Concetti Chiave
- "Gli Indifferenti" di Moravia presenta una critica severa alla borghesia del Novecento, rappresentando un mondo privo di eroismo e di azione.
- Il protagonista, Michele, è consapevole della sua inettitudine ma sente il dovere di salvare l'onore familiare, fallendo nel tentativo di agire.
- Carla, sorella di Michele, incarna la spregiudicatezza e l'ingenuità, coinvolta in un triangolo amoroso con l'amante della madre, Leo.
- Leo è un opportunista senza scrupoli, rappresentando nel romanzo la critica all'utilitarismo e ai valori del regime fascista.
- I personaggi del romanzo sono incapaci di agire, consapevoli della loro vacuità, e restano paralizzati dagli eventi.
Gli Indifferenti
Nell’opera capitale di Moravia “Gli Indifferenti” è presente una dura critica nei confronti del mondo borghese.
Il personaggio principale del romanzo è Michele. Egli è un personaggio che pur nell’impossibilità di azione, pur sapendo e riconoscendosi inetto così come i personaggi di tanti romanzi della crisi, sente la necessità di compiere un gesto eroico anche se poi abdica a quel gesto.
Michele è il figlio di Mariagrazia Ardengo, donna appartenente ad un’agiata borghesia, rimasta vedova, che vive nel quartieri dei Parioli a Roma e che ha due figli, Michele e Carla. Carla è giovane, non è descritta come particolarmente bella, ma è considerata attraente; il fascino di questa ragazza è dettato dalla sua spregiudicatezza e ingenuità, che la portano a lasciarsi corteggiare dall’amante della madre, Leo Martucci.
Carla è ben consapevole che Leo è l’amante della madre e che quindi non dovrebbe lasciarsi corteggiare; ella, però, è uno di quei personaggi (come gli inetti del romanzo della crisi), che si lasciano trasportare dal corso degli eventi, senza reagire. Michele si rende conto del pericolosissimo triangolo che si sta creando nella sua famiglia e guarda con disgusto la madre mentre spasima nei confronti di Leo. La madre, in realtà, compie tutto ciò non solo per ragioni affettive ma anche per ragioni borghesi: lei è una donna sola, vedova, sta perdendo il patrimonio di famiglia, e Leo le consiglia alcune mosse economiche e finanziarie. Leo, però, è un uomo losco, un viscido opportunista, che ha avvicinato la donna solo per potersi approfittare della sua debolezza, quella di essere una donna sola, e che vuole impadronirsi della casa nobiliare dei Parioli: egli compra la casa in vendita della famiglia Ardengo, consentendo a Mariagrazia e alla sua famiglia di abitarci.
Michele si rende conto di tutto questo; considera spregevole Leo, considera un’ingenua la madre, considera debole la sorella e, in quanto unico maschio della famiglia Ardengo (il padre era morto), sente il dovere di intervenire per salvare la rispettabilità della madre e della sorella.
Michele sente forte il desiderio di agire, deve salvare l’onore della sorella e l’onorabilità della madre, e allora prende dal cassetto una pistola, deciso ad uccidere Leo, stabilendo nella sua mente tutti i passi da compire per ucciderlo dopo avergli rinfacciato le sue colpe. Michele, però, compie un errore: si dimentica di caricare la pistola. Il suo gesto fallisce come tutta la sua vita fallisce e allora Michele capisce di non avere la forza di salvare l'onore della sua famiglia e lascia che tutto accada come deve accadere.
Critica al mondo borghese
Moravia compie una critica fondamentale alla società del Novecento. In tutta questa vicenda egli racconta di una società che ha perso l’eroismo che ormai appartiene irremediabilmente al passato. Moravia vuole condannare lo sfacelo della classe borghese, associando a questa critica una nostalgia sterile e impotente per un’età mitica della borghesia in cui l’azione immediata era ancora possibile.
Nuclei tematici
Oltre la dura critica nei confronti della borghesia, in quest’opera Moravia riprende i nuclei tematici del sesso e del denaro e, in particolare, compie una critica della società fascista che si era sviluppata in quegli anni il cui ideale era quello di un atteggiamento aggressivo. L’uomo fascista può essere, infatti, interpretato da Leo, il quale, è un uomo senza scrupoli, è un opportunista. L’opera dunque contiene anche una dura critica contro l’atteggiamento dell’ l’utilitarismo.
Tipo di personaggi
Il romanzo non presenta personaggi all’azione, ma personaggi che pensano di agire, che hanno intenzione di fare qualcosa, ma che poi si rendono conto di fallire nella loro vita. Gli indifferenti di Moravia sono dunque quei personaggi che, pur essendo lucidamente consapevoli della vacuità della propria vita e pur sapendo quello che dovrebbero fare, si lasciano travolgere dallo scorrere degli eventi, rimanendo come paralizzati dalla realtà che li circonda.Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale che Moravia esprime ne "Gli Indifferenti"?
- Chi è il personaggio principale del romanzo e quale è la sua caratteristica distintiva?
- Come viene rappresentato il personaggio di Leo Martucci?
- Quali sono i nuclei tematici principali dell'opera?
- Come sono descritti i personaggi nel romanzo?
Moravia critica duramente il mondo borghese, evidenziando la perdita di eroismo e l'incapacità di agire dei suoi personaggi, simbolo di una società decadente.
Il personaggio principale è Michele, che si distingue per la sua consapevolezza lucida della propria inettitudine e il desiderio di compiere un gesto eroico, che però non riesce a realizzare.
Leo Martucci è descritto come un uomo losco e opportunista, che sfrutta la debolezza di Mariagrazia per impadronirsi della casa nobiliare dei Parioli.
I nuclei tematici principali includono la critica alla borghesia, il sesso, il denaro e una critica alla società fascista e al suo atteggiamento aggressivo e utilitaristico.
I personaggi sono descritti come indifferenti, consapevoli della vacuità della loro vita, ma incapaci di agire, lasciandosi travolgere dagli eventi senza reagire.