marlbora91
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Concetti Chiave

  • Il film "Il colore della libertà" racconta la trasformazione di James Gregory, un secondino di Nelson Mandela, da sostenitore dell'apartheid a consapevole critico del sistema.
  • La storia è ambientata a Robben Island, dove Gregory, grazie alla sua conoscenza della lingua Xhosa, viene incaricato di sorvegliare Mandela e i suoi compagni.
  • Attraverso il rapporto con Mandela, Gregory inizia a mettere in discussione le sue convinzioni razziali, trovando un terreno comune nel valore della famiglia.
  • Il film si basa sulle memorie di James Gregory e mette in luce la lotta interiore di un uomo manipolato dal governo che prende coscienza delle ingiustizie sociali.
  • Bille August dirige il film con un tono pacato e dignitoso, concentrandosi sulle ingiustizie sociali del Sud Africa più che sulle scelte stilistiche cinematografiche.

Indice

  1. Il regime dell'apartheid
  2. Recensione del film
  3. Il cambiamento di James Gregory
  4. Il percorso di consapevolezza
  5. La drammaticità del film
  6. L'intento di Bille August

Il regime dell'apartheid

Sud Africa 1948-1990/91:

I bianchi impongono il regime dell'apartheid del Partito Nazionalista ai neri, posti sotto il loro governo. L'apartheid violava i diritti fondamentali dei neri, stabilendo la loro segregazione nelle riserve, l'esclusione dai lavori qualificati e vietandogli la partecipazione alla vita pubblica. Il regime dell'apartheid venne soppresso grazie al movimento politico nero raccolto nell'African National Congress e alla spiccante figura del leader nero Nelson Mandela.

Recensione del film

Recensione del film: "Il colore della libertà", di Bille August, con Joseph Fiennes, Diane Kruger, Dennis Haybert, Adrian Galley, Shiloh Handerson, Mehboob Bawa; 2007,140'; drammatico.

Il cambiamento di James Gregory

A vent'anni dall'inizio dell'apartheid e a cinque dall'arresto del leader Nelson Mandela, il secondino James Gregory viene mandato a Robben Island per adempiere al compito di guardia carceriera di Mandela e dei suoi compagni come addetto alla censura.

Egli, infatti, risultava idoneo al compito grazie alla sua conoscenza della lingua Xhosa, acquisita da lui durante la fanciullezza. Si trasferisce a Robben Island con sua moglie Gloria e i suoi due figli. Qui le sue convizioni razziali dell'inferiorità dei neri vengono a essere confutate con l'incontro di Nelson Mandela.

Mandela porta Mr.Gregory a un progressivo cambiamento di idee attraverso il valore che i due avevano in comune:la famiglia.

Il percorso di consapevolezza

I due, infatti, vivranno esperianze simili come la morte di un figlio. Legati dalla voglia di libertà, di cui avevano idee diverse, i due si congiunsero in un'unica forza quando, dopo una discussione sulla Carta della Libertà, Mr.Gregory andò a leggerla, pur essendo questa, censurata. Così insieme lotteranno per un futuro migliore e sosterranno insieme il Sud Africa democratico, fin quando Mandela sarà liberato. Mr.Gregory era un uomo incoscientemente piegato dal sistema, incurante di reclamare il diritto a una vita vera. Senza accorgersene non era Mandela a essere imprigionato, ma lui che attraverso la consapevolezza era impotente.

La drammaticità del film

Il film è tratto dalle memorie di James Gregory, infatti la drammaticità del film sta, non nel percorso di Nelson Mandela che lotta per la parità di diritti, ma nel percorso di Mr.Gregory che in un primo momento, manipolato dal governo, è inconsapevole della nuda e cruda realtà, e che poi, presa coscienza della verità, è impossibilitato a reagire diventando schiavo di quella stessa consapevolezza. Mandela perciò da detenuto diventa il liberatore, il maestro del detentore. La tematica scottante che Bille August affronta prevale sulle scelte stilistiche.

L'intento di Bille August

Egli non è tanto intento a far cinema quanto a mostrare le ingiustizie sociali che afflissero il Sud Africa. Drammatico ma non iperbolico, il film, che ha funzione didattico-conativa, è pervaso da un tono pacato, da una sommessa dignità che traspare attraverso la focalizzazione interna. Non si può, quindi, non notare la pervicacia del regista che si rivolge agli spettatori per nutrirne le coscienze e sollevare la curiosità.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il contesto storico in cui si svolge il film "Il colore della libertà"?
  2. Il film si svolge durante il regime dell'apartheid in Sud Africa, tra il 1948 e il 1990/91, quando i bianchi del Partito Nazionalista imponevano la segregazione razziale ai neri, violando i loro diritti fondamentali.

  3. Chi è il protagonista del film e quale ruolo svolge nella storia?
  4. Il protagonista del film è James Gregory, un secondino incaricato di sorvegliare Nelson Mandela a Robben Island. La sua conoscenza della lingua Xhosa lo rende idoneo al compito, ma l'incontro con Mandela lo porta a un cambiamento di idee sulle sue convinzioni razziali.

  5. Qual è il tema centrale del film secondo la recensione?
  6. Il tema centrale del film è il percorso di consapevolezza di James Gregory, che da manipolato dal governo diventa consapevole delle ingiustizie dell'apartheid, ma si trova impotente a reagire. Mandela, da detenuto, diventa il liberatore e maestro di Gregory.

  7. Come viene descritto lo stile del regista Bille August nel film?
  8. Lo stile del regista Bille August è descritto come pacato e pervaso da una sommessa dignità. Il film ha una funzione didattico-conativa, mirata a mostrare le ingiustizie sociali del Sud Africa e a nutrire le coscienze degli spettatori.

Domande e risposte

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