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Concetti Chiave

  • "Terre selvagge" di Sebastiano Vassalli racconta la disfatta dei Cimbri sconfitti dai Romani nel 101 a.C. nella battaglia dei Campi Raudii.
  • Il romanzo esplora le abitudini culturali dei Cimbri, come la preparazione della birra e il ruolo centrale delle donne nella comunità.
  • Personaggi chiave includono il fabbro Tasgezio, il console Gaio Mario e i capitani cimbri Boirige e Agilo l'Orso.
  • La narrazione descrive il conflitto tra Cimbri e Romani e le strategie militari adottate da entrambe le parti.
  • Il finale del romanzo segna la costruzione di un arco di trionfo per Mario, segnata da un presagio di sventura.

Indice

  1. La disfatta dei Cimbri
  2. Cultura e personaggi dei Cimbri
  3. La battaglia dei Campi Raudii
  4. Il destino di Sigrun e Tasgezio
  5. L'arco di trionfo e il presagio

La disfatta dei Cimbri

Il romanzo “Terre selvagge”, scritto dall’italiano Sebastiano Vassalli, narra della disfatta del popolo dei Cimbri che venne sconfitto e allontanato verso Vercelli dal console Gaio Mario nella battaglia dei Campi Raudii avvenuta nel 101 a.C dopo aver tentato l’occupazione della repubblica romana.

L’autore con l’appellativo “Terre Selvagge” intende i Campi Raudii, zona che i Romani erano costretti ad oltrepassare per arrivare ai varchi delle Alpi.

Proprio per questo motivo erano delle zone deserte e non coltivate.

Cultura e personaggi dei Cimbri

All’interno del romanzo, l’autore ci racconta le abitudini culturali dei Cimbri come la preparazione della birra con orzo e segale, la devozione verso gli dei e l’importanza delle donne, viste come fulcro della casa, madri e mogli fertili.

Vengono narrate le vicende di alcuni personaggi tra cui: Il fabbro Tasgezio che abita a Proh, città intimorita dai Cimbri ma già sotto la potenza dei Romani, poi troviamo Mario con le truppe romane ed inserito nella spedizione per difendere la zona e per ultimo Boirige e Agilo l’Orso impavidi capitani dei Cimbri che hanno intenzione di congiungersi agli Ambroni e Teutoni, altri due popoli che volevano occupare l’Italia per arrivare a Roma.

La battaglia dei Campi Raudii

Tutto avviene nel 101 a.C nei Campi Raudii, zona piemontese percorsa dal fiume Dora ma anche il Sesia e Tanaro e Po. Proprio qui viene intrapresa lo scontro tra Cimbri e Romani per conquistare il territorio. Il Senato Romano aveva chiesto a Mario di pensare ad un contrattacco verso i Cimbri, visto che il precedente, avvenuto contro Ambroni e Teutoni ad Aquae Sextiae era andato a buon fine.

Così decide di assaltare i Cimbri, che si erano fermati vicino il monte Ros con la sua schiera di soldati aiutato anche dalle truppe di Lutazio Catulo, definito “l’homo novus”. Dal suo aspetto non assomigliava proprio ad un conducente dell’esercito, perché era basso, con capelli neri, robusto, scrupoloso in tutto quello oche faceva, soprattutto durante una spedizione di guerra. Nel frattempo da entrambi i fronti si preparano allo scontro: da una parte i romani cercano di preparare i difensivi necessari per un attacco determinante, dall’altra i comandanti del campo avversario discutono sulle contromosse da sferrare. Per i Cimbri questo scontro era importantissimo per prepararsi a ciò che li aspettava nell’oltretomba. Alcuni comandanti volevano rimanere nella zona del monte Ros, perché secondo il dio Hermodh, era stata definita la terra promessa.

La disfatta dei Cimbri e il trionfo di Gaio Mario nei Campi Raudii articolo

Il destino di Sigrun e Tasgezio

Agilo l’Orso aveva due figlie: Sigrun e Rhamis, dai caratteri e ambizioni opposte. Rhamis era sposata con Boiorige da cui aveva avuto due figli; mentre Sigrum non voleva assolutamente sposarsi. Ma era molto legata al fabbro Tasgezio.

Sigrum già prevedeva la vittoria dei Romani, così scappò non appena venne dichiarata guerra. Dopo diverse peripezie e scontri, i Cimbri abbandonano il campo mentre le donne riuscite a tornare nel loro accampamento, fecero una strage uccidendo marito, figli e anche loro. Era stata una strage. Sigrun, una delle figlie di Agilo l’Orso, era riuscita a salvarsi, fuggendo prima che succedesse tutto ciò. Venne aiutata da Tasgezio, il quale era rimasto con la madre Lunilla nella loro casa.

Tasgezio anni fa prese in moglie “la Lisca”, donna poco fedele e troppo giovane da cui ebbe un figlio, la quale lo lasciò per un facoltoso commerciante etrusco. Ma l’incontro con Sigrun fu decisivo anche se diverso ,in quanto i due non parlavano la stessa lingua e lei era ancora sconvolta dall’atroce scontro che aveva subito il suo popolo. Pian piano, maturò in loro un affetto speciale e decisero di non lasciarsi più.

L'arco di trionfo e il presagio

In conclusione, in onore a Mario, venne costruito un arco di trionfo a Cameriano, in prossimità di Campi Raudii. Nello stesso momento, sulla sommità dell’arco passò uno stormo di uccelli grigi. Era proprio un segno di malaugurio nei confronti di Mario. Questo fu l’inizio della sua decadenza.

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Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del romanzo "Terre selvagge"?
  2. Il romanzo "Terre selvagge" di Sebastiano Vassalli narra della disfatta del popolo dei Cimbri contro i Romani nella battaglia dei Campi Raudii nel 101 a.C., esplorando le abitudini culturali dei Cimbri e le dinamiche tra i personaggi coinvolti.

  3. Chi sono i personaggi principali del romanzo?
  4. I personaggi principali includono il fabbro Tasgezio, il console romano Gaio Mario, e i capitani cimbri Boirige e Agilo l’Orso, oltre a Sigrun e Rhamis, le figlie di Agilo.

  5. Quali sono le abitudini culturali dei Cimbri descritte nel romanzo?
  6. Il romanzo descrive le abitudini culturali dei Cimbri, come la preparazione della birra con orzo e segale, la devozione verso gli dei, e l'importanza delle donne come fulcro della casa.

  7. Come si conclude la storia tra Sigrun e Tasgezio?
  8. Sigrun e Tasgezio sviluppano un affetto speciale nonostante le differenze linguistiche e culturali, decidendo di non separarsi più dopo le vicende drammatiche vissute.

  9. Qual è il significato dell'arco di trionfo costruito in onore di Mario?
  10. L'arco di trionfo costruito a Cameriano in onore di Mario simboleggia la sua vittoria, ma il passaggio di uno stormo di uccelli grigi sopra di esso è interpretato come un segno di malaugurio, preannunciando la sua decadenza.

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