Concetti Chiave
- Il libro offre un compendio sulla prestigiazione del XV secolo in Italia, rivolgendosi a prestigiatori, matematici e appassionati.
- Luca Pacioli, figura di spicco del Rinascimento, è centrale nel testo, evidenziando la sua abilità di usare la matematica in giochi di prestigio.
- Vanni Bossi, noto illusionista, è l'ideatore del libro, mentre Antonietta Mira e Francesco Arlati completano il progetto con passione.
- Il volume fa parte di una collana sui classici della prestigiazione italiana e si concentra su effetti tratti dal De viribus quantitatis.
- Suddiviso in sei capitoli, il libro esplora giochi matemagici, rompicapo, illusioni sensoriali e confronti tra opere di Pacioli e Leonardo.
Luca Pacioli e la matematica
" Luca Pacioli è il protagonista di questo simpatico libretto: non è solo un matematico, visto che è una delle figure più significative della cultura rinascimentale, un personaggio eclettico, dai mille interessi che vede nella matematica il fondamento di tutte le altre scienze. Pacioli ha il merito di aver saputo cogliere gli aspetti ludici della matematica e di averli evidenziati attraverso i giochi di prestigio nel suo De viribus quantitatis e gli autori del presente libro sono stati alla sua altezza e la lettura si rivela "un'autentica avventura intellettuale", come dice Furio Honsell nella sua prefazione.
Contributo di Vanni Bossi
Ideatore di questo libro è Vanni Bossi, noto illusionista e storico di prestigiazione - mancato nel 2008 - che Furio Honsell, nella sua prefazione, definisce il "Luca Pacioli del XX secolo". Antonietta Mira, docente universitaria di statistica, con grande passione per la prestigiazione e Francesco Arlati, ingegnere che lavora all'Enel come Project Manager e amico di Bossi, completano il progetto avviato con il prestigiatore e riescono abilmente nell'impresa. Il testo è il terzo volume di una collana dal titolo Classici della prestigiazione italiana, voluta e sostenuta dallo stesso Vanni Bossi.
Struttura del libro
Il libro è una rilettura di alcuni "prestigiosi effetti", selezionati dalle prime due parti del De viribus quantitatis, la prima raccolta di giochi matematici e di prestigio giunta fino a noi. È diviso in sei capitoli: il primo e più corposo - circa metà del libro - è dedicato ai giochi matemagici, che, spiegati con le equazioni e con la matematica moderna, sono di facile comprensione; il secondo è dedicato a rompicapo e giochi topologici e gli autori hanno dovuto cercare delle immagini per facilitarne la comprensione, considerato che nel testo originale spesso non compaiono disegni; nel terzo capitolo ci sono i giochi di prestigio basati su principi fisici e, per quanto gli effetti presentati riguardino l'applicazione del baricentro e delle reazioni vincolari, sono sufficienti per dimostrarci la conoscenza di Pacioli; il quarto capitolo è dedicato alle illusioni sensoriali, il quinto alle scommesse e il sesto al confronto tra il foglio 958r del Codice Atlantico di Leonardo e il De viribus quantitatis.
Domande da interrogazione
- Qual è l'obiettivo principale del libro descritto nel testo?
- Chi sono gli autori del libro e qual è il loro contributo?
- Come è strutturato il libro e quali temi tratta?
L'obiettivo principale del libro è offrire a prestigiatori, matematici, appassionati e curiosi di magia un compendio della prestigiazione nell'Italia del XV secolo, evidenziando gli aspetti ludici della matematica attraverso i giochi di prestigio.
Gli autori del libro sono Antonietta Mira, docente universitaria di statistica, e Francesco Arlati, ingegnere e amico di Vanni Bossi. Hanno completato il progetto avviato con Bossi, riuscendo abilmente nell'impresa di rileggere e spiegare i "prestigiosi effetti" del De viribus quantitatis.
Il libro è diviso in sei capitoli, trattando temi come i giochi matemagici, rompicapo e giochi topologici, giochi di prestigio basati su principi fisici, illusioni sensoriali, scommesse e un confronto tra il Codice Atlantico di Leonardo e il De viribus quantitatis.