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di _stan
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Concetti Chiave

  • "La pazza scienza" di Luca Perri esplora ricerche scientifiche stravaganti, presentando i Premi IgNobel con umorismo e curiosità.
  • Luca Perri, astrofisico e divulgatore, è noto per la sua abilità nel rendere la scienza accessibile e coinvolgente, guadagnando notorietà con un post virale sulle onde gravitazionali.
  • Il libro include una prefazione di Paolo Attivissimo, 13 capitoli sui Premi IgNobel, una conclusione che celebra la scienza e tre appendici con ulteriori premi e un saggio di Angelo Adamo.
  • Ogni capitolo del libro presenta una ricerca bizzarra e la sua spiegazione scientifica, dimostrando come la curiosità e la fantasia siano essenziali nella scienza.
  • Perri invita i lettori a riscoprire la scienza con occhi nuovi, sottolineando come la curiosità e la passione siano vitali per comprendere il mondo che ci circonda.

«La pazza scienza» è il titolo del primo libro di Luca Perri e il sottotitolo ci dà un'idea di quale sarà il contenuto: «Risultati serissimi di ricerche stravaganti». Copertina de Il libro, edito da Sironi, è appena stato pubblicato ed è arricchito dalle illustrazioni e da un saggio di Angelo Adamo.

Indice

  1. Luca Perri e la divulgazione scientifica
  2. Contenuto e struttura del libro
  3. Conclusione e riflessioni sulla scienza

Luca Perri e la divulgazione scientifica

L'autore, Luca Perri, è un dottorando in astrofisica, molto attivo nell'ambito della divulgazione scientifica: il suo attivismo è diventato universalmente noto nel febbraio del 2016 quando, all'indomani della scoperta delle onde gravitazionali, ha scritto un post su Facebook, pieno di passione ed energia, con il quale spiegava l'importanza della scoperta e sottolineava la forza della ricerca scientifica e la sua ricaduta nella nostra vita quotidiana. In realtà, prima che, per puro caso, questo post diventasse virale, Luca aveva già avuto occasione di distinguersi vincendo l'edizione del 2015 del FameLab, il talent show per i divulgatori della scienza. Inoltre, la passione e l'abilità di Luca avevano già avuto modo di palesarsi grazie alla sua partecipazione ai Festival della Scienza di Genova e a BergamoScienza, mentre le sue conferenze al Planetario di Milano sulla fisica di Interstellar registrano tutt'ora puntualmente il tutto esaurito.

Contenuto e struttura del libro

È quindi con un certo entusiasmo che ho appreso la notizia della pubblicazione di questo libro: chi ha avuto modo di ascoltare Luca dal vivo o di leggere i suoi post sa che sa essere coinvolgente e divertente. Ed il libro, da questo punto di vista, non delude: ci offre una carrellata di Premi IgNobel o, come scrive Angelo Adamo, un riassunto di «pagine di scienza del nostro tempo». La prefazione di Paolo Attivissimo, un'introduzione, tredici capitoli dedicati ad altrettanti premi, una conclusione che è una specie di apologia della scienza (e richiama per certi aspetti il famoso post sulle onde gravitazionali) e infine tre appendici: nella prima c'è spazio per altri tre premi IgNobel, la seconda è un elenco di quarantadue premi particolarmente curiosi e la terza è un saggio di Angelo Adamo.

I premi IgNobel sono stati istituiti nel 1991 e vengono assegnati ogni anno a dieci ricercatori autori di ricerche «strane, divertenti, e perfino assurde», che sono state pubblicate su riviste scientifiche autorevoli e che, in genere, possono «far ridere per poi far pensare». La motivazione del libro è quindi esplicitata fin dalle prime pagine: «perché mai l'Università di Harvard e il MIT, non la - seppur gloriosa - ProLoco di Poggibonsi, spendono ogni anno una grossa quantità di tempo e denaro per organizzare un premio da consegnare a della gente che usa fette di maiale per tamponare l'emorragia al naso?». La motivazione ci è presto chiara: ogni capitolo contiene, da un lato, la descrizione del premio e, dall'altro, la spiegazione scientifica dell'importanza del risultato e, eventualmente, delle sue conseguenze. Nei primi sei capitoli, i protagonisti sono elefanti, libellule, pipistrelli, api, tafani, cani, scarabei stercorari, rane, criceti e polli, ma i successivi tre capitoli sono dominio della legge di Murphy, che viene indagata scientificamente. Dopo aver dedicato spazio al lavoro e all'economia, con alcune importanti domande sulla meritocrazia, dopo aver invaso anche la cucina con la rottura degli spaghetti, Perri conclude la sua carrellata tra le muffe e i fiocchi d'avena. Battute a profusione rendono leggera la lettura e così, mentre ci inerpichiamo per i difficili sentieri della scienza, non ci mancano le risate: la lettura procede spedita, mentre una pagina dopo l'altra giungiamo alla conclusione che, da sola, vale tutto il libro.

Conclusione e riflessioni sulla scienza

Curiosità, fantasia, voglia di conoscere e scoprire, secondo Perri, sono gli ingredienti principali della scienza: «nasciamo tutti scienziati entusiasti […], la curiosità, la voglia di scoprire e la fantasia tendono a svanire più tardi, con l'età, quando si inizia a percepire la Scienza come un'entità astrusa e distaccata dal nostro quotidiano». Ecco, Perri accompagna il lettore alla scoperta della Scienza, permettendo a tutti noi di vederla con i suoi occhi, colmi di entusiasmo e passione.

Un libro che ognuno di noi dovrebbe leggere!

Luca Perri (2017), La pazza scienza, Sironi Editore, Milano

Codice ISBN: 978-88-518-0281-3

Pagine: 208

Prezzo di copertina: € 18,50

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del libro "La pazza scienza" di Luca Perri?
  2. Il libro esplora i risultati serissimi di ricerche stravaganti, concentrandosi sui premi IgNobel, che premiano ricerche scientifiche strane e divertenti.

  3. Chi è Luca Perri e qual è il suo background?
  4. Luca Perri è un dottorando in astrofisica noto per la sua attività di divulgazione scientifica, vincitore del FameLab 2015 e attivo in festival scientifici.

  5. Qual è la struttura del libro "La pazza scienza"?
  6. Il libro include una prefazione, tredici capitoli dedicati ai premi IgNobel, una conclusione, e tre appendici con ulteriori premi e un saggio di Angelo Adamo.

  7. Qual è l'obiettivo dei premi IgNobel secondo il libro?
  8. I premi IgNobel mirano a far ridere e poi pensare, premiando ricerche pubblicate su riviste autorevoli che sono strane, divertenti e a volte assurde.

  9. Quali sono gli ingredienti principali della scienza secondo Luca Perri?
  10. Curiosità, fantasia e voglia di conoscere e scoprire sono considerati da Perri gli ingredienti principali della scienza.

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