Concetti Chiave
- Nel romanzo "Homo videns", Giorgio Sartori descrive la trasformazione dell'uomo da "Homo sapiens" a "homo videns" a causa dell'influenza della televisione.
- La televisione è vista come responsabile dell'atrofia delle capacità di pensiero e astrazione, portando l'uomo a non comprendere ciò che è realmente importante.
- Sartori evidenzia come la televisione stia cambiando i modelli educativi, con i bambini che privilegiano stimoli audio-visivi rispetto a quelli della cultura scritta.
- L'autore critica Internet e le nuove tecnologie per la loro capacità di confondere il confine tra realtà e finzione, verità e menzogna.
- La televisione è accusata di distorcere la realtà e manipolare le opinioni, minando l'autonomia di pensiero e la libertà della società.
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Indice
L'impatto della televisione sull'uomo
• Nel romanzo Homo videns lo scrittore Giorgio Sartori mette in evidenza come con l’avvento della televisione anche l’uomo sia totalmente cambiato. La televisione infatti ha creato delle situazioni in cui le persone rimangono continuamente incollate ad uno schermo, mettendo in secondo piano la loro capacità di pensare per determinati concetti e ragionamenti logici di senso compiuto. Il cosiddetto “Homo sapiens”, così come lo chiamerebbe anche Linneo si sarebbe dunque trasformato da individuo razionale in “homo videns”, ovvero in un individuo non avente più una vera e propria capacità d’astrazione, incapace di capire le cose importanti che contano veramente nella vita e rimanendo quasi “atrofizzato”.
Regressione intellettiva e modelli educativi
• Sembra dunque che l’essere umano abbia perso la sua capacità di ragionare, come se fosse regredito a livello delle sue facoltà intellettive che lo renderebbero, se le utilizzasse, unico tra gli esseri viventi. Le considerazioni fatte da Sartori dovrebbero far riflettere, considerando che la televisione sta anche cambiando i modelli educativi generali. Come dice infatti il Sartori i bambini stanno ricevendo dei veri e propri stimoli audio-visivi, rifiutando tutti quegli stimoli che invece provengono dalla cultura scritta.

Critica alla tecnologia e alla televisione
Un’aspra critica viene mossa dall’autore di questo saggio anche verso Internet e le nuove tecnologie che potrebbero portare le persone a non essere più in grado di effettuare una distinzione tra ciò che è reale e ciò che è immaginario, ciò che è veritiero e ciò che è falso. La critica più aspra che però lui fa comunque è quella verso la televisione, in quanto distorce la realtà che ci circonda, forgiando le opinioni individuali, falsando anche la veridicità delle informazioni. Ciò che dunque il Sartori mette in risalto è anche il fatto che la società perde la sua autonomia nel pensare e dunque la sua capacità di ribellarsi e anche infine la sua libertà.
Domande da interrogazione
- Qual è il principale cambiamento dell'essere umano secondo Giorgio Sartori con l'avvento della televisione?
- Come la televisione e i media influenzano i modelli educativi secondo Sartori?
- Qual è la critica principale di Sartori verso Internet e le nuove tecnologie?
Giorgio Sartori evidenzia che l'essere umano si è trasformato da "Homo sapiens" a "Homo videns", perdendo la capacità di pensare in modo astratto e critico, rimanendo quasi "atrofizzato" a causa della continua esposizione alla televisione.
Sartori sostiene che la televisione e i media stanno cambiando i modelli educativi, poiché i bambini ricevono stimoli audio-visivi e rifiutano quelli provenienti dalla cultura scritta, compromettendo la loro capacità di ragionamento.
Sartori critica Internet e le nuove tecnologie per la loro capacità di confondere la distinzione tra realtà e immaginazione, verità e falsità, ma riserva la critica più aspra alla televisione per la sua distorsione della realtà e manipolazione delle opinioni.