Rosabianca 88
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Concetti Chiave

  • "I ventitré giorni della città di Alba" è una raccolta di undici racconti di Beppe Fenoglio, incentrata sulla resistenza partigiana e la vita contadina nelle Langhe.
  • Fenoglio descrive la guerra partigiana senza trionfalismi, sottolineando la crudeltà del conflitto e criticando gli errori dei partigiani con ironia.
  • La rappresentazione della vita contadina si concentra sulla fatica quotidiana e la rudezza dei rapporti umani, con un tono realistico paragonato a quello di Verga.
  • La lingua usata da Fenoglio varia in base al tema, mostrando influenze inglesi nei racconti sulla Resistenza e influssi dialettali nei racconti langaroli.
  • Il racconto principale narra la breve liberazione di Alba nel 1944, con un realismo che evidenzia l'incapacità organizzativa dei partigiani di fronte all'avanzata nemica.

I ventitré giorni della città di Alba è una raccolta di undici racconti che prende il titolo dal più importante di essi ambientato ad Alba durante la resistenza partigiana. Cinque racconti, infatti, hanno per argomento la guerra e la Resistenza, mentre gli altri sei sono di argomento contadino, “langarolo”.

Indice

  1. Temi principali dell'opera
  2. Descrizione della lingua di Fenoglio
  3. Sintesi del racconto principale
  4. Conclusione del racconto

Temi principali dell'opera

L’opera di Fenoglio è fra le più singolari del Novecento, incentrata su due temi predominanti: la guerra partigiana, a cui l’autore partecipò, e la vita contadina nelle Langhe, la campagna piemontese tanto cara anche a Pavese, quando Fenoglio parla della lotta partigiana nella Resistenza lo fa senza trionfalismi, con obiettiva valutazione dei fatti, talvolta con un tono che rende a ridimensionare l’aspetto epico per sottolinearne la sconvolgente crudeltà.

Parlando delle Langhe, invece, il suo sguardo è puntato sulla quotidiana fatica dei contadini, sul loro carattere violento, temperato dagli stenti della miseria, sulla essenzialità rude dei loro reciproci rapporti.

Il tono realistico è stato accostato da qualche critico a quello del Verga.

Descrizione della lingua di Fenoglio

Anche la lingua di Fenoglio è singolare e cambia registro al cambiare dell’argomento trattato: misurata e quasi letteraria, asciutta e con evidenti influenze della lingua inglese nei romanzi e racconti sulla Resistenza; quasi espressionista e con influssi dialettali quando è in bocca ai “langaroli”. Sempre essenziale e scarna.

Sintesi del racconto principale

Sintesi del racconto: il 10 ottobre 1944 i partigiani avevano liberato dai fascisti la città di Alba, ma la libertà durò soltanto ventitré giorni: essi furono costretti a soccombere al nuovo attacco del 2 novembre, come ci descrivono le pagine seguenti.

Il racconto di quei giorni e della sconfitta è fatto da Fenoglio con sereno realismo: una cronaca che rifugge da ogni esaltazione, mostrandosi piuttosto incline a denunciare, con sottile ironia, gli atteggiamenti sbagliati dei partigiani piuttosto che quelli eroici.

Conclusione del racconto

Nelle pagine seguenti, prese dalla conclusione del racconto I ventitré giorni della città di Alba, si vede che gli avvenimenti si susseguono con tanta rapidità che non danno modo a quegli uomini, poco avvezzi alla tattica di una battaglia, di organizzarsi e di agire con ordine, mentre il nemico avanza con calcolata manovra. Al centro dell’attenzione dell’autore ci sono i fatti scarni ed essenziali; gli uomini sono guardati nella loro umanità debole e contraddittoria, talvolta patetica e senz’altro sopraffatta dalla violenza assurda della guerra.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali dell'opera "I ventitré giorni della città di Alba"?
  2. L'opera si concentra su due temi predominanti: la guerra partigiana e la vita contadina nelle Langhe. Fenoglio descrive la Resistenza senza trionfalismi, evidenziando la crudeltà della guerra, mentre il suo sguardo sulla vita contadina è realistico e crudo.

  3. Come viene descritta la liberazione di Alba nel racconto principale?
  4. La liberazione di Alba dai fascisti avvenne il 10 ottobre 1944, ma durò solo ventitré giorni. Fenoglio narra la sconfitta dei partigiani con sereno realismo, evitando esaltazioni e sottolineando gli errori e le debolezze umane.

  5. In che modo la lingua di Fenoglio si adatta ai temi trattati nei racconti?
  6. La lingua di Fenoglio varia a seconda dell'argomento: è misurata e influenzata dall'inglese nei racconti sulla Resistenza, mentre diventa espressionista e dialettale nei racconti sui "langaroli", mantenendo sempre un tono essenziale e scarno.

Domande e risposte

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