove egli si pone delle domande sui metodi di tortura del periodo.
Educazione e Influenze Culturali
La madre lo crebbe in un ambiente colto e moderno dell’alta borghesia; fu fin da giovane quindi in contrasto con gli ideali neoclassici, considerava infatti che un testo è buono non per la perfezione della forma, ma per il contenuto.
Il padre adottivo fu Pietro Manzoni, un uomo ricco della piccola aristocrazia milanese, che sposò Giulia Beccaria soprattutto per un motivo d’interesse: unire due famiglie per questioni economiche.
Il vero padre fu probabilmente Carlo Imbonati, visto che alla sua morte Manzoni scrisse un’Ode in suo onore.
Pietro Manzoni fece studiare il figlio in un collegio degli Scolopi, un ordine religioso con una ferrea disciplina, cosa che fece allontanare Alessandro dalla religione.
Quando uscì dal collegio, la madre lo portò spesso a Parigi, centro dell’illuminismo europeo, dove frequentò vari salotti culturali ed entrò in contatto con illuministi come Berchet o Fauriel.
Conversione e Vita Familiare
Nel 1810 avvenne il ‘Periodo della Conversione’ di Manzoni, ossia egli si riavvicinò alla fede cattolica, che aveva precedentemente abbandonato, grazie all’intervento dell’abate Degola.
Incontrò in quell’anno anche quella che sarà la sua prima molgie: Enrichetta Blondel, una calvinista di Parigi, che si convertì al cattolicesimo per sposarsi con Manzoni.
La sua prima moglie morì di una malattia polmonare, dunque egli si risposò una seconda volta con Teresa Borri, che gli diede dieci figli (il tema religioso e della famiglia sono molto frequenti nei suoi testi).
Ultimi Anni e Eredità
Nei suoi ultimi anni di vita si dedicò molto allo studio, alla scrittura, alle pratiche religiose e alla sua ampia famiglia; morì a Milano nel 1873 ad 88 anni.
Domande da interrogazione
- Quali furono le influenze culturali che segnarono l'educazione di Alessandro Manzoni?
- Come avvenne la conversione religiosa di Manzoni?
- Quali furono gli aspetti principali della vita familiare di Manzoni?
Manzoni fu cresciuto in un ambiente colto e moderno dall'alta borghesia, in contrasto con gli ideali neoclassici, e frequentò salotti culturali a Parigi, entrando in contatto con illuministi come Berchet e Fauriel.
Nel 1810, Manzoni si riavvicinò alla fede cattolica grazie all'intervento dell'abate Degola, dopo averla precedentemente abbandonata.
Manzoni si sposò due volte, prima con Enrichetta Blondel, che si convertì al cattolicesimo, e poi con Teresa Borri, con cui ebbe dieci figli; la famiglia e la religione furono temi ricorrenti nei suoi testi.