Chunlei
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Indice

  1. Personaggi de la fattoria degli animali
  2. Temi del libro
  3. I capitolo
  4. II capitolo
  5. III capitolo
  6. IV capitolo
  7. V capitolo
  8. VI capitolo
  9. VII capitolo
  10. VIII capitolo
  11. IX capitolo
  12. X capitolo

Personaggi de la fattoria degli animali

Signore Jones: Padrone della fattoria
La signora Jones: La moglie di Jones
Vecchio maggiore ( Splendore di Willingon) : Boss degli animali, maiale “ Middle White”
Campanula, Jessie e Pizzico: i tre cani
Boxer e Trifoglio: i due cavalli da tiro
Muriel: la capra bianca
Beniamino: l’asino
Mollie: puledra bianca (cavallo)
Mosè: il corvo
Palladineve e Napoleone: i due maiali intelligenti
Piffero: un terzo maiale
Boscodivolpe( Signor Pilkington): padrone di una fattoria
Pilkington: padrone di una fattoria
Rubaterre ( Signor Frederick): Padrone di una fattoria
Minimus: un quarto maiale
Signora Lagna: avvocato di Willingdon
Occhiorosa: porcellino

Temi del libro

È un romanzo scritto dallo scrittore inglese George Orwell tra il 1943 e 1944, e pubblicato nel 1945. Rappresenta una denuncia sul totalitarismo di Stalin e lo fa attraverso la storia della ribellione di un gruppo di animali agli uomini. Lo scrittore ripercorre gli eventi che portarono dalla Rivoluzione Russa all’era staliniana; si tratta di una denuncia della corruzione del regime che ha finito con tradire gli ideali socialisti originari. La stessa cosa succede all’interno della fattoria degli animali.
Nel racconto gli animali dopo aver sconfitto il nemico danno vita ad una società ideale, ma ben presto i maiali prendono sempre più potere e la stessa cosa succede dopo la rivoluzione Russa. Nella scena finale del libro i maiali sono diventati simili e si comportano come gli uomini.
Uno dei mezzi di cui i regimi utilizzano per accrescere il proprio potere è il negare la coltura al popolo.
Molti protagonisti del romanzo prendono spunto da personaggi storici realmente esistiti: il signor Jones è lo zar Nicola II; il Vecchio Maggiore è Lenin; Napoleone ritrae Stalin; i cani allevati da Napoleone rappresentano la polizia segreta di Stalin; le pecore sono il popolo facilmente manipolabile.
I messaggi principali sono: l’amore per la libertà, l’uguaglianza e la giustizia sociale. Un altro messaggio importante è l’importanza dell’istruzione perché l’ignoranza è un’arma molto potente utilizzata dai dittatori.

I capitolo

Il signore Jones, prima di dormire, mette in ordine la fattoria chiudendo tutto con le chiavi come fa sempre e una volta terminato va a dormire insieme alla moglie.
Gli animali della fattoria ne approfittano per riunirsi perché il maiale, Vecchio Maggiore, deve fare un discorso a tutti prima di morire. Mentre i vari animali si radunano, l’autore descrive i vari personaggi presenti nella riunione e ognuno di loro ha un nome.
il Vecchio maggiore inizia il suo discorso esprimendo il suo pensiero sugli animali che vivono in Inghilterra. Continua dicendo che secondo lui gli animali vengono trattati come degli schiavi, sfruttati per il loro lavoro e dominati dell’uomo. Secondo lui l’uomo è l’unico essere vivente che consuma senza produrre niente. A questo punto lui incita tutti a riunirsi e ribellarsi contro il loro nemico comune cioè l’Uomo. Lui sogna di come potrebbe essere la terra senza gli uomini. Ricorda poi di non fare gli stessi errori che fecero gli uomini, in caso di vittoria. Termina il suo discorso cantando una musica chiamata “ Bestie Inghilterra “, tutti i suoi compagni provano subito un piacere e la cantano.
Il signor Jones si sveglia a causa della confusione e spara dei colpi di fuoco per silenziare tutti. Tutti gli animali ritornano nelle loro stalle a dormire.

II capitolo

Pochi giorni dopo muore il Vecchio maggiore e viene sepolto, a prendere il controllo della situazione sono due maiali cioè Napoleone e Palladineve. I maiali sono i nuovi capi della fattoria perché sono ritenuti da tutti gli animali quelli più intelligenti.
Formano un sistema chiamato Animalismo e ha l'obiettivo di guidare la rivolta e mettere in pratica le idee del Vecchio Maggiore. Organizzano diversi riunioni con tutti per organizzarsi e per spiegare le loro idee del loro sistema.
Alcuni animali non si trovano d’accordo con alcune idee che sono esposte ma dopo un dibattito tutti rimangono compatti.
La rivolta scoppia senza preavviso durante un giorno d’estate quando il signor Jones, ubriaco, si dimentica di mungere le mucche e di nutrire gli animali. In questa situazione terribile scoppia una rivolta e gli animali ne escono vinti prendendo il controllo della fattoria.
Una volta cacciati via Jones e suoi lavoratori, cambiano il nome della fattoria in “Fattoria degli animali “ e per mantenere ordine scrivono su un parete i sette comandamenti dell’animalismo. Tutti sono felici del loro risultato e festeggiano con tanta gioia.
Napoleone e Palladineve, diventando padroni, assegnano ad ogni animale un lavoro.

III capitolo

Il raccolto termina con grande successo e riescono ad avere una raccolta superiore a quella quando c'era Jones. L’organizzazione dei due maiali sembra funzionare molto bene, tutti seguono il proprio compito assegnato e tutti si aiutano tra di loro, anche se alcuni tendono a non fare molto.
La domenica è giorno di riposo per tutti, ma è il giorno dove tutti si riuniscono per programmare i lavori della settimana successiva e per discutere sui temi principali. Napoleone e Palladineve nel frattempo cercano di alfabetizzare tutti così tutti potevano leggere e scrivere. I corsi di scrittura e lettura ricevono un grande successo e quasi tutti gli animali diventano alfabetizzati.

IV capitolo

La notizia della ribellione avvenuta nella ex fattoria di Jones si diffonde rapidamente in tutta la zona; accade perché Napoleone ha deciso di diffondere questa notizia nelle varie fattorie, attraverso i piccioni, per incitare gli altri a fare la stessa cosa. Jones è molto arrabbiato e anche i suoi vicini, cioè, Boscodivolpe e Rubaterre, sono spaventati dalla notizia e sperano che una situazione del genere non accade a loro. Tutti e tre sono contro a questa rivolta degli animali e ritengono che non sono capaci di autogestirsi.
Ai primi di ottobre Jones, con l’aiuto dei due padroni insieme a una mezza dozzina di altri uomini, tenta di riavere il controllo della fattoria con armi e violenza. Palladineve è a conoscenza di una possibile invasione e organizza un sistema difensivo in modo preciso. Gli animali ne escono vinti grazie alla collaborazione di tutti, nonostante ci fu una vittima, cacciando via tutti gli uomini. Decidono di dedicare quella giornata chiamandola “ Anniversario della Battaglia della stalla “.

V capitolo

Mollie è quello che ha meno voglia di lavorare e trova sempre scuse per non farlo, Trifoglio stanco di questa situazione decide di affrontarlo chiedendogli le sue motivazioni. Cerca di risolvere la questione ma Mollie non volendo rispondere alle sue domande decide di fuggire dalla fattoria senza mai tornare più. Trifoglio scopre che lui è un traditore e di avere dei rapporti con gli esseri umani.
Il rapporto tra Napoleone e Palladineve peggiora soprattutto quando prendono le decisioni durante il consiglio settimanale. Palladineve è più rivoluzionario perché vuole costruire il mulino a vento per facilitare il lavoro di tutti e vuole ad utilizzare l’elettricità per utilizzare tutti i macchinari di Jones. Napoleone invece è contrario a tutto quello che dice perché pensa che sia una perdita di tempo; lui è più tradizionale e vuole solo incrementare la raccolta ed aumentare il lavoro degli animali.
Durante uno dei consigli mentre Palladineve presenta il suo progetto del mulino, dopo ore di progettazione, Napoleone ordina ai cani di attaccarlo espellendo dalla fattoria finalmente. Napoleone riesce a prendere il controllo totale della fattoria e decide che le riunioni settimanali servono solo per esporre gli ordini decisi da lui e dai suoi fedeli animali. Piffero è il suo amico più stretto e funziona da messaggero, infatti dice a tutti che Palladineve era un traditore e criminale. Napoleone annuncia che lui non era contrario al mulino ma che era solo una tattica per espellere il suo oppositore, e dà l'avvio ai lavori.

VI capitolo

La politica di Napoleone risulta essere molto severo ma efficiente e con buoni risultati nonostante la fatica degli animali. Gli animali lavorano sette giorni su sette per incrementare la raccolta e soprattutto per velocizzare i lavori del mulino.
Per avere risorse e materiali per i lavori, decide di fare alcuni affari con un avvocato, signora Lagna, per vendere la raccolta in cambio di materiali. Molti animali non sono d’accordo con la sua politica perché andava contro le idee del Vecchio Maggiore, cioè quello di non avere mai rapporti/contatti con gli essere umani; Piffero riesce a giustificare ed a tranquillizzare tutti.
Un giorno tutti i maiali decidono di dormire non più nelle stalle ma nella casa di Jones che in teoria nessuno poteva entrarci in base agli accordi concordati dopo l’espulsione del padrone. Trifoglio mostra ai Maiali che nel quarto comandamento, uno dei sette comandamenti scritti sulle pareti, vieta a tutti di dormire su un letto con le lenzuola; Piffero anche in questo caso riesce a giustificare la decisione dei Maiali dicendo che loro dormono senza le lenzuola e che hanno il diritto di farlo.
Durante il novembre la fattoria è stata colpita da un forte vento causando diversi danni e tra questi anche sul mulino, rovinando il lavoro faticoso degli animali. Napoleone vedendo lo stato del mulino annuncia una sentenza di morte per Palladineve perchè secondo lui è stato lui a distruggerlo. Ormai Palladineve è il nemico numero uno per il maiale.

VII capitolo

L’inverno risulta essere un periodo molto difficile causando delle difficoltà nella raccolta e nella costruzione del mulino. Durante il mese di gennaio il cibo inizia a scarseggiare e Napoleone ordina di diminuire la razione del cibo mettendo alla fame molti animali. Lui è costretto ad avere affari con l’esterno per cercare di comprare beni fondamentali per la sopravvivenza e lo fa attraverso la signora Lagna che è il suo mediatore con l’esterno. Molti uomini pensano che la fattoria stia vivendo un periodo di crisi alimentare e Napoleone per smentire mostra a tutti che la sua politica ha un grande successo; lo fa riempiendo il magazzino di secchi pieni di sabbia e di cibo finto.
Napoleone ormai non lavora più e rimane nella casa insieme ai suoi sei cani da guardia, da là dà gli ordini tramite piffero che è sempre il suo mediatore. Ormai da solo ordini molto severi e notizie di propaganda contro Palladineve. Alcuni animali tentano di opporsi, come le galline, ma vengono subito puniti duramente e cambiano idea. Un giorno Napoleone scopre che nella fattoria ci sono degli animali che stanno in contatto con il nemico, decide di fare una riunione con tutti per annunciare questo fatto e ordina ai cani di uccidere tutti gli animali che si sono confessati. Napoleone per completare la sua politica proibisce da quel momento in poi di cantare inno “Le bestie d'Inghilterra". Tutti sono sconvolti, non sanno a chi credere e capiscono che la fattoria non è più com’era prima.

VIII capitolo

Gli animali nonostante sono sconvolti non si oppongono alla politica di Napoleone perché rileggendo i famosi comandamenti si accorgono che non andava contro a nessuno dei sette. Per tutto l'anno lavorano senza sosta, soprattutto per portare a termine il lavoro del Mulino.
Napoleone ormai non lavora più, si mostra poche volte al pubblico, dà gli ordini attraverso Piffero e gli viene dato il nome di Capo.
Ormai fa gli affari solo con Pilkington e fa un accordo di scambio regolare perché gli ha fatto un’offerta maggiore e poi perché da Frederick, padrone della fattoria Rubaterre, si è saputo che c’era Palladineve. Nel frattempo il mulino è stato portato al termine mettendolo in moto dopo un lavoro faticoso.
Un giorno Napoleone decide di non fare più accordi con Pilkington ma con Frederick, solo perché gli aveva fatto un’offerta maggiore, nonostante gli animali gli avessero condannato la politica. Gli affari, con quest'ultimo, terminano subito quando la signora Lagna avvisa il Capo che i soldi che aveva guadagnato finora erano finti. Napoleone arrabbiandosi con lui, sapendo che ci sarebbe stato un attacco da parte degli uomini di Frederick, prepara un sistema difensivo.
L’attacco arrivò subito dopo e iniziò così la seconda guerra della fattoria. In questa guerra tutti gli animali hanno partecipato, a parte Piffero che si è assentato. Si conclude con la vittoria da parte della fattoria degli animali però con molti morti e molti danni. Il danno principale è stato la distruzione totale del mulino.
Una sera vedono Piffero sdraiato per terra a causa della caduta dalla scala e nessuno capisce perché era davanti alla parete dove sono scritti i sette comandamenti.

IX capitolo

I lavori per la ricostruzione del mulino iniziano subito.
Alcuni animali sono ancora feriti, soprattutto Boxer che nonostante si era ferito continua a lavorare per il capo Napoleone e Trifoglio e Beniamino gli consigliano di riposarsi ma lui insiste perché vuole dare gli ultimi contributi prima di andare in pensione tra un anno. Nel frattempo passa un altro anno con poco cibo ma nonostante ciò Piffero da notizie sempre positive dicendo che la produzione era in aumento rispetto ai tempi di Mr Jones.
Napoleone, che ormai fa da supervisore, dà avvio ai lavori per la costruzione di una scuola per i maialini nati. Non essendoci risorse sufficienti, riducono le razioni del cibo a tutti, escluso ai maiali che sono più privilegiati rispetto agli altri.
I lavori nella fattoria continuano e ormai Boxer non ha più la forza che aveva prima quando era giovane. Napoleone nel frattempo introduce una Manifestazione Spontanea ogni settimana cioè una sorta di celebrazione in onore a lui e si fa una specie di sfilata.
Boxer durante un giorno cade per terra e tutti gli animali corrono per aiutarlo, nel frattempo Piffero promette di mandarlo in ospedale. Dopo qualche giorno arriva un furgone che carica il cavallo ma prima di partire Muriel, che è alfabetizzato, legge che il veicolo è di una macelleria e tutti i compagni cercano di liberare Boxer ma purtroppo il furgono era già partito.
Tre giorni dopo Piffero dà la notizia che il loro compagno è deceduto in ospedale, insieme a Napoleone, fanno un banchetto e un discorso in onore a lui. Al termine del discorso smentiscono i dubbi che avevano avuto gli animali, nel leggere la scritta sul furgone, dicendo che il veicolo era nuovo e che l’ospedale non aveva ancora torto l’insegna.

X capitolo

Passano gli anni e ormai la fattoria è cambiata molto, molti animali che c’erano sono morti per l’età come Muriel e si scopre che è morto anche il vecchio signore Jones. Nel frattempo tutti quelli vivi si invecchiano ma nonostante ciò continuano a lavorare.
Oramai i maiali sono super privilegiati, non lavorano e sono quelli che gestiscono gli altri animali. Tutti coloro che dovevano andare in pensione alla fine non sono più andati ma continuano a lavorare per portare avanti la fattoria. Il mulino nel frattempo è stato portato al termine mettendolo in fusione e viene usato per facilitare il lavoro. Piffero continua a dare sempre notizie positive sulla fattoria per influenzare gli altri.
Negli ultimi anni sono nati molti cani e maiali e questi ultimi sono destinati a diventare come gli altri maiali. Piffero dice che i maiali si occupano di gestire la fattoria e che è un lavoro faticoso anche se non sembra.
Un giorno , durante l’estate, gli animali vedono tutti i maiali, compreso il Capo, camminare in piedi e i compagni sono scioccati perché il loro gesto andava contro a uno dei comandamenti e scoprono che sulla parete era rimasto solamento una regola su sette.
Una settimana più tardi rimangono nuovamente scioccati quando vedono molti padroni, di altre altre fattorie tra cui Pilkington, che sono stati invitati da Napoleone per trovare una pace tra di loro. Attraverso la finestra osservano la scena che non avrebbero voluto mai vedere; vedono i maiali, i cani e gli uomini riuniti su un tavolo che parlano e che giocano.
Ormai nessuno sapeva distinguere la differenza tra gli uomini e i maiali.

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