Manzoni e i Promessi sposi
L’ottocento
Nell’ottocento è diffusa una mentalità positivista che cerca di risolvere tutti i problemi col progresso tecnologico e scientifico. L’ottocento è, infatti, il secolo in cui si sviluppano la rivoluzione industriale, il colonialismo e le teorie socialiste e in cui si affermano il romanticismo e il Verismo. In Italia nasce la necessità dell’avvicinamento della lingua scritta a quella parlata, infatti, con la nascita del regno d’Italia nel 1861, ci si accorse che pur esistendo una lingua scritta comune, gli Italiani non parlavano la stessa lingua ma diversi dialetti che cambiavano da zona a zona dell’Italia. I principali autori dell’ottocento sono stati Ugo Foscolo, Alessandro Manzoni, Giacomo Leopardi, Giosuè Carducci e Giovanni Verga.
Il romanzo storico è un genere letterario nato nei primi decenni dell’ottocento dallo scrittore scozzese Walter Scott che scrisse Ivanhoe. É un misto di storia e d’invenzione: infatti, narra una vicenda inventata ambientata però in un preciso periodo storico. Nel romanzo storico sono presenti numerose descrizioni dei paesaggi e degli ambienti che hanno lo scopo di “incorniciare” l’azione. Sono anche presenti le cosiddette scene corali con la presenza dei personaggi collettivi come la folla, il popolo e i gruppi di persone. I più importanti autori di romanzi storici sono Walter Scott (Ivanhoe), Alessandro Manzoni (I promessi sposi), Lev Tolstoj (Guerra e Pace), Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Il Gattopardo) ed Elsa Morante (La Storia).
Vita
Alessandro Manzoni nacque nel 1785 a Milano, da Pietro e da Giulia Beccaria. Ben presto i genitori si separarono e il giovane Alessandro andò a studiare presso i migliori collegi religiosi: prima dai Padri Somaschi, e poi presso i Padri Barnabiti. Una volta terminati gli studi s’introdusse senza difficoltà nella ricca e colta società milanese. Strinse rapporti d'amicizia con i più noti letterati dell'epoca. Nel 1805, all’età di ventuno anni, si ricongiunse alla madre, che si era trasferita a Parigi e risposata con Carlo Imbonati. A Parigi Manzoni trascorse cinque anni. Nel 1808 sposò la giovane Enrichetta Blondel, una sedicenne di Ginevra. Fu proprio l'esempio della religiosissima consorte che lo fece riconciliare con la fede cattolica che aveva abbandonato. La conversione alla religione cattolica avvenuta nel 1810, è considerata uno degli eventi più significativi nella vita dell'autore che da quel momento in poi tenne la fede al centro della sua vita intellettuale e uno dei contenuti dominanti delle sue opere letterarie. Nello stesso anno Manzoni abbandonò la capitale francese, facendo ritorno a Milano. Ebbe inizio un periodo relativamente breve di creatività artistica. Di questi anni è, infatti, la composizione degli Inni Sacri, delle due tragedie Il conte di Carmagnola e Adelchi. Qualche anno dopo, nel 1827, Manzoni pubblicò la prima edizione del suo romanzo I Promessi Sposi in seguito alla quale decise di recarsi a Firenze per immergersi nella lingua toscana parlata. Mortagli nel 1833 la moglie amatissima; Manzoni si risposò nel 1837 con la contessa Teresa Borri. Nel 1859 con la liberazione della Lombardia il re Vittorio Emanuele II lo elesse presidente dell'Istituto lombardo, e nel '60 arrivò la nomina di senatore come riconoscimento del forte sentimento patriottico dimostrato. Nel 1861 si recò a Torino per la proclamazione di Roma capitale del regno d'Italia, della quale nel 1872 fu nominato cittadino onorario. Morì a Milano nel 1873.
Perché è considerato un autore importante?
Con la pubblicazione della sua più grande opera Manzoni è riuscito a creare l’italiano nazionale cioè una lingua che potesse essere letta e capita in ogni parte della penisola per questo è definito il padre dell’italiano moderno. Nelle sue opere è anche testimoniata una grande fede religiosa secondo la quale Dio è amore e provvidenza e resta vicino agli uomini nei momenti più difficili. Inoltre Manzoni è stato anche il più grande romantico Italiano che ha saputo esprimere i più alti sentimenti patriottici e civili.
Opere
Scrittore molto fecondo e versatile, Alessandro Manzoni iniziò negli anni giovanili con composizioni d’ispirazione neoclassica ma poi grazie alla sua conversione religiosa divenne il più grande romantico italiano. Tra il 1812 e il 1822 compose gli Inni sacri, cinque composizioni poetiche dedicate alle maggiori festività della Chiesa Cattolica: La Resurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione, La Pentecoste. Nel 1821 scrisse le cosiddette "odi civili": Marzo 1821, dedicata alle insurrezioni anti-austriache di quell'anno, e Il Cinque Maggio, composta di getto all'annuncio della morte di Napoleone Bonaparte. Tra il 1816 e il 1822 scrisse inoltre due tragedie, Il Conte di Carmagnola (1816) e Adelchi (1822). L'opera più completa e matura di Manzoni è però il romanzo I Promessi Sposi, scritto in una prima versione tra il 1821 e il 1823; poi profondamente modificato dal punto di vista della narrazione e pubblicato nel 1827; infine ancora rivisto, questa volta solo nella forma linguistica: nella ricerca di una lingua accessibile agli italiani di varia origine e cultura Manzoni scelse come modello il fiorentino parlato dai contemporanei. Questa versione definitiva fu pubblicata tra 1840 e il 1842.
I promessi sposi
I promessi sposi è un romanzo storico di Alessandro Manzoni, considerato il più importante ed il primo romanzo della letteratura italiana. Fu pubblicato in una prima versione (con titolo “Il Fermo e Lucia”) nel 1827 e in seguito rivisto, soprattutto nel linguaggio, dallo stesso autore e ripubblicato nella versione definitiva(con titolo “I promessi sposi”) fra il 1840 e il 1841. Ambientato dal 1628 al 1630 in Lombardia, fu il primo esempio di romanzo storico della letteratura italiana. Il romanzo è anche noto per l'efficace descrizione di alcuni episodi storici del XVII secolo, soprattutto dell'epidemia di peste del 1629-1631. Il romanzo di Manzoni viene considerato non solo una pietra miliare della letteratura italiana, ma anche un passaggio fondamentale nella nascita stessa della lingua italiana. È una delle letture obbligate del sistema scolastico italiano ed è la fonte di molte espressioni entrate nell'uso comune della lingua. Ecco la trama del romanzo: due giovani popolani il filatore di seta Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, abitanti in un paesello sul lago di Como, non possono sposarsi per i puntigli del prepotente signorotto del luogo, don Rodrigo. Un tentativo di don Rodrigo di rapire Lucia induce i due giovani a fuggire dal loro paese, aiutati da fra' Cristoro, un frate cappuccino che li protegge. Dopo molte vicissitudini i due giovani potranno essere finalmente riuniti in matrimonio. Nel romanzo dei promessi sposi sono presenti i cosiddetti personaggi collettivi: vi sono, infatti, molte scene “corali” che hanno per protagonista non più il singolo personaggio ma la folla, il popolo.