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Concetti Chiave

  • "C'era due volte il Barone Lamberto" è un romanzo per ragazzi scritto da Gianni Rodari nel 1978, ambientato sull'Isola di San Giulio.
  • La trama ruota attorno al Barone Lamberto, un anziano ricco che ringiovanisce grazie a sei impiegati che ripetono il suo nome incessantemente.
  • Ottavio, nipote del barone, tenta di ucciderlo per ereditarne le ricchezze, ma fallisce a causa dell'immortalità del barone.
  • Un gruppo di 24 banditi occupa l'isola, chiedendo un riscatto alle banche di Lamberto, ma il piano viene sventato.
  • Lamberto muore temporaneamente quando gli impiegati si addormentano, ma resuscita durante il suo funerale quando la gente continua a pronunciare il suo nome.

In questo appunto viene descritto il celebre romanzo C'era due volte il barone Lamberto che è stato scritto e pubblicato da Gianni Rodari nel corso dell'anno 1978. Si riporta la trama capitolo per capitolo.

Indice

  1. Informazioni generali sul romanzo
  2. Gianni Rodari
  3. Trama capitoli 1 e 2
  4. Capitolo 3
  5. Capitoli 4-8
  6. Capitoli 9 e 10
  7. Capitoli 11 e 12
  8. Epilogo

Informazioni generali sul romanzo

“C’era due volte il Barone Lamberto ovvero i misteri dell’isola di san Giulio” è un romanzo per ragazzi scritto da Gianni Rodari nel 1978. La novella fu scritta originalmente in italiano, per poi venire successivamente tradotta in ben 11 lingue dopo aver ottenuto un notevole successo. E’ ambientata nell’Isola del Lago d’orta in un’epoca contemporanea a quella della sua scrittura. I personaggi principali de “C’era due volte il Barone Lamberto" sono: il protagonista, il Barone Lamberto, e il suo maggiordomo Anselmo, e gli antagonisti Ottavio, nipote del barone, e i 24 banditi. Altri personaggi degni di nota sono i 6 impiegati di Lamberto, I 24 direttori delle banche possedute da Lamberto cin i loro 24 segretari, e il barcaiolo Duilio.

Gianni Rodari

Gianni Rodari fu uno scrittore, pedagogista, poeta e giornalista italiano del XX secolo, specializzato in letteratura per l’infanzia e tradotto in tutto il mondo. Nacque il 23 ottobre 1920 ad Omegna e morì a Roma il 14 aprile 1980 a causa di un problema cardiaco. C'era due volte il barone Lamberto articolo

Trama capitoli 1 e 2

In C'era due volte il barone Lamberto, il Barone Lamberto è un anziano e ricco signore di 93 anni, proprietario di 24 banche nel mondo ma affetto di altrettante malattie. Egli vive nell’isola di San Giulio insieme al suo fedele maggiordomo Anselmo, ma possiede numerose ville in tutto il mondo, di cui una in Egitto. Quell’inverno, proprio in occasione di un viaggio in questo paese, il barone ebbe una conversazione con un santone arabo, dal quale apprese una profezia che, una volta tornato in Italia, lo portò ad assumere 6 persone incaricate di ripetere il suo nome in continuazione, giorno e notte, in cambio di una generosa retribuzione, 500 lire per ogni volta che il suo nome veniva ripetuto. La voce dei 6 impiegati che ripetono il nome del barone (la signora Zanzi, la signora Merlo, la signora Delfina, il signor Armando, il signor Bergamini ed il signor Giacomini), dalla soffitta in cui lavorano viene diffusa in tutta la casa del signor Lamberto attraverso a degli altoparlanti collegati a dei microfoni precedentemente posizionati in ogni angolo della soffitta. Il maggiordomo Anselmo controlla spesso, talvolta origliando anche le conversazioni degli impiegati durante i momenti di pausa, che il nome del barone venga pronunciato perpetuamente e correttamente.

Capitolo 3

In C'era due volte il barone Lamberto, con l’avanzare del tempo, Lamberto comincia a notare dei segni di ringiovanimento nel suo aspetto: le rughe scompaiono, i suoi capelli bianchi tornano progressivamente al loro colore originale, e la sua salute migliora. Tornato a tutti gli effetti poco più che un ragazzo, il barone afferma che la profezia del vecchio arabo conosciuto in Egitto era corretta, infatti egli sosteneva che “l’uomo il cui nome è pronunciato resta in vita”. Proprio per questo il Barone Lamberto, il cui nome veniva pronunciato continuamente giorno e notte dai 6 impiegati nella sua soffitta, non sarebbe mai potuto morire.

Capitoli 4-8

In C'era due volte il barone Lamberto, Ottavio, il nipote del barone, una volta venuto a conoscenza dell’eccezionale stato di salute dello zio e del suo ringiovanimento, cerca in tutti i modi di ucciderlo. Egli infatti, molto povero ed unico erede del ricco barone, desidera ardentemente la morte dello zio per poter ereditare le sue immense ricchezze, ma, nonostante i suoi vari tentativi di ucciderlo nel sonno (prima con un coltello e poi con una carabina), non riesce in alcun modo nella sua impresa: grazie ai sei impiegati che ripetono il suo nome, Lamberto è infatti immortale. Dopo aver scoperto però del sistema dello zio e aver parlato con alcuni degli impiegati in soffitta, Ottavio si procura del sonnifero da somministrare a questi in modo che non possano più pronunciare il nome di Lamberto e che questi finalmente muoia. Il piano di Ottavio viene però ostacolato dall’arrivo di 24 banditi, che occupano l’isola di San Giulio cacciando via tutti gli abitanti ma tenendo in ostaggio Lamberto e la sua famiglia, che include anche il maggiordomo e i sei impiegati. I 24 banditi inviano Anselmo come ambasciatore ad Orta, che informa il sindaco delle condizioni dei banditi: essi dovranno ricevere un miliardo di lire da ognuna delle 24 banche possedute da Lamberto entro quarantotto ore, periodo di tempo nel quale l’isola non dovrà essere avvicinata da nessuno se non dal barcaiolo Duilio, che dovrà rifornirla giornalmente. Se questi ordini non verrano rispettati, il barone verrà ucciso e l’isola bombardata. I 24 direttori delle banche ed i loro rispettivi 24 segretari cercano però di prendere tempo, chiedendo prove e fotografie che possano dimostrare che Lamberto sia ancora in vita, convincendosi man mano che colui tenuto in ostaggio dai banditi sia in realtà un impostore, poiché troppo giovane per essere il barone. Anche lo stesso Lamberto, sicuro della sua immortalità, si prende gioco dei banditi, facendo finta di inviare ai direttori delle sue banche le autorizzazioni per pagare il riscatto mentre in realtà i suoi messaggi hanno il solo scopo di rendere i direttori, che senza un’autorizzazione autentica non possono toccare i soldi delle banche, ancora più sospettosi nei confronti della situazione.

Capitoli 9 e 10

Ecco la trama dei capitoli 9 e 10 de C'era due volte il barone Lamberto. Intanto Ottavio, mettendo il sonnifero nella zuppa che Lamberto gli ha chiesto di portare ai sei impiegati, riesce ad attuare il suo piano. Infatti i sei cadono in un sonno profondo, smettendo così di ripetere il nome di Lamberto, che muore la stessa notte. Al mattino, dopo essersi reso conto della morte del padrone, Anselmo lascia in soffitta un biglietto in cui licenzia i sei impiegati ancora addormentati e informa tutti i presenti della morte di Lamberto. Appresa questa notizia, Ottavio fa finta di disperarsi, mentre i banditi, poiché non possono più chiedere il riscatto dato che il barone è morto, si vedono corretti a scappare dall’isola. Difatti, nessun altro presente era abbastanza ricco da rappresentare un nuovo ostaggio: Ottavio, infatti che aveva fatto tanto per ottenere le ricchezze dello zio, aveva ereditato da testamento solo una barca a vela.

Capitoli 11 e 12

Ecco la trama dei capitoli 11 e 12 de C'era due volte il barone Lamberto. Al funerale del Barone Lamberto, descritto come qualcosa di colossale, partecipano migliaia di persone, e nessuna di loro smette per un secondo di nominare e parlare del morto. Proprio per questo motivo, inaspettatamente, si sentono provenire dei colpi dalla bara: Lamberto è resuscitato! Il funerale si trasforma in una festa e il barone ed il suo maggiordomo tornano a casa, dove i sei impiegati, che si sono intanto svegliati, chiedono spiegazioni sull’accaduto. Lamberto racconta ai sei della vicenda e di come il fatto che il suo nome venga pronunciato lo aiuti a rimanere in vita e addirittura a ringiovanire. Per celebrarlo, i sei impiegati cominciano a ripetere il suo nome così tante volte, da far ringiovanire il barone fino a farlo tornare un adolescente, e il barone si rende conto che, anche quando nessuno ripete più il suo nome, egli continua a vivere e non torna alla sua vecchiaia, e che quindi non ha più bisogno del sistema fino ad allora da lui impiegato. Poiché ormai troppo giovane, Lamberto, così come la proprietà delle sue 24 banche, viene affidato ad Anselmo che diventa il suo tutore, mentre l’ormai giovanissimo barone ha di nuovo tutta una vita davanti a se per realizzare i suoi sogni.

Epilogo

Negli anni successivi alla vicenda raccontata ne C'era due volte il barone Lamberto, anche i 24 direttori delle banche assumono impiegati incaricati di ripetere il loro nome giorno e notte, ma non diventano immortali né ringiovaniscono come Lamberto. Evidentemente certe cose capitano solo ad alcuni ed una volta sola. Per quanto riguarda la fine della storia del Barone Lamberto, l’autore non la esplicita, lasciandola scegliere al lettore.

Progetto Alternanza Scuola Lavoro.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del romanzo "C'era due volte il barone Lamberto"?
  2. Il tema principale del romanzo è l'immortalità e il ringiovanimento attraverso la ripetizione del nome, come scoperto dal Barone Lamberto grazie a una profezia.

  3. Chi sono i personaggi principali del romanzo?
  4. I personaggi principali sono il Barone Lamberto, il suo maggiordomo Anselmo, il nipote Ottavio, e i 24 banditi.

  5. Come il Barone Lamberto riesce a ringiovanire e diventare immortale?
  6. Il Barone Lamberto ringiovanisce e diventa immortale grazie a sei impiegati che ripetono continuamente il suo nome, seguendo una profezia che afferma che "l’uomo il cui nome è pronunciato resta in vita".

  7. Qual è il piano di Ottavio per ottenere l'eredità del Barone Lamberto?
  8. Ottavio cerca di uccidere il Barone Lamberto per ereditare le sue ricchezze, ma fallisce finché non riesce a far addormentare gli impiegati che ripetono il nome del barone, causando la sua morte temporanea.

  9. Come si conclude la storia del Barone Lamberto?
  10. La storia si conclude con il Barone Lamberto che resuscita durante il suo funerale grazie alla continua menzione del suo nome, ringiovanisce fino a diventare un adolescente e non ha più bisogno del sistema per rimanere in vita. L'autore lascia il finale aperto all'immaginazione del lettore.

Domande e risposte

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