Concetti Chiave
- Muriel Barbery, docente di filosofia, ha ottenuto grande successo con il suo romanzo "L'Eleganza del Riccio", ambientato in un elegante palazzo parigino.
- Il libro racconta la storia di Renée, una portinaia colta e amante delle arti, e Paloma, una dodicenne brillante che pianifica il suicidio per sfuggire alla mediocrità.
- La narrazione è affidata a Renée e Paloma, che scrivono sotto forma di diario, arricchita da citazioni filosofiche e riferimenti alla cultura giapponese.
- L'incontro con Kakuro Ozu aiuta le protagoniste a comprendere il valore dell'arte e delle piccole cose, superando pregiudizi e convenzioni sociali.
- Il romanzo esplora temi come il pregiudizio e la paura di non realizzare i propri sogni, attraverso personaggi che sfidano le aspettative della società.
Indice
Muriel Barbery e il suo successo
Muriel Barbery è una docente di filosofia presso un istituto universitario di Saint-Lo in Francia; nel 2000 pubblica il suo primo romanzo: estasi culinarie (con cui vince il premio per il miglior libro di letteratura gastronomica), e in seguito nel 2006 pubblica L’Eleganza del Riccio che le fa avere un enorme successo in Francia e in Italia.
Il palazzo e i suoi abitanti
Il romanzo è ambientato a Parigi, in un palazzo dall’aria elegante, dove vivono famiglie facoltose e benestanti.
Renée e Paloma: anime affini
La portinaia di questo palazzo è Renée, una donna che in apparenza è sciatta, pigra, presa solo dalla televisione e dal suo gatto, ma che in realtà è molto colta, ama l’arte, la musica, la letteratura, la filosofia e la cultura giapponese. Nello stesso palazzo vive Paloma, dodicenne brillante e intelligente, figlia di un ministro, che ha deciso di suicidarsi nel giorno del suo tredicesimo compleanno perché non riesce a comprendere ed accettare la mediocrità delle persone che la circondano. Renée e Paloma si incontrano e si riconoscono come simili grazie all’arrivo di un nuovo personaggio nel palazzo: il ricco signore giapponese Kakuro Ozu.
Narrazione e riferimenti culturali
Le due narratrici, Renée e Paloma, raccontano la vicenda scrivendo sotto forma di diario, in questo modo si interagisce con le sensazioni e le emozioni delle due protagoniste. La forma è complessa, data dalle continue citazioni filosofiche e dai riferimenti alla cinematografia giapponese, senza escludere le citazioni dei più grandi pittori italiani e non; riferimenti che stanno a sottolineare l’acutezza dei personaggi. (ricordiamo Tolstoj, Freud, Nietzsche). Troviamo l’uso di alcuni elementi narrativi come il flashback, per scoprire a poco a poco la storia di Renée con colpo di scena finale, il sarcasmo della stessa e la simbologia giapponese riguardo la Camelia (indicatore di raffinatezza e perfezione).
Paure e pregiudizi
Ciò che colpisce, è la paura di Paloma di non riuscire a realizzare i propri sogni e di fare la fine degli adulti che accettano una vita che non gli appartiene, finendo nella “boccia dei pesci rossi”; la paura di Renée di uscire fuori dagli schemi che il destino e la società le impone attraverso un pregiudizio secolare nei confronti di una classificazione per ceti. Due personaggi che si comportano come poeti maledetti: anticonformisti e ribelli pur nascondendosi.
Il ruolo del signor Ozu
È grazie al signor Ozu che però entrambe capiscono di poter uscire allo scoperto di poter sopravvivere amando l’arte e le piccole cose come bere il tè (propria della cultura giapponese); amando ciò che innalza l’animo umano e rende l’uomo superiore al suo istinto animalesco.
Il pregiudizio e la sua funzione
Paloma quando parla di Renée dice:” Fuori è protetta da aculei, una vera e propria fortezza, ma ho il sospetto che dentro sia semplice e raffinata come i ricci, animaletti fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti.” Aculei corrispondenti al pregiudizio assegnatele; il pregiudizio nasce principalmente dalla necessità della mente di adoperare specifici meccanismi di semplificazione per affrontare la realtà esterna dell’individuo. Tale giudizio è funzionale per colui che lo manifesta, perché mediante la formazione di categorie sociali, garantisce una visione del mondo coerente con le proprie aspettative. Il pregiudizio nasce perchè l’uomo sente il bisogno di realizzare una opinione nei confronti di una seconda entità. Il pregiudizio fa parte di noi, non c’è modo di annientarlo poiché ci dà sicurezza. Possiamo solo mitigare il suo effetto negativo imparando a non giudicare al primo impatto.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale del romanzo "L'Eleganza del Riccio"?
- Chi sono i protagonisti del romanzo e come si sviluppa la loro relazione?
- Come viene utilizzata la forma del diario nel romanzo?
- Qual è il significato simbolico della camelia nel romanzo?
- Come viene affrontato il tema del pregiudizio nel romanzo?
Il tema principale del romanzo è la lotta contro i pregiudizi sociali e la ricerca di autenticità e bellezza nella vita quotidiana, rappresentata attraverso i personaggi di Renée e Paloma.
I protagonisti sono Renée, la portinaia colta e nascosta, e Paloma, una dodicenne brillante e disillusa. La loro relazione si sviluppa grazie all'arrivo di Kakuro Ozu, che le aiuta a riconoscere la loro affinità e a uscire dai loro gusci.
La forma del diario permette di esplorare le sensazioni e le emozioni delle protagoniste, Renée e Paloma, offrendo una narrazione intima e personale arricchita da citazioni filosofiche e culturali.
La camelia simboleggia raffinatezza e perfezione, riflettendo la bellezza nascosta e l'eleganza interiore dei personaggi, in particolare di Renée.
Il pregiudizio è presentato come un meccanismo di semplificazione mentale che offre sicurezza, ma che può essere mitigato imparando a non giudicare al primo impatto, come dimostrato dalla crescita personale di Renée e Paloma.