Concetti Chiave
- Il racconto "Il Cappotto" di Gogol, scritto nel 1837 e pubblicato nel 1842, è ambientato a Pietroburgo e narra la storia di un timido impiegato ministeriale, Akakij Akakievic.
- Akakij, dopo grandi sacrifici, riesce a risparmiare per un nuovo cappotto, suscitando l'incredulità e l'attenzione dei colleghi in ufficio.
- Dopo essere stato invitato a un ricevimento, Akakij viene derubato del cappotto da un gruppo di sconosciuti mentre torna a casa.
- Nonostante l'indifferenza della polizia e dei colleghi, Akakij cerca invano aiuto, venendo respinto anche da un personaggio importante del suo ufficio.
- Il rigido inverno di Pietroburgo e la disperazione portano Akakij alla morte, illustrando le ingiustizie e la solitudine del protagonista.
Scritto nel 1837 e pubblicato per la prima volta nel 1842, il racconto il cappotto, inserito anche nei Racconti di Pietroburgo riprende un aneddoto che aveva suscitato grande interesse in Gogol: la storia di un impiegato che si era ammalato per aver perso un fucile da caccia comprato dopo enormi economie.
La storia di Akakij Akakievic
Il protagonista del racconto e Akakij Akakievic, timido impiegato di un ufficio ministeriale, il quale, dopo durissimi sacrifici, riesce a risparmiare la somma necessaria per un bel cappotto nuovo.
Il tragico epilogo
In ufficio i colleghi, increduli, si accalcano intorno a lui e lo invitano ad un ricevimento previsto per quella sera, tornando a casa però, incrocia un gruppo di sconosciuti e viene derubato del cappotto. La polizia non lo ascolta, i suoi colleghi fingono di interessarsi del suo caso ma non lo aiutano concretamente e un "personaggio importante" dell'ufficio in cui lavora lo caccia via in malo modo. L'inverno di Pietroburgo è sempre più freddo e implacabile e Akakij muore di freddo e di dolore.