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Concetti Chiave

  • Lo scudo di Talos segue la storia di un bambino abbandonato, Talos, che viene cresciuto da un pastore dopo essere stato lasciato a morire secondo le leggi spartane.
  • Talos sviluppa abilità nel tiro con l'arco e diventa un guerriero, vivendo avventure che lo portano a intrecciare la sua vita con quella di uomini potenti e comuni.
  • La narrazione esplora temi di identità e destino, mentre Talos scopre la sua vera origine e il suo ruolo in un mondo diviso tra oppressori e oppressi.
  • Le vicende si intrecciano con eventi storici significativi, come le guerre greco-persiane, mettendo in risalto il coraggio e la lealtà dei personaggi.
  • La storia culmina in un viaggio epico di redenzione e resistenza, con Talos che diventa simbolo di speranza per il suo popolo e per la promessa di un futuro migliore.

Recensione de Lo scudo di Talos

Aristarchos(fiero guerriero spartano ha due figli, uno dei quali , nato storpio, secondo le leggi di Sparta deve essere ucciso. Così Aristarchos porta suo figlio nel bosco e lo abbandona. Tuttavia il bambino sarà poi ritrovato da un pastore che lo accudirà e lo chiamerà Talos.
È passato qualche anno e Talos incuriosito scenderà in pianura ad osservare i soldati che marciano, ma ad un certo punto viene interrotto dal nonno che lo riporta a casa e gli dice di non tornare più in quel posto.
Successivamente il vecchio guiderà Talos in un posto in cui gli consegnerá un arco tramandato da generazioni nella sua famiglia. Dal giorno seguente Talos inizierà il suo addestramento con l’arco e mentre lui diventava sempre più forte il nonno si indeboliva arrivando a non potere più assistere il nipote.
Un giorno mentre Talos stava facendo pascolare le pecore incontró un uomo che si presentó come il campione delle Olimpiadi e che disse che stava andando a Sparta per chiedere aiuto contro i soldati persiani, tuttavia, Talos gli disse che sarebbe stato inutile dato che gli spartani erano forti ma ottusi. L’uomo concluse il discorso dicendo che non aveva altra scelta e ripartì. La narrazione ricomincia poi con il campione olimpico che parla con Aristarchos per chiedergli auto ed essi discutono fino a che Aristarchos non arriva a dire che gli spartani aiuteranno Atene contro i persiani ma che dovranno aspettare.
Si arriva così al giorno dopo la fine della battaglia in cui i soldati fanno ritorno a casa ma Brithos(l’altro figlio di Aristarchos: il maggiore) non vede il padre così chiede ad uno dei soldati che lo rassicura dicendogli che suo padre è rimasto ad Atene per il funerale del campione olimpico che era morto(a causa della fatica) valorosamente per la sua patria.
Il resto dell’anno passa senza problemi e Talos socializza sempre di più con i suoi coetanei. Un giorno mentre Talos stava scendendo a valle incontra un contadino di nome Pelais che era vedovo e con una figlia(Antinea). Da quel momento Talos inizierà ad aiutare Pelais nel suo lavoro arrivando a rimanere fuori casa per più giorni. Tuttavia un giorno Talos vede Antinea venir molestata da alcuni giovani spartani tra cui Brithos ma è così accorre a difenderla venendo però colpito a sangue, ma riuscendo a sconfiggere tre dei giovani. Antinea disperata porta Talos a casa sua dove inizia medicare le ferite. Tuttavia un giorno Talos sparisce e Antinea intuendo che fosse andato ad assistere alla cerimonia per la formazione dei nuovi soldati si dirige a Sparta. Intanto Talos asssiste alla cerimonia che si apre con dei sacrifici e che prosegue con delle torture per testare la resistenza dei giovani, tutti passano la prova e Talos sassate al passaggio degli scudi con sopra una lambda ai giovani. Ma aurante questa scena Talos viene rimproverato da una voce che si rivela essere quella di Pelais( che era stato avvisato da Antinea) che attraverso dei vicoli lo porta fuori da Sparta. Sono passati un po’ di giorni e ci ritroviamo a casa di Brithos dove si festeggia il successo del ragazzo, che sta preparando la valigia per andare a vivere in caserma e dove sua madre è sempre più preoccupata per il figlio. Il giorno dopo Brithos si alzò presto si preparó e, mentre se ne stava andando, venne interrotto dalla madre che gli chiese chi stesse guardando mentre veniva torturato, Brithos rispose che stava guardando un ilota zoppo e se ne andò.
Per Talos era arrivato il giorno di andarsene e, mentre si avviava gli salva l’inauietudine per la paura che potessero trovarlo. Arrivato a casa trovò il nonno in fin di vita che disse che sapeva già tutto e che doveva difendere l’arco e la spada perché sarebbero venuti a cercarlo. Aggiunse poi che lui ormai non era più Talos lo zoppo ma Talos il lupo. Dopo questa frase calò il silenzio: Kritolaos era ormai morto. La narrazione riprende con i compagni di Brithos che gli dicono di voler andare a sconfiggere Talos, ma lui li esorta dal farlo. Passarono due mesi ed un giorno, durante la sera arrivarono delle figure incappucciate insieme ad una bestia che uccisero tutto il gregge e che successivamente malmenarono Talos, egli però fu salvato da un uomo chiamato Karas.
Il resto dell’anno passo con serenità e quelle tragiche vicende sembravano ormai lontane. Talos riprese il suo lavoro e ricominciò ad allenarsi, stavolta insieme a Karas. Ma una sera una vecchia si dirige da Talos per chiedergli dove si trovasse Karas, egli gli rispose ma subito dopo averglielo detto, curioso di sapere chi fosse la vecchia la segue. Intanto la vecchia arriva da Karas ed inizia con lui un discorso che viene peró interrotto dall’arrivo di Talos che insieme a Karas inizia ad inseguire una figura incappucciata che tuttavia gli sfuggirà.
Così i due tornarono alla capanna dove la vecchia iniziò a formulare una profezia che riguardava il giovane, essa recitava queste parole:
Il drago e il lupo prima con odio implacabile si lacerano
poi, quando domato dal dardo che il medo lunga-chioma scaglia tremendo giace trafitto il leone di Sparta, prende la spada colui che ha tremato, l'arco ricurvo impugna il custode d'armenti, insieme a gloria immortale correndo…La fulgida gloria come sole tramonta.
Al popolo di bronzo egli volge le spalle quando Enosigeo scuote di Pelope il suolo.
Al grido del sangue egli chiude l'orecchio quando possente, nella città dei morti, del cuore la voce lo chiama...
Poi la vecchia crollo a terra sfinita e scomparve con la velocità con cui era arrivata.
Successivamente re kleomenes fu deposto e costretto all’esilio insieme anche a kratippos( il padrone di Talos e di Pelias). Per questo una sera Talos rimase a guardare Antinea che se ne andava in una terra lontana. Intanto Serse re di Persia sta organizzando un’attacco per la conquista della Grecia e l’Asia stessa si prepara ad attaccarla. In Grecia la notizia arrivò piú tardi ma non vi credettero tutti subito . A Sparta in quel periodo si temeva una rivolta da parte di Kleomenes, così egli fu invitato a tornare nella cerchia regale. Il giorno del suo ritorno ad aspettarlo c’erano solo poche persone fidate ed egli al suo arrivo capì che probabilmente lo volevano togliere di mezzo. Ma comunque continuò a camminare fino a casa sua dove lo aspettava suo fratello , egli però conosceva il suo destino ed era pronto ad affrontarlo da solo perchè non voleva che qualcuno pagasse per essergli stato vicino. Così si alzò se ne andò e si dice che la sua fine sia stata orrenda.
Intanto Talos continuava ad andare a caccia con Karas e gli avvenimenti della sua giovinezza pian piano scomparivano. Dopo un po’ di tempo si diffuse anche la notizia del possibile attacco da parte del re persiano e molti pastori e contadini si iniziavano a preoccupare. Passarono tre anni e a Sparta arrivarono richieste di aiuto( cosa che presagiva la guerra), i due re furono invitati ad un’assemblea dove si sarebbero riuniti i rappresentanti dei trentuno stati greci e dove si sarebbe deciso il da farsi. L’assemblea si concluse con la decisione di opporsi al re persiano.
Quella sera re Leonidas fu avvertito che le nazioni del centro e del settentrione si erano unite al re persiano e non solo, anche l’ora lol di Delfi era un traditore. Intanto migliaia di uomini lavoravano ad un gigantesco ponte supervisionati dagli architetti del re persiano ed al termine del lavoro tutti osservarono il ponte soddisfatti. Con l’arrivo dei venti però ci si accorse di un errore di progettazione ed il re infuriato inflisse a tutti una punizione e arrestò gli architetti. Anche la Grecia si preparava alla battaglia e Brithos ed i suoi compagni accolsero con entusiasmo la chiamata in guerra, invece Aristarchos era stato nominato aiutante del re, così entrambi sarebbero dovuti partire in guerra e Anche sulle montagne si resero conto che la battaglia era imminente. Giunse anche per Talos di dare il suo contributo è dato che ogni soldato dovette scegliere uno schiavo per accompagnarlo. Così Talos andò a Sparta e venne scelto proprio da Brithos.
Giunse quindi il momento della partenza. L’indomani si svolse la cerimonia del passaggio dello scudo.
La battaglia cominciò e ( per i primi giorni) gli spartani sembravano trionfare, ma successivamente la situazione si capovolse e gli spartani morirono in battaglia. Tuttavia Brithos, Aghias e Talos si salvarono perché prima della battaglia finale il re gli mandò a Sparta a consegnare un messaggio. Dopo un lungo viaggio essi arrivarono a Sparta e consegnarono il messaggio per poi tornare nelle loro case. Tuttavia si scoprì che il messaggio era vuoto e tutti iniziarono a disprezzare i messaggeri, tanto che Aghias arrivò a suicidarsi. Successivamente anche Brithos provò a suicidarsi ma venne fermato da Talos e Karas che poi gli proporranno si combattere in solitaria i persiani. Egli convinto dalle parole del pastore accetterà.
Così Talos e Brithos inizieranno a combattere i persiani è presto si diffonderà la storia dell’oplita del dragone e dell’atterraggio che lo accompagna.
Arrivò così il giorno della battaglia per la gloria e Talos disse a Brithos che avrebbe dovuto combattere da solo. Brithos combatte valorosamente portando il suo popolo alla vittoria, però morì. Talos celebrò il suo funerale dopo del quale il re di Sparta gli rivelò che il suo nome era Kleidemos Kleomenes e che era giunto il momento che tornasse dalla sua gente. Talos ripensò alla profezia della vecchia e capì che si era ormai compiuta. Il giorno seguente Talos fu convinto dal reggente a tornare a Sparta per combattere insieme a loro.
Arrivato si diresse verso la casa dei Kleomenidi dove incontrò sua madre che, dopo aver rivisto il figlio, poté morire felice. Per il re fu necessario partire per combattere i persiani, perciò si avviò alla volta di Cipro con una flotta di 200 navi. Sull’isola Talos incontrò un ragazzo che divenne suo amico e a cui raccontò la sua storia. Un giorno Talos andrà assieme a Lahgal al tempio di Afrodite dove però verrà ingannato è addormentato .Successivamente si scoprirà che ad architettare quel piano è stato il re di Sparta per sapere qualcosa in più su di lui.
Passarono 3 anni, Talos divenne un guerriero di Sparta che uccideva qualunque nemico. Un giorno quando si sentiva completamente solo rincontrò Lahgal che affermò di essere venuto come messaggero del re. Egli infatti voleva fare un’alleanza con Serse per permettere così agli spartani e agli iloti di vivere come pari, trattavi a gli sarebbe servito che lui riferisse a Serse le sue parole. Così Talos partì con Lahgal per adempiette all’importante compito.
Tuttavia durante il viaggio Lahgal si ammalò e confessò a Talos di essere spaventato dal fatto che nessuno dei messaggeri era tornato fino ad ora e pensò che avrebbe fatto la stessa fine perché pensò che il re avesse dato ordine di ucciderlo dopo aver completato l’incarico. Talos però lo rassicurò dicendogli che non l’avrebbe ucciso. Due giorni dopo arrivarono a destinazione e consegnarono il messaggio, dopodiché furono invitati a rimanere lì per qualche giorno. Talos accettò per vedere le abitazioni persiane e si stupì per la loro bellezza. Arrivò per Talos e Lahgal il momento di separasi, i due si abbracciarono e poi presero strade diverse. Al suo ritorno Talos riferì al re il messaggio ed egli gli rispose di essere felice che fosse andato tutto bene.Tuttavia la situazione peggiorò in fretta e Talos dovette tornare a Sparta per ordine del re. Intanto nei sotterranei Karas veniva torturato da dei soldati per ricevere informazioni sul re, tuttavia egli non parlò. Così ai soldati venne ordinato di bruciarlo con il ferro rovente e nel caso non avesse parlato l’avrebbero dovuto liberare. Così accadde.
Un giorno Lahgal si presentò a casa di un eforo e gli disse cosa sapeva sul re, così i due iniziarono a pianificare una strategia per fargli confessare tutto. Lo condussero a un luogo ed egli con le sue parole si incastrò da solo. La sera tornò a Sparta ma si accorse troppo tardi dell’inganno. La sua morte fu atroce. Dopo un po’ Talos poté tornare alla casa dei Kleomenidi dove poté vedere la tomba della madre a cui però era stata aggiunta un’iscrizione e successivamente poté incontrare nuovamente colei che chiamava madre, egli non sapeva come sarebbe stato il suo destino ma lo avrebbe affrontato a testa alta.una notte durante la riunione tra gli iloti più anziani essi vennero attaccati da dei soldati spartani e furono tutti uccisi, tuttavia dall’ombre in intravedette la sagoma di un grosso uomo barbuto e con un solo occhio che sterminò i soldati.
Il giorno dopo Talos si iniziò un viaggio per tornare da Antinea e, durante la notte, si fermò da un pastore che lo accolse e da cui apprese quello che fosse successo durante il consiglio degli anziani. Il giorno dopo arrivò a casa di Pelias dove rincontrò Antinea.
Talos riprese poi il suo cammino per tornare a Sparta e, durante il viaggio si imbatté nella rovina dell’antica civiltà ilota dove pensò alle ultima parole di Kritolaos( un giorno verrà da te un uomo cieco a un occhio che toglierà la maledizione dalla spada) e aal’incisione sulla tomba di Ismene. La mattina seguente Talos fu svegliato dal cavallo che sembrava molto agitato(c’era infatti un potente terremoto dalla quale però il guerriero riuscì a salvarsi per poi dirigersi verso Sparta. Ogni villaggio dalla quale passava era in preda alla devastazione e quando finalmente arrivò a Sparta si accorse che per fortuna sua madre era scappata. Qualche giorno dopo Talos andò a cercare sua madre sulla montagna dove però si accorse che gli iloti stavano per attaccare Sparta. Assistette alla battaglia che si concluse con una ritirata sia da parte degli iloti che di Sparta. Preso dalla tensione svenì e venne risvegliato dal freddo della notte. Incontrò Karas che gli disse che era il momento di combattere,ma Talos si ricordò dell’incisione sulla tomba di sua madre e del messaggio di re Leonidas. Così chiese delle risposte e Karas gli disse che gli sarebbero state date da uno degli efori. Così Talos si diresse dall’euforia che gli raccontò tutto: Quando portarono a Sparta il messaggio di re Leonidas questo fu rubato da un soldato durante il viaggio. L’eforo consegno il messaggio a Talos che si diresse verso la propria casa e lo lesse:
Quando leggerete queste parole io non sarò più tra i viventi e con me i valorosi figli di Sparta che hanno opposto il loro petto alla forza immane dei barbari. E giusto dunque che chi ha pagato col proprio sangue faccia udire la propria voce. Ho voluto con questo mio ultimo atto salvare dalla distruzione una grande famiglia di uomini valorosi e impedire che essi venissero ingiustamente sacrificati. Sono Brithos e Kleidemos, figli di Ari-starchos, Kleomenidi, il primo destinato a morte contro la legge della città, e l'altro che vive nella condizione di servo, scampato alla morte che gli era da tempo destinata secondo le leggi della città. Essi sono l'immagine vivente della condizione di Sparta poiché tra queste rupi versano il loro sangue gli Iloti come i guerrieri. A questi due figli di Sparta si riveli la comune stirpe e su di loro è mio desiderio che si fondi un nuovo ordine affinché due stirpi che vivono sulla stessa terra e che per essa danno parimenti il loro sangue vivano per il futuro in pace sotto la stessa legge. E a voi chiedo che sia riscattata la memoria di mio fratello Kleomenes, vostro Re, sospinto nelle tenebre della follia e della morte non per mano di-vina, come io credo, ma per mano umana. Se tutto ciò non avviene, sulla città per la quale mi accingo a dare il mio sangue si abbatterà un giorno la maledizione degli dei per la rabbia di chi ha patito l'ingiustizia e il sopruso senza ragione. Dopodiché Talos si diresse verso il monte Taigheto e l’antica casa dei Cloe meno di crollò.Talos si diresse così da Karas( il custode delle parole) ed impugnò la spada, poi si diresse dagli altri iloti e Karas affermò che il lupo era tornato.
Successivamente Talos e glia altri iloti partirono per dirigersi verso la capitale e ricostruirla. Passarono molti mesi e Talos ebbe un figlio con Antinea. Successivamente però, quando fu totalmente ricostruita, Sparta diede inizio all’attacco finale, durante la battaglia però Antinea fu colpita da una freccia e Talos circondato dai soldati. Fortunatamente Karas arrivò in tempo per salvarli. Dopo la fine dello scontro il re di Sparta chiese una tregua per recuperare i morti e Talos acconsentì.
Successivamente per evitare la morte del figlio della madre e di Antinea li fece portare da Karas in un luogo sicuro promettendo che se fosse sopravvissuto sarebbe tornato da loro. In primavera la battaglia riprese e Talos parlò con il re raccontandogli la verità è cercando di contrattare e egli rimase sconvolto dalle parole del lupo. Tempo dopo Talos in un ultimo tentativo disperato attaccò l’accampamento durante la notte ma venne messo alle strette. Gli iloti però vennero salvati da un messaggero che disse che gli efori avevano deciso di lasciare liberi gli iloti. Così il popolo si incamminò verso Atene che gli avrebbe offerto ospitalità ma, durante il viaggio, Karas si accorse della mancanza di Talos e tornò sul campo di battaglia per cercarlo. Li trovò l’armatura, la lavò e la portò sul monte taigheto: se un giorno il popolo avesse avuto bisogno di lui, Talos, il lupo, l’avrebbe indossata ancora.

Domande da interrogazione

  1. Chi è il protagonista della storia?
  2. Il protagonista della storia è Talos.

  3. Qual è il destino del figlio di Aristarchos?
  4. Secondo le leggi di Sparta, il figlio di Aristarchos, nato storpio, deve essere ucciso.

  5. Chi salva Talos quando viene molestato da alcuni giovani spartani?
  6. Antinea salva Talos quando viene molestato dai giovani spartani.

  7. Cosa accade durante la battaglia finale?
  8. Durante la battaglia finale, gli spartani muoiono in battaglia, ma Talos, Brithos e Aghias si salvano perché vengono mandati a consegnare un messaggio.

  9. Cosa accade alla madre di Talos alla fine della storia?
  10. Alla fine della storia, la madre di Talos muore felice dopo aver rivisto suo figlio.

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