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Concetti Chiave

  • Il libro esplora l'autostima come un concetto psicologico fondamentale, influenzando profondamente la percezione di sé e i rapporti sociali.
  • Maria Miceli distingue tra il sé pubblico e il sé privato, sottolineando come il giudizio degli altri influenzi l'autovalutazione personale.
  • Due personaggi, Gloria e Modesta, rappresentano opposti livelli di autostima, illustrando diverse reazioni agli stessi stimoli.
  • Le personalità di Gloria e Modesta sono esaminate in vari contesti, mostrando come l'autostima influenzi il successo e il fallimento.
  • L'autostima è correlata a comportamenti assertivi e difensivi, con strategie di autodifesa diverse tra personalità sicure e insicure.
Questo libro parla di autostima e di molti altri atteggiamenti che mettiamo in atto, condizionati dal nostro livello alto o basso di autostima. Si parla di egocentrismo e di una scissione profonda del sé, pubblico e privato, che condiziona i rapporti sociali e le nostre azioni.
Titolo: L’autostima
Autore: Maria Miceli
Casa Editrice: Il Mulino

Indice

  1. L'autostima e il suo peso sulla nostra psiche
  2. Due tipologie del sé: il pubblico e il privato
  3. Il dislivello di autostima e l'esempio concreto di come due persone opposte reagiscono agli stessi stimoli
  4. Gloria e Modesta a confronto
  5. Due donne, centinaia di comportamenti differenti

L'autostima e il suo peso sulla nostra psiche

Cos’è l’autostima? E quanto conta nella nostra vita? Sono questi gli interrogativi che sorgono leggendo il titolo di questo libro! In effetti, non avevo mai approfondito il vero significato di questo concetto legato alla psicologia! L’autostima è per definizione il risultato del rapporto tra autovalutazioni e aspirazioni future; ossia il divario tra come ci vediamo e come vorremmo essere, e quindi il soddisfacimento di se stessi.
Per rispondere alla seconda domanda, l’autrice del libro, Maria Miceli, risponderebbe affermando che l’autostima ha un certo peso sulla nostra vita.

Due tipologie del sé: il pubblico e il privato

Continuando a parlare del sé, Maria Miceli approfondisce l’esistenza di due tipi di sé: il sé privato e quello pubblico. L'autostima: libro di Maria Miceli. Trama e analisi dei personaggi articoloCon il primo s’intende il concetto che si ha di se stessi; con il secondo invece, s’intende il concetto che gli altri hanno sul proprio sé. Il loro rapporto però è complesso, giacché l’uno è reciproco dell’altro. Nel senso che il giudizio che gli altri hanno su di noi influenza ciò che pensiamo di noi stessi, e viceversa. In linea generale, questo concetto porta al tema dell’assertività, dove vengono riportate le caratteristiche della personalità del “passivo”. Quest’ultimo è rappresentato come una persona depressa e inibita, frustrata, infelice, ansiosa, che non riesce a raggiungere i propri obiettivi e lascia che gli altri prendano decisioni al posto suo. È spesso rappresentato come una persona timida. E proprio in questo sta il fulcro della questione sollevata dall’autrice: la Miceli, infatti, offre una lunga e accurata descrizione del timido, che rispecchia in gran parte le caratteristiche del “passivo” in tema di assertività. Il timido è più sensibile degli altri al peso dell’autostima su di sè che, come nella maggior parte dei casi, è bassa.

Il dislivello di autostima e l'esempio concreto di come due persone opposte reagiscono agli stessi stimoli

Per chiarire il concetto del dislivello di autostima, Maria Miceli riporta due interessanti ritratti di donne, due personalità opposte. Gloria è una donna dalla grande autostima, sicura di sé, è sempre convinta di avere buone probabilità di successo; più le prove sono difficili più la sua caparbietà nel superarle aumenta, fino a che non ha raggiunto l’obiettivo con le sue sole forze. Modesta al contrario ha una bassissima autostima, insicura e molto ansiosa, se ci sono sfide da superare preferisce rifiutare il successo invece di affrontare l’ostacolo, per paura di una delusione. Sottraendosi alla prova, evita l’umiliazione e il dolore che segna il passaggio dalla speranza allo sconforto. Si capisce quindi, che lei non vede le prove come sfide stimolanti, ma come minacce per la sua autostima.

Gloria e Modesta a confronto

Esaminiamo ora i casi in cui le due personalità opposte sono costrette ad affrontare situazioni differenti. Nel caso di successo, ad esempio, vediamo Gloria soddisfatta che vede confermate e realizzate le sue aspettative. Modesta, che dovrebbe essere contenta di se stessa, è invece confusa e timorosa, in quanto l’esito è stato sorprendente e non ha risposto alle sue aspettative (assolutamente negative).
Prendendo invece ora il caso di fallimento, notiamo che la reazione di Gloria è quella della sorpresa, poiché la donna non è riuscita a raggiungere l’obiettivo prefissato. Nel caso di Modesta invece, la giovane prova un sentimento vicino all’indifferenza, ma il fallimento è l’ennesima conferma del suo scarso valore.
Nel caso di un confronto invece, notiamo ancora grandi differenze tra le due donne. Gloria preferisce il confronto prima con se stessa e poi con gli altri; Modesta invece, dà la stessa importanza al confronto con se stessa e a quello con gli altri. Ma c’è una spiegazione: Modesta sente il bisogno di confrontarsi con le prestazioni degli altri per capire quali potrebbero essere le sue aspettative.

Due donne, centinaia di comportamenti differenti

Insomma, finora abbiamo esaminato due tipologie di personalità opposte con un livello di autostima agli antipodi, da una parte un’eccessiva sopravvalutazione di se stessi e delle proprie capacità, dall’altra un’eccessiva svalutazione della propria persona. Nel primo caso, Gloria1 appare come una persona sicura, intraprendente, che si piace e che non ha bisogno di continue conferme e valutazioni da parte degli altri. Riconosce le proprie competenze e ne accetta le debolezze cercando di uscirne sempre fortificata. È une persona solida, positiva e costruttiva. Gloria2 invece ha i tratti tipici dell’insicurezza e dell’autoinganno. Cerca di apparire forte e vincente, e non arriva a negare l’insuccesso. Si contrappone nettamente a Gloria1 ed è definita come classico esempio di persona assertiva, forse anche eccessivamente.
Anche Modesta presenta due facce non compatibili. Modesta1, ha una stabile e bassa autostima, che la porta alla rassegnazione; vede la sua vita come una sconfitta, come un fallimento già avvenuto e ad ogni difficoltà sa già che finirà tutto male. Qualunque cosa le accade, cerca nei fatti le verifiche della sua bassa autostima. Modesta2 invece, non ha perso tutte le speranze e non è convinta di essere una persona di poco valore anche se lo teme molto. Essendo incerta sulle sue capacità cerca di ridurre al minimo i rischi, così evita di mettersi alla prova e non si espone.
L'autostima: libro di Maria Miceli. Trama e analisi dei personaggi articolo
In quanto all’autodifesa, Modesta2 rispecchia Gloria2. In caso di fallimento, infatti, entrambe usano delle strategie, anche se diverse: Gloria2 cerca di scaricare le sue responsabilità sugli altri, e cerca spesso il biasimo e l’ostilità di questi. Modesta2, invece, ricorre al self-handicapping che sottolinea il suo scarso impegno.
Insomma, l’autostima significa volersi bene, avere progetti, sentirsi forti e avere grinta, ma soprattutto personalità. Non tutti però riescono a mettere in pratica questo concetto. Sia perché non è un percorso facile da affrontare, sia perché non tutti nascono con carattere e quindi con la capacità di riuscire ad essere se stessi, autonomi e a far valere il proprio pensiero dando importanza ai propri diritti alla pari di quelli altrui.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale del libro "L’autostima" di Maria Miceli?
  2. Il libro esplora il concetto di autostima, il suo impatto sulla psiche e come essa influenzi i nostri atteggiamenti e relazioni sociali.

  3. Quali sono le due tipologie del sé descritte nel libro?
  4. Maria Miceli descrive il sé pubblico e il sé privato, spiegando come il giudizio degli altri influenzi la nostra autopercezione e viceversa.

  5. Come reagiscono Gloria e Modesta agli stessi stimoli secondo il libro?
  6. Gloria, con alta autostima, affronta le sfide con determinazione, mentre Modesta, con bassa autostima, evita le sfide per paura di fallire.

  7. Quali sono le differenze tra Gloria1 e Gloria2?
  8. Gloria1 è sicura e intraprendente, mentre Gloria2 è insicura e tende all'autoinganno, cercando di apparire forte.

  9. Come si difendono Modesta2 e Gloria2 in caso di fallimento?
  10. Modesta2 utilizza il self-handicapping per giustificare il suo scarso impegno, mentre Gloria2 scarica le responsabilità sugli altri.

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