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Concetti Chiave

  • Il libro della giungla è una celebre raccolta di storie di Rudyard Kipling, pubblicata nel 1894, con oltre 500 edizioni e traduzioni in più di 50 lingue.
  • La storia di Mowgli, un ragazzo cresciuto tra animali nella giungla indiana, esplora temi di libertà e sopravvivenza, con personaggi che incarnano diversi archetipi umani.
  • Kipling, nato in India, usò la sua esperienza personale come fonte d'ispirazione per creare ambientazioni realistiche e rappresentazioni culturali nei suoi racconti.
  • Il significato centrale del libro riguarda il passaggio dall'infanzia all'età adulta, con Mowgli che lascia la giungla per affrontare nuove sfide nella vita.
  • Alcune storie esplorano temi di adattamento e crescita attraverso avventure di Mowgli e altri personaggi animali, ognuno con una propria morale.
In questa recensione de Il libro della giungla, raccolta di Rudyard Kipling del 1894, si tratta, analizza e riassume la storia e la vita di questa raccolta di storie e del loro autore.
Il libro della Giungla di Rudyard Kipling articolo

Indice

  1. Il libro della giungla
  2. L’autore: Kipling
  3. Il significato e la morale
  4. Alcuni racconti del Libro della giungla

Il libro della giungla

Il libro della giungla è una raccolta di storie oggi molto celebri dello scrittore Rudyard Kipling, resa nota nel 1894. Il libro è stato stampato in oltre 500 edizioni e oltre 100 sono i suoi audiolibri.

Oltre a ciò, oggi la maggior parte dei giovani ricordano la storia grazie al cartone animato a puntate che veniva seguito in tv. La lingua originale fu l’inglese ma il libro è stato tradotto in oltre 50 lingue. Nacque, inoltre, un vero e proprio movimento (lo scoutismo) dalle storie di Mowgli: oggi infatti i lupetti, cioè la fascia di età più giovane degli scout, ascoltano come fosse un rito di iniziazione tutti i racconti del Libro della giungla prima di compiere ogni impresa. Questo dà modo di capire che “la legge della natura” e i vari segreti sul come sopravviverci di Kipling non furono solo frutto di fantasia.
Siamo però di fronte a una favola perché i personaggi sono per lo più inventati e soprattutto animali: la tigre e l’orso i principali amici di Mowgli, un piccolo uomo che viene allevato (propriamente) nella giungla in India. Ogni componente del libro viene rappresentato con precise caratteristiche fisiche e caratteriali, la cosiddetta “morale per tipi” così da averli ben definiti e chiari. Qualche esempio: Tabaqui rappresenta il disordine, Baloo la saggezza, Bagheera l’agilità, Kaa la bontà e la cortesia, Khan la prepotenza. Abbiamo quindi chiari i personaggi.
L’ambientazione invece non è del tutto inventata, molti sono i riferimenti reali a un’India che Kipling visse in prima persona e conobbe bene: parchi, fiumi, cascate, foreste, boschi, monti e clima. Anche il villaggio da cui Mowgli viene adottato per poco tempo è reale, anche se compare poco perché il giovane ragazzo verrà più volte cacciato e riaccolto dal branco di lupi che si era occupato della sua crescita. Il tema è sicuramente la forza di questo bambino cresciuto in un ambiente ritenuto inusuale e ostile ai giorni nostri, che fa di lui un essere libero privo di freni e restrizioni sociali. Coloro che lo circondano sono animali, dai comportamenti e archetipi, però, umani. Dunque Mowgli cresce con “la legge della giungla” ossia la libertà che questa può dare, ma anche i rischi. Per questo Mowgli sarà esperto di questo luogo e conoscerà ogni suo minimo ostacolo e pericolo.

L’autore: Kipling

Kipling scrisse e disegnò le illustrazioni di queste storie, si pensa fu la sua vita a fungere da ispirazione per questa raccolta. Nacque infatti in India e trascorse i suoi primi sei anni immerso nella natura. Dopodiché fu costretto ad andare in Inghilterra, a quei tempi colonizzatrice dell’India, lì visse per i successivi suoi anni, ma presto riuscì a tornare in India per proseguire i suoi scritti. Si trovò, inoltre, una dedica da parte di Kipling su questa raccolta, riferita a sua figlia, morta per una grave polmonite a soli sei anni. Vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1907 soprattutto per la sua operazione di formazione didattica attraverso i suoi scritti, in particolare sull’argomento del colonialismo inglese. Il primo libro celebre fu Kim, successivamente scrisse il Primo libro della giungla, con sette racconti sopra citati e poi il Secondo libro della giungla, con otto racconti, ognuno dei quali conteneva anche dei versi. Non in tutti i racconti, sebbene in Occidente sia convinzione comune, è presente Mowgli. Infatti, in alcuni testi Mowgli non c’è proprio, dando invece spazio agli animali che diventano i protagonisti.

Il significato e la morale

Nell’ultimo dei racconti Mowgli abbandona la sua famiglia animale e dunque anche la giungla. Non è un passaggio semplice e ogni giovane adulto oggi lo ricorda con grande malinconia. Siamo affezionati al Mowgli immerso nel benessere della natura ma il passaggio alla vita adulta è, come nella vita reale, indispensabile anche per il nostro giovane amico. Kipling ci spiega che è necessario abbandonare “il luogo dell’infanzia” perché non è una condizione statica bensì appunto un’ambientazione inventata dai nostri occhi infantili per ricrearci un posto nel mondo, come lo vorremmo noi e come immaginiamo sia quello reale. Una fantasticheria che ha la data di scadenza ma che è necessaria per la nostra crescita. Senza la giungla, infatti, Mowgli non sarebbe sopravvissuto, così come senza il villaggio Mowgli non sarebbe mai cresciuto definitivamente. Nota importante è il ruolo degli animali: essi non sono “allo stato brado” o “primitivi” come si pensava e come alcuni credono ancora oggi. Mowgli viene proprio civilizzato, curato, accudito e formato dai suoi amici a quattro, tre o due zampe. Ecco che quindi non siamo di fronte a un Peter Pan che fugge dalla responsabilità per nascondersi nell’”Isola che non c’è” bensì siamo accompagnati da un giovane indiano alle prime esperienze, volenteroso di subentrare in un nuovo ambiente, un nuovo luogo, una nuova fase della sua vita, senza che gli sia sempre permesso.
Il libro della Giungla di Rudyard Kipling articolo

Alcuni racconti del Libro della giungla

Alcuni racconti del Libro della giungla sono:

  • I fratelli di Mowgli: Mowgli viene cresciuto dall'orso Baloo e Bagheera, la pantera nera. Insieme impareranno "la legge della giungla" e Mowgli la metterà in atto quando il suo branco di lupi verrà minacciato dalla tigre Khan. Arriverà con il fuoco e farà capire che è pronto per vivere da adulto.
  • La caccia di Kaa: Mowgli viene rapito dalle scimmie che lo portano nelle "tane fredde", una città in rovina. L'orso e la pantera partiranno per andare a salvarlo con Kaa, il pitone, necessario per ipnotizzare le scimmie tramite la sua danza letale.
  • La foca bianca: Kotick, una foca bianca, vede le sue compagne uccise dagli abitanti del mare Bering. Decide di fuggire cercando una casa idonea per crescere e stare tranquilla. Una volta trovata invita le sue amiche foche a seguirla. Anche lei, come Mowgli, ha imparato "la legge della natura".
  • Al servizio della natura: gli animali dell'esercito militare britannico (mulo, cammello, cavallo, bue, elefante) discutono su cosa fare per sconfiggere il nemico. Agli afghani viene spiegato che uomini e animali obbediscono agli ordini riportati dalla regina e loro rimangono sconvolti da questo.
Per ulteriori approfondimenti su Kipling vedi anche qua.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'importanza de "Il libro della giungla" nella cultura moderna?
  2. "Il libro della giungla" è una raccolta di storie di Rudyard Kipling, pubblicata nel 1894, che ha avuto un impatto duraturo, con oltre 500 edizioni e traduzioni in più di 50 lingue. Ha ispirato il movimento scoutistico, dove i giovani ascoltano i racconti come rito di iniziazione.

  3. Chi è l'autore de "Il libro della giungla" e quale fu la sua ispirazione?
  4. Rudyard Kipling, nato in India, è l'autore del libro. La sua infanzia trascorsa nella natura indiana ha ispirato le storie. Ha vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1907, riconosciuto per il suo contributo alla formazione didattica e per i suoi scritti sul colonialismo inglese.

  5. Qual è il significato e la morale principale delle storie di Kipling?
  6. Le storie di Kipling, in particolare quella di Mowgli, illustrano la necessità di crescere e abbandonare il "luogo dell'infanzia". La giungla rappresenta la libertà e i rischi della natura, mentre il passaggio alla vita adulta è inevitabile e necessario per la crescita personale.

  7. Quali sono alcuni dei racconti principali del "Libro della giungla"?
  8. Alcuni racconti principali includono "I fratelli di Mowgli", dove Mowgli impara "la legge della giungla", "La caccia di Kaa", dove viene salvato dalle scimmie, "La foca bianca", che narra di Kotick in cerca di un rifugio sicuro, e "Al servizio della natura", che esplora la collaborazione tra uomini e animali.

  9. Come vengono rappresentati gli animali nel "Libro della giungla"?
  10. Gli animali nel "Libro della giungla" non sono primitivi, ma piuttosto civilizzati e dotati di caratteristiche umane. Essi educano e accudiscono Mowgli, dimostrando che la giungla è un luogo di apprendimento e crescita, non solo di sopravvivenza.

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