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Concetti Chiave

  • James Sveck, un diciassettenne di New York, lavora nella galleria d'arte di sua madre e si sente insoddisfatto della sua vita e delle aspettative familiari.
  • La madre e il padre di James, preoccupati per la sua infelicità, decidono di mandarlo da una psichiatra, Rowena Adler, ma le sedute risultano poco fruttuose per lui.
  • James si sente isolato e incompreso, preferendo la compagnia della nonna, l'unica persona con cui si sente davvero a suo agio e capito.
  • Dopo un incidente che coinvolge un profilo falso su un sito di incontri, James si rende conto di aver ferito il suo amico John e di essersi alienato ulteriormente.
  • Nonostante le sue riserve, James decide infine di andare all'università, influenzato dalla morte della nonna che gli lascia un'eredità significativa.

Indice

  1. La vita di James a New York
  2. Problemi familiari e decisioni
  3. Conflitti interiori e università
  4. Scoperta e preoccupazioni
  5. Sedute dalla psichiatra
  6. Ricordi di Washington
  7. Esperienze al seminario
  8. Fuga e riflessioni
  9. Confronto con John
  10. Decisioni e cambiamenti
  11. Riflessioni sull'11 settembre
  12. Licenziamento e consigli della nonna
  13. Riconciliazione e nuove opportunità
  14. Ricordi e decisioni finali

La vita di James a New York

James Sveck è un ragazzo di 17 anni che vive a New York. Lavora in una galleria d’arte di sua madre insieme a John dove vendono opere di un autore che non vuole dire il suo nome (cestini della spazzatura particolari).

Problemi familiari e decisioni

Sua madre torna dalla terza luna di miele qualche giorno prima perché l’uomo che ha sposato ha rubato la sua carta di credito e ha speso tutto nel gioco d’azzardo.

Sua sorella Gillian decide che dovranno iniziare a chiamarla con la G “dura” ed esce con un professore dell’università che ha un matrimonio aperto.

A pranzo con suo padre gli viene chiesto se fosse gay e lui si indigna per questa domanda. Il padre vuole farsi un’operazione di chirurgia estetica, cosa che James non approva.

La madre dice a James che ha sposato Rogers perché si sentiva sola.

Conflitti interiori e università

James vorrebbe non andare all’università perché non si trova bene con i suoi coetanei infatti sta cercando una casa dove poter andare a vivere. Pensa che sia una perdita di tempo perché potrebbe imparare a casa tutto ciò che gli interessa leggendo i libri. Ma i suoi genitori sono contrari a questa scelta e lo spingono ad andare perché sarà un’esperienza che lo aiuterà a crescere.

Scoperta e preoccupazioni

Un giorno, in galleria, scopre che John è sul sito Gent4Gent, dove si conoscono persone di classe. Ha letto il suo profilo e ha deciso di fare un profilo che corrispondesse a ciò che cercava John.

La sera stessa sua madre gli dice che ha parlato con suo padre e sono molto preoccupati per lui, perché non è mai felice. Quindi hanno deciso di farlo andare da una psichiatra, Rowena Adler, che si occupa di “adolescenti disturbati”. James ripensa a questa parola e capisce che è veramente disturbato.

Sedute dalla psichiatra

Lo studio della psichiatra non è come se lo aspettava e fin da subito è infastidito. Adler gli chiede come mai è venuto da lei e lui risponde che non lo sa. La seduta continua per poco con domande a cui rispondono con altre domande e fraintendimenti. Dopo alcuni minuti di silenzio la seduta finisce. James pensa che sia completamente inutile e ci va solo per fare un piacere ai suoi genitori.

Va a trovare la nonna in campagna che è la sua persona preferita e una delle poche persone a cui piace parlare (così come John). Le dice che non vuole andare all’università ma vuole comprare una casa dove vivere e dove potrebbe leggere tutti i libri che non ha potuto per la scuola.

Nella seconda seduta dalla Adler, James dice che si sente triste da tanto tempo e le parla dell’idea di non andare all’università. James pensa che per lui è sempre difficile esprimere i suoi pensieri perché quando diventano parole non sono come li immaginava e perdono una parte del loro senso. Adler gli chiede di raccontarle cosa è successo a Washington.

Ricordi di Washington

Racconta che ha fatto un test di ammissione per partecipare ad un seminario chiamato La Classe d’America dove due studenti per ogni Stato vanno nella capitale per una settimana. Dovevano scrivere un tema e James ha fatto di tutto per scrivere una cosa stupida ma lo hanno comunque accettato. Lui non voleva andarci ma era obbligato. Gli ricordava un campo di vela dove era andato: un posto per adolescenti problematici di cui motto era “Sii forte e paziente; un giorno questo dolore ti sarà utile”.

Esperienze al seminario

Nella camera gli è toccata la brandina e fin da subito i suoi compagni lo hanno preso in giro. Sentiva parlare gli altri che erano felicissimi per questa esperienza ma lui vorrebbe solo stare da solo. Pensa che se fosse sempre colazione lui starebbe bene, perché tutti sarebbero ancora sintonizzati con i sogni e non è previsto che debbano affrontare il mondo esterno. Si accorge che per lui non arriva mai il momento della giornata dove si sente pieno di vita, sveglio e in sintonia con il mondo.

Per lui è molto più semplice sedersi per primo e lasciare che gli altri si siedano vicino a lui, così non si sente obbligato a parlare. Una sera devono scegliere l’attività da fare e tra il cabaret e il teatro-ristorante, sceglie il secondo. Lo spettacolo è terribile ma almeno ha trovato un tavolo per due, quindi è da solo. Gli vengono a chiedere se si vuole unire ad un tavolo ma non vuole. Decide di scappare: esce e va nel bosco. È arrivato in un parco giochi dove qualcuno aveva dimenticato una bambola. Vede da una finestra una donna con un uomo che giocano sul tappetto e scopre che l’uomo non è il marito ma il figlio con dei problemi. Questo lo lascia impaurito. Si sente colpevole per aver guardato nella casa.

Fuga e riflessioni

Con i soldi che gli ha dato la madre va in un hotel e il giorno dopo va al National Gallery. Scopre che i suoi hanno denunciato la sua scomparsa e la sua foto è suoi giornali, come ragazzo disadattato scappato. In una stanza del National Gallery trova 4 quadri che rappresentano Infanzia, Giovinezza, Virilità e Vecchiaia. Rimane impressionato perché li aveva già visti anni prima e aveva comprato la ristampa che aveva appeso in camera (fino a quando un suo compagno di scuola gli ha detto che sono da gay). Gli sembrava che qualcuno li avesse rimessi lì dopo 5 anni solo per lui. Riguardandoli ha capito che voleva passare subito al quadro della Vecchiaia: voleva morire. Si è messo a piangere attirando l’attenzione delle altre persone che lo hanno riconosciuto. Sono arrivati i poliziotti e poi il padre che lo ha accompagnato a New York. James gli ha rivelato che voleva morire ma il padre non lo ha preso sul serio.

Confronto con John

La seduta è finita e lui è andato via. John intanto ha visto il suo profilo e gli ha scritto e dopo qualche messaggio si sono messi d’accordo per vedersi ad una festa la sera stessa. Alla festa James entra con il nome falso che aveva dato anche a John. Quest’ultimo lo vede e gli chiede come mai fosse lì. James gli dice del profilo falso e John ci rimane malissimo: è molto deluso e se ne va. James non voleva rovinare così l’amicizia con John e si pente di ciò che ha fatto, non pensava di fargli male. Torna a casa e trova Rogers che deve prendere le sue cose. Lascia un foglio alla madre dove le chiede scusa e chiede un’altra possibilità. Gillian va nella sua camera per parlargli: cerca di convincerlo ad andare all’università così saranno felici la madre e il padre e lei, perché se lo convince le prenderanno una macchina come regalo di laura. Lui dice che farà felici tutti tranne lui e lei risponde che nemmeno ora è felice. Lui comunque dice che non ha cambiato idea. Il giorno dopo John non è andato alla galleria.

Decisioni e cambiamenti

James decide di chiamare una coppia di agenti immobiliari per avere informazioni su una casa che però si rivela essere davanti ad una discarica. Dopo la telefonata non è più convinto di voler andare a vivere da un’altra parte.

Riflessioni sull'11 settembre

Dalla Adler vorrebbe raccontare di John ma non ci riesce. Lei gli chiede cosa ne pensa dell’11 settembre. Lui ricorda di una donna morta senza che nessuno se ne accorgesse per giorni e lo intristisce perché potrebbe succedere anche a lui visto quanto è solitario. Riesce a parlare di cosa ha fatto a John. Va casa e incontra sua sorella che gli racconta che vuole scrivere un’autobiografia: una sua amica l’ha venduta a 600.000 dollari. Dice che ha chiamato il suo compagno distanza dell’università per incontrarlo ma James non lo richiama perché non vuole andare all’università.

Licenziamento e consigli della nonna

Torna alla galleria e viene licenziato dalla madre perché John le ha raccontato cosa è successo e le ha detto che non vuole più lavorare con lui. La madre, come il padre, gli chiede se è gay perché vorrebbe aiutarlo. Lui reagisce male come quando ne aveva parlato il padre. Decide di andare nell’unico posto dove sta bene: dalla nonna. La trova a letto e si preoccupa perché non dormiva mai il pomeriggio. Quando si sveglia è ancora stanca.

Le racconta di John e del licenziamento. La nonna gli consiglia di scrivergli per scusarsi. Riparlano dell’università e lei gli dice che potrebbe provarci perché anche le brutte esperienze aiutano.

Lei dice che lascerà tutto ciò che si trova nella casa a lui. Torna a casa e si scusa per essere sparito ma la madre e la sorella non se n’erano accorte. La sorella dice che il professore dell’università l’ha scaricata perché si trasferisce con la moglie. La madre gli dice che è stato riassunto perché John ha deciso che continuerà a lavorare, nonostante sia ancora deluso e arrabbiato.

Riconciliazione e nuove opportunità

Riceve un’altra chiamata dal compagno d’università che vuole andare al cinema con lui. Risponde la sorella e gli dà il telefono. All’inizio non vuole rispondere ma la madre e la sorella lo convincono e alla fine si decide e risponde al telefono.

Ricordi e decisioni finali

Ha uno strano ricordo di sua nonna: stavano mangiando al tavolo e la nonna gli ha detto di spostarsi per mettersi all’ombra. Lui si sposta e poco dopo un pannello di vetro si è schiantato dove poco prima era seduto lui. Pensa che la nonna gli abbia salvato la vita. Non sa se è un ricordo o se se lo sia inventato. Pensa che lo chiederà forse alla nonna.

Decide di andare all’università e il fatto di uscire di casa e trasferirsi lo ha convinto a chiederglielo. Ma non ha potuto farlo perché la nonna muore mentre lui è all’università. Gli ha lasciato veramente tutto ciò che aveva in casa e lui decide di tenere tutto e pagare un deposito per mettere tutto. I genitori gli hanno consigliato di buttare ciò che non serve ma lui non sa cosa gli servirà: ha solo diciotto anni.

Domande da interrogazione

  1. Chi è il protagonista del libro?
  2. Il protagonista del libro è James Sveck, un ragazzo di 17 anni che vive a New York.

  3. Cosa fa James per lavoro?
  4. James lavora in una galleria d'arte di sua madre, dove vendono opere di un autore misterioso.

  5. Perché James non vuole andare all'università?
  6. James non vuole andare all'università perché si sente incompreso dai suoi coetanei e pensa che potrebbe imparare tutto ciò che gli interessa leggendo i libri a casa.

  7. Chi è Rowena Adler?
  8. Rowena Adler è una psichiatra specializzata in adolescenti disturbati, a cui James viene mandato dai suoi genitori.

  9. Cosa succede alla nonna di James?
  10. La nonna di James muore mentre lui è all'università, lasciandogli tutto ciò che aveva in casa.

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