Concetti Chiave
- La giustizia è una cosa seria, scritto da Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, esplora la criminalità organizzata e la lotta alla 'Ndrangheta.
- Il libro analizza recenti operazioni delle forze dell'ordine contro clan mafiosi, evidenziando la corruzione politica in Calabria e Campania.
- Gli autori guidano il lettore attraverso il mondo della mafia, trattando temi come intercettazioni, il 41 bis e il riciclaggio.
- Il testo critica l'inefficacia delle attuali proposte governative contro le mafie, sottolineando la necessità di riforme giudiziarie.
- Conclude con un appello a un movimento culturale per combattere l'indifferenza verso la criminalità organizzata, consigliando il libro in particolare agli adolescenti.
La giustizia è una cosa seria, pubblicato da Mandadori nel 2011 è un saggio nato dalla conversazione tra Nicola Gratteri e Antonio Nicaso.
Indice
Nicola Gratteri e il suo impegno
Gratteri nasce nel 1958 è un magistrato e saggista italiano, dal 2009 Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Reggio Calabria, è tuttora impegnato in prima linea contro la 'Ndrangheta, vive sotto scorta dall'aprile del 1989. Nel 2013, il Presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta, nomina Gratteri, componente della task force per l'elaborazione di proposte in tema di lotta alla criminalità organizzata, Rosy Bindi, nel 2014, lo nomina presidente della Commissione parlamentare antimafia, sempre nel 2014, il Presidente del Consiglio Renzi nomina Gratteri Presidente della commissione per l'elaborazione di proposte normative in tema di lotta alle mafie. Ha partecipato a programmi televisivi per la presentazione dei suoi libri: Fratelli di sangue, La mafia fa schifo e La Malapianta.
Antonio Nicaso e la sua esperienza
Antonio Nicaso, invece è considerato uno dei massimi esperti a livello mondiale di criminalità organizzata, specializzato in questioni legate alla ‘ndrangheta oltre che giornalista, saggista, ricercatore e consulente italiano.
Fatti di cronaca recenti
Il libro viene scritto alla luce di due recenti fatti di cronaca: il primo di essi riguarda una azione delle forze dell’ordine contro un clan della camorra, che ha portato ad un congruo numero di arresti. Due di essi fanno anche politica: sono candidati al consiglio comunale di Quarto. Il secondo riguarda sempre un' azione delle forze dell’ordine contro la criminalità organizzata, questa volta calabrese, che ha portato all’arresto, fra gli altri, del sindaco e di tre assessori di Marina di Gioiosa Jonica, un comune del Reggino. Sembrerebbe che essi siano stati eletti con i voti di una cosca della 'ndrangheta e, una volta eletti, avrebbero saputo come ricambiare il favore operando nell’affidamento di pubblici appalti.
Guida nel mondo della criminalità
Gratteri e Nicaso, nel loro libro ci fanno da guida nel mondo della criminalità organizzata, partendo dal santuario di Polsi si passa a Platì, a Rosarno, a Gioia Tauro, alle località delle due coste calabre, verso il Settentrione e poi verso l’America del Sud. Si parla di questioni come le intercettazioni, il 41 bis, i collaboratori di giustizia, la lotta al riciclaggio. Dal secondo capitolo si focalizzano sull'attività investigativa, analizzando i rapporti con la religione fino ad arrivare alla maggior fonte di lucro dei mafiosi: la droga. Un intero capitolo racconta i legami tra Nord e Sud, specialmente con la Lombardia: usura, estorsione, infiltrazioni negli appalti.
Proposte per combattere le mafie
Ma per combattere le mafie, le proposte fatte dal governo non sembrano le più efficaci: i processi sono lunghi e ci sono carenze di organico nei tribunali, bisognerebbe mettere in atto tutte quelle strategie che potrebbero rendere non “conveniente” delinquere; a questo punto si dovrebbe ridimensionare il sistema giudiziario!
Conclusione e riflessioni personali
Concludendo, per combattere la criminalità organizzata c’è bisogno di un movimento culturale, morale e religioso che coinvolga tutte le persone che hanno voglia di opporsi all’indifferenza. Comunque sia di ciò, questo libro va letto, per meglio capire alcuni mali vezzi della politica nostrana e per non farsi prendere in giro dai politici inquisiti. La lettura è stata davvero interessante, forse in alcuni punti complicata ma credo che gli autori siano stati eccezionali nello spiegare in modo così chiaro ed esaustivo un tema così complicato. Mi ha aperto la mente e ha cambiato il mio modo di pensare riguardo la mafia e l’Italia in generale, lo consiglio a tutti ma sopratutto agli adolescenti perché capiscano cosa li circonda e il perché di un Paese con una situazione così drammatica.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del libro "La giustizia è una cosa seria"?
- Chi sono gli autori del libro e qual è la loro esperienza nel campo della criminalità organizzata?
- Quali eventi di cronaca recente hanno ispirato la scrittura del libro?
- Quali sono alcune delle proposte degli autori per combattere la criminalità organizzata?
- Perché il libro è consigliato soprattutto agli adolescenti?
Il libro si concentra sulla criminalità organizzata, in particolare sulla 'Ndrangheta, e discute le strategie per combatterla, evidenziando la necessità di un movimento culturale e morale.
Gli autori sono Nicola Gratteri, un magistrato italiano impegnato contro la 'Ndrangheta, e Antonio Nicaso, un esperto mondiale di criminalità organizzata.
Il libro è stato ispirato da due azioni delle forze dell'ordine contro clan della camorra e della 'Ndrangheta, che hanno portato a numerosi arresti, inclusi politici locali.
Gli autori suggeriscono di rendere il crimine meno conveniente attraverso riforme del sistema giudiziario e strategie più efficaci, oltre a un movimento culturale e morale.
È consigliato agli adolescenti per aiutarli a comprendere la realtà della mafia e la situazione drammatica del Paese, promuovendo una maggiore consapevolezza e impegno civico.