Concetti Chiave
- Il Signore degli Anelli è un romanzo fantasy epico di J.R.R. Tolkien ambientato nella Terra di Mezzo durante la Terza Era, centrato sulla missione di distruggere l'Anello del Potere.
- I personaggi del romanzo, ispirati dalla mitologia nordica, includono figure fantastiche come elfi, hobbit e creature magiche, evidenziando la lotta tra il bene e il male.
- Tra i personaggi principali ci sono Aragorn, erede al trono di Gondor, e Frodo Baggins, il portatore dell'Anello, affiancati da altri membri della Compagnia dell'Anello.
- Tolkien, autore del romanzo, è considerato uno dei padri della letteratura fantasy moderna, noto per opere come Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli.
- Il libro si distingue per l'uso di lingue artificiali e una mitologia creata da Tolkien, che riflettono la sua passione per la filologia e il desiderio di dotare l'Inghilterra di un proprio corpus leggendario.
All’interno di questo appunto viene riportata un’analisi dei personaggi principali del romanzo Il Signore degli Anelli scritto da J. R. R. Tolkien, di cui verranno determinate le specifiche caratteristiche.
Indice
Introduzione al romanzo
Il Signore degli Anelli, romanzo appartenente al genere fantasy ed epico, è un’opera dello scrittore britannico Tolkien, una delle più celebri di tutto il XX secolo.La storia prende vita in un luogo immaginario, la “Terra di Mezzo” e in un tempo, anch’esso fantastico, chiamato “Terza Era”. La trama si articola attorno alla missione della così chiamata “Compagnia dell’Anello”, formata da nove membri che partono con l’obiettivo di distruggere il più potente Anello del Potere, potenzialmente molto pericoloso, in quanto in grado di rendere il perfido Sauron, suo creatore, qualora tornasse in mano a lui, il dominatore di tutta la loro terra. In questo appunto vengono descritti i personaggi de Il signore degli anelli.
Descrizione e analisi dei personaggi
I personaggi del romanzo Il Signore degli Anelli sono anch’essi immaginari, tratti dalla mitologia nordica, dalla leggenda e dalla fiaba (tra di essi possiamo infatti trovare Elfi, Hobbit, creature magiche e fantastiche). Essi sono molto numerosi e differenti e si suddividono, in base alle loro inclinazioni in buoni e malvagi, in un’opera che si basa proprio sulla lotta tra il bene ed il male.Tra i personaggi principali possiamo citare: Aragorn, uno dei protagonisti della storia, chiamato da tutti Grampasso. Egli è il legittimo erede al trono di Gondor, in quanto discendente diretto di Elendil e Isildur. In seguito all’esilio prende parte alla guerra dell’Anello, al termine della quale diventa il re di Gondor e Arnor. Aragorn è un uomo alto e bello con gli occhi di colore grigio e i capelli castani, il suo carattere è presentato come buono ed altruista, nonostante lo sguardo sia serio e grave e la voce potente ed imperiosa. Indossa consumati stivali di pelle ed un grande mantello verde con un cappuccio.
Arwen: mezzelfa, è una bellissima dama elegante e regale con la pelle chiara e simile al velluto, i capelli scuri e gli occhi grigi (caratteristica degli elfi)
Frodo Baggins, protagonista della storia, figlio di Drogo Baggins e di Primula Brandibuck, nonché cugino di Bilbo Baggins.
I Balrog: spiriti divini, potenti servitori del perfido Morgoth, signore del male e dell’oscurità.
Bilbo Baggins: hobbit cugino di Frodo (protagonista del romanzo correlato lo hobbit). Egli è uno dei numerosi possessori dell’Unico Anello, creato dal Sauron, che si trova inizialmente all’interno della caverna di Gollum. Bilbo è descritto come una persona dal carattere mite ed abitudinario, poco incline all’avventura.
Boromir: figlio di Gondor e fratello più grande di Faramir è uno dei componenti della Compagnia dell’Anello.
Meriadoc: uno dei protagonisti della storia, è un Hobbit tra i migliori amici di Frodo che entrerà a far parte della Compagnia dell’Anello dopo aver accompagnato quest’ultimo insieme a Pipino, altro grandissimo amico nell’arduo tragitto verso il Monte Fato.
Celeborn: elfo Sindarin, padre di Celebrìan, moglie di Elrond.
Denethor: ventiseiesimo Sovrintendente Regnante di Gondor, figlio di Ecthelion II.
Elrond: potente elfo, signore di Gran Burrone
Eomer: diciottesimo sovrano di Rhoan, detto anche “Eading”, che significa il “Benedetto” per il suo buon governo che fece ritornare la terra di Rohan di nuovo prosperosa, in seguito alla guerra contro Sauron.
Eowyn: principessa di Rohan.
Faramir: figlio più piccolo di Gondor e fratello di Boromir.
Galadriel: nobile elfa e moglie di Celeborn.
Samvise Gamgee (Sam): uno dei protagonisti, compagno e amico di Frodo Baggins, a cui rimarrà vicino fino alla fine.
Gimli: nano appartenente alla dinastia di Durin, è uno dei membri della Compagnia dell’Anello e uno dei protagonisti del romanzo.
Gollum: personaggio piuttosto complesso e contraddittorio, soprattutto per il fatto che non si schiera mai definitivamente dalla parte del bene o del male, a differenza di tutti gli altri personaggi, è comunque uno degli antagonisti del romanzo.
Grima Vermilungo: consigliere del re Thèoden di Rohan, anche se alla fine suegue gli ordini di saruman.
Legolas: elfo del Bosco Atro è uno dei nove membri della Compagnia dell’Anello e co-protagonista del romanzo.
Radagast: membro del Bianco Consiglio, esperto di pratiche magiche ed amante degli animali.
Re stregone di Angmar: capo dei servitori di Sauron, l’Oscuro Signore.
Saruman: un altro antagonista del romanzo.
Sauron: signore oscuro di Mordor, malvagio e potente.
Shelob: malvagia creatura a forma di ragno che abita sulle montagne che circondano Mordor.
Altri personaggi sono gli Spettri dei Tumuli, orribili creature nate verso la metà della Terza Era, Thèoden, diciassettesimo re di Rohan, Tom Bombadil, Peregrino Tuc, chiamato anche Pipino, è un altro tra i protagonisti del Signore degli Anelli, l’Osservatore nell’acqua e Barbalbero.
Chi ha scritto Il signore degli anelli
L’autore del celebre romanzo “Il Signore degli anelli” (il cui titolo originale è “The Lord of the Rings”) è John Ronald Reuel Tolkien. Lo scrittore visse tra la seconda metà del diciannovesimo secolo e la seconda metà del ventesimo secolo (in particolare, tra il 1892 e il 1973) ed è considerato uno dei padri della letteratura fantasy moderna. All’età di soli tre anni perse il padre e l’anno dopo Tolkien si trasferì dai nonni con la madre, che si occupò della sua educazione, incitandolo alla lettura. Purtroppo, quando aveva 12 anni, rimase orfano anche della madre. Durante la Prima guerra mondiale si arruolò e in seguito iniziò a dedicarsi alla carriera letteraria, iniziando con un incarico presso l’Oxford English Dictionary. Lo scrittore Tolkien è noto principalmente per essere l’autore dei libri “Lo Hobbit” e “Il Signore degli Anelli”, tuttavia, la sua produzione letteraria non si è limitata a queste due opere. Tolkien è stato uno scrittore prolifico e le sue opere comprendono: critiche letterarie (tra le quali ricordiamo “Beowulf: The Monsters and the Critics”); saggi; racconti brevi; romanzi. Tra le sue opere più importanti vi sono: “Il Silmarillion” (pubblicato nel 1977); “Racconti ritrovati” (pubblicati nel 1983); “Racconti perduti” (pubblicati nel 1984); “Racconti incompiuti” (pubblicati nel 1980); “La realtà in trasparenza”; “Albero e foglia” (pubblicato nel 1964); “Il cacciatore di draghi” (pubblicato nel 1949); “La leggenda di Sigurd e Gudrún”; “Il fabbro di Wootton Major” (pubblicato nel 1967); “Le avventure di Tom Bombadil” (pubblicato nel 1962); “Mr Bliss”.
Il linguaggio e la mitologia de Il Signore degli anelli
L’apporto positivo che questo libro produsse nella cultura e nella società del tempo fu sicuramente anche causato dal linguaggio che Tolkien utilizzò nel suo libro.Più che di linguaggio, però, bisognerebbe parlare di linguaggi, anzi di lingue artificiali, perché Il Signore degli anelli nasce proprio dalla passione dell’autore verso la filologia, lo studio della lingua, oltre che della letteratura anglosassone e della storia.
Tolkien narrò che fu proprio tramite la creazione di tutte le lingue che occupano questo libro che nacque in lui l’idea di abbinarvi delle razze, etnie, popolazioni che le parlassero, e, di conseguenza, poi il libro e la sua trama “vennero da sé”: “Iniziai con il linguaggio e mi ritrovai ad inventare leggende dello stesso sapore”. Un esempio di lingua totalmente inventata da Tolkien, ispirata in parte dal finlandese, è quella che tutti noi oggi conosciamo come la lingua degli Elfi: il Quenya.
Oltre al linguaggio, ciò che Tolkien inventò fu la mitologia, da sempre carente nella storia inglese. Anche in questo caso, per Tolkien fu importante crearne una artificiale, che colmasse questa lacuna e che esprimesse il suo amore verso questa terra: “Fin da quando ero piccolo la povertà del mio amato paese mi rattristava: non possedeva delle storie veramente sue. [...] Desideravo creare un insieme di leggende più o meno connesse fra loro, dalle più complicate e cosmogoniche fino alle favole romantiche... e volevo semplicemente dedicarlo all'Inghilterra, al mio paese”.
Progetto Alternanza Scuola Lavoro.
Domande da interrogazione
- Qual è l'ambientazione principale del romanzo "Il Signore degli Anelli"?
- Chi sono alcuni dei personaggi principali del romanzo?
- Qual è il tema centrale del romanzo "Il Signore degli Anelli"?
- Chi è l'autore de "Il Signore degli Anelli" e quali sono alcune delle sue altre opere?
- Come ha influenzato il linguaggio e la mitologia il romanzo "Il Signore degli Anelli"?
Il romanzo è ambientato nella "Terra di Mezzo", un luogo immaginario durante la "Terza Era", un tempo fantastico.
Tra i personaggi principali ci sono Aragorn, Frodo Baggins, Arwen, Bilbo Baggins, Boromir, Meriadoc, e molti altri, ognuno con caratteristiche uniche e ruoli specifici nella storia.
Il tema centrale del romanzo è la lotta tra il bene e il male, rappresentata dalla missione della Compagnia dell'Anello di distruggere l'Anello del Potere per impedire a Sauron di dominare la Terra di Mezzo.
L'autore è J. R. R. Tolkien, noto anche per "Lo Hobbit", "Il Silmarillion", "Racconti ritrovati", "Racconti perduti", e molte altre opere letterarie.
Tolkien ha creato lingue artificiali come il Quenya e una mitologia complessa per colmare la mancanza di una mitologia inglese, esprimendo il suo amore per la filologia e la storia.