Concetti Chiave
- Luigi Pirandello esplora la frantumazione dell'identità e il relativismo psicologico, elementi distintivi del suo teatro che hanno rivoluzionato il teatro moderno.
- La trama ruota attorno a Chiàrchiaro, emarginato dalla società per la sua reputazione di portatore di sfortuna, che cerca di ottenere un riconoscimento ufficiale di tale fama.
- La novella analizza il potere della superstizione e la sua influenza distruttiva in un contesto sociale ristretto, evidenziando la crudeltà delle dinamiche sociali.
- Chiàrchiaro decide di sfruttare la sua reputazione negativa per trarne vantaggio, dimostrando resilienza e ingegnosità di fronte alle avversità.
- Il narratore onnisciente offre una visione completa e distaccata, permettendo un'analisi profonda delle emozioni e motivazioni dei personaggi.
Autore: Luigi Pirandello.
Indice
Luigi Pirandello e la sua carriera
Luigi Pirandello è stato uno dei più importanti scrittori e poeti italiani del XX secolo. È nato ad Agrigento, in Sicilia, nel 1867 da una famiglia borghese.
Successivamente Pirandello si trasferì a Roma per completare gli studi universitari, specializzandosi in filologia romanza.
Egli pubblicò diverse poesie e romanzi, ma è conosciuto soprattutto per i suoi lavori teatrali, che hanno rivoluzionato il teatro moderno. Attraverso il tema della frantumazione dell'identità, riesce a indagare il relativismo psicologico e a esplorare le molteplici sfaccettature della realtà.
Opere celebri e riconoscimenti
Le opere più celebri di Pirandello per i romanzi sono; “Il fu Mattia Pascal” e “Uno, nessuno e centomila” , mentre nel teatro è famoso per “Sei personaggi in cerca d'autore” e “Enrico IV”. Luigi Pirandello vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, dopo aver frequentato l'Accademia d’Italia e infine morì nel 1936 a Roma.
Rizzoli Grandi classici BUR, 2007.
Narrativa.
1.
Giudice d'Andrea e la sua lotta interiore
Giudice d’Andrea è un uomo di cuore semplice e benevolo, profondamente devoto al suo lavoro e guidato da un forte senso del dovere. Però tutto ciò lo porta a una continua lotta interiore che lo fa sentire schiacciato dal peso delle sue obbligazioni professionali e morali.
2.
Chiàrchiaro e la sua emarginazione
Chiàrchiaro è un padre di famiglia onesto e laborioso, ma viene emarginato dalla comunità a causa della reputazione negativa che gli viene attribuita. Viene considerato un portatore di sfortuna, infatti subisce gravi conseguenze sociali ed economiche per esempio perde il lavoro e si ritrova a vivere in miseria, costretto a lottare per sopravvivere e mantenere la sua famiglia.
Sicilia in un piccolo paesino.
Tempo della storia: verso la fine dell’Ottocento, non specificato l’anno.
Tempo del racconto: non corrisponde al tempo della storia in quanto vengono modificati sia l’ordine che la durata degli eventi, per esempio l’autore mette una pausa dove descrive il giudice d’Andrea.
Il narratore onnisciente e la storia
Il narratore è esterno dalla narrazione ma conosce pensieri, emozioni e motivazioni dei personaggi e quindi può descrivere la vicenda da una prospettiva completa e distaccata. Questo viene chiamato narratore onnisciente.
Il caso di Chiàrchiaro e il giudice
Il giudice D’Andrea, noto per la sua precisione, si confronta con un caso particolarmente complesso che lo preoccupa. Il querelante, il signor Chiàrchiaro, ha sporto querela contro due ragazzi che lo avevano deriso pubblicamente con gesti legati alla iella, dato che Chiàrchiaro è considerato un portatore di sfortuna. Il giudice, convinto che incriminare i due ragazzi non farebbe altro che accentuare la reputazione di iettatore di Chiàrchiaro e danneggiarlo ulteriormente, decide di affrontare il problema direttamente. Quando Chiàrchiaro si presenta davanti al giudice, appare in pessime condizioni e ammette apertamente di essere un portatore di iella. Con grande sorpresa del giudice, Chiàrchiaro rivela di non solo accettare il suo ruolo di iettatore, ma di desiderare un riconoscimento ufficiale della sua fama. Chiàrchiaro, ormai esasperato dalla sua situazione, intende sfruttare la sua reputazione per ottenere una sorta di "patente" di iettatore e così vendicarsi di coloro che lo deridono.
- L'identità e la maschera sociale: La novella esplora il concetto che l'identità di un individuo è influenzata dalle percezioni e dalle relazioni con gli altri. Chiàrchiaro è definito dalla sua fama di portatore di iella, e la sua identità è modellata dalla percezione sociale piuttosto che dalle sue reali caratteristiche personali.
- Superstizione e società: Il racconto analizza come la superstizione può influenzare un piccolo contesto sociale. La fama di iettatore attribuita a Chiàrchiaro, frutto della cattiveria e della stupidità dei suoi concittadini, lo porta alla miseria e diventa un elemento centrale nella sua vita.
- Sfruttamento delle Proprie Circostanze: Chiàrchiaro, invece di cercare di liberarsi dalla sua fama di iettatore, decide di sfruttarla a suo favore. Questo atteggiamento riflette un tentativo di adattarsi e trarre vantaggio dalla propria condizione, dimostrando la resilienza e l’ingegnosità di fronte alle avversità.
- Critica sociale: La novella offre una critica alla superficialità e alla crudeltà delle dinamiche sociali, mostrando come le persone possano amplificare e sfruttare le debolezze altrui per trarne vantaggio.
Riflessioni personali sulla novella
Questa novella, “La Patente”, mi è piaciuta particolarmente per l’atteggiamento che è riuscito ad avere Chiàrchiaro, malgrado la sua reputazione. Il suo atteggiamento, secondo me, è uno di quelli da prendere come esempio perchè è riuscito a usare ciò che prima lo sfavoriva a suo vantaggio.
Domande da interrogazione
- Chi è l'autore de "La patente" e qual è il suo contributo alla letteratura?
- Quali sono i personaggi principali della novella "La patente"?
- Quali sono le tematiche principali esplorate in "La patente"?
- Dove e quando è ambientata la storia di "La patente"?
- Qual è la trama centrale della novella "La patente"?
L'autore de "La patente" è Luigi Pirandello, uno dei più importanti scrittori e poeti italiani del XX secolo, noto per aver rivoluzionato il teatro moderno e per aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura nel 1934.
I personaggi principali sono il giudice d’Andrea, un uomo devoto al suo lavoro, e Chiàrchiaro, un padre di famiglia emarginato dalla comunità a causa della sua reputazione di portatore di sfortuna.
Le tematiche principali includono l'identità e la maschera sociale, la superstizione e la società, lo sfruttamento delle proprie circostanze, e la critica sociale.
La storia è ambientata in un piccolo paesino della Sicilia verso la fine dell’Ottocento.
La trama centrale riguarda Chiàrchiaro, che, emarginato per la sua reputazione di iettatore, decide di sfruttare questa fama per ottenere una "patente" ufficiale di iettatore, trasformando la sua sfortuna in un vantaggio.