Concetti Chiave
- Il romanzo di Dostoevskij segue la storia di Raskòl’nikov, un giovane che commette un omicidio per motivi filosofici e personali.
- Raskòl’nikov è tormentato dal suo crimine e dalla paura di essere scoperto, mentre interagisce con vari personaggi tra cui amici, familiari e autorità.
- Il tema centrale del romanzo esplora la giustificazione morale del crimine e la divisione tra le "masse" e i "superuomini", anticipando concetti di Nietzsche.
- Personaggi secondari come Razumichin, Marmeladov e la sua famiglia, arricchiscono la narrativa e offrono una visione più ampia della società russa dell'epoca.
- Nonostante il romanzo tratti temi pesanti, si conclude con una nota di speranza per Raskòl’nikov, prospettando una possibilità di redenzione e amore futuro con Son’ja.
Indice
- Inizio del romanzo
- Incontro con Marmeladov
- Lettera della madre
- Piano di Raskòl’nikov
- Dopo il crimine
- Incontro con Lužin
- Comportamenti strani di Rod’ja
- Morte di Marmeladov
- Arrivo della famiglia
- Visita di Porfirij Petrovič
- Incontro con Svidrigajlov
- Confessione di Rod’ja
- Pressioni di Porfirij Petrovič
- Epilogo del romanzo
- Opinione personale
- Personaggi e temi
- Personaggio preferito
- Storie secondarie
Inizio del romanzo
Il romanzo, uno dei più grandi capolavori dello scrittore russo, inizia un giorno di luglio nel quale il protagonista Raskòl’nikov si reca nell'appartamento di una vecchia usuraia, ovvero Alëna Ivànova, per scambiare un misero orologio.
Incontro con Marmeladov
Dopo la contrattazione Raskòl’nikov, molto turbato, si reca in una bettola e lì incontra un signore di nome Marmeladov che gli chiede di scambiare qualche parola. L’uomo risulta essere un funzionario che ormai ha abbandonato il suo lavoro per andare tutti i giorni in quella bettola; ha una moglie chiamata Katerina Ivànova e tre figli tra cui Son’ja: una giovane costretta a prostituirsi per provvedere al sostentamento della famiglia.
Lettera della madre
Il giorno successivo. il protagonista viene svegliato Natasja, la sua cuoca, che gli porta il tè e una lettera da parte della madre che lo avvisa che la sorella Dunja si sarebbe sposata con il consigliere di corte Pёter Petrovič Lužin. Il fratello, dopo aver letto la lettera, è sconvolto e non accetta in alcun modo che sua sorella si possa sposare con quell’uomo, nonostante l’approvazione della madre Avdot’ja Romànova.
Piano di Raskòl’nikov
Il giovane si rende conto di non avere più soldi per pagare la casa e le spese universitarie e, spinto dallo stesso turbamento che ebbe dopo l’incontro con l’usuraia, escogita un piano per ucciderla: prende una scure dalla cucina, la lega ad un cappio dietro la giacca e facendo finta di portare un pegno all’avida usuraia la uccide. Fruga nei bauli quando a un tratto sente dei passi: la povera Lizaveta era entrata in casa e aveva visto il corpo senza vita sul pavimento. Raskòl’nikov mette da parte il suo turbamento e uccide anche la sorellastra dell’usuraia e, dopo esser stato quasi colto in flagrante da due clienti di Alëna Ivànova, riesce a scappare dall’appartamento con il suo bottino.
Dopo il crimine
Dopo il crimine commesso il protagonista si mostra ai suoi amici Razumichin e Zòsimov malinconico e inerme tanto che i due iniziano a prendersene cura. Il delitto è già arrivato all’orecchio dei due amici che iniziano a confabulare su un possibile assassino e, come prima ipotesi, saltano fuori i nomi dei due imbianchini che lavoravano al piano di sotto: Nikolàj e Dmitrij. Rod’ja tormentato dalla febbre e dal suo segreto, freme dalla paura di venire scoperto dai suoi commensali ma i due non lo danno a vedere.
Incontro con Lužin
Durante l’animata conversazione sul delitto qualcuno bussa alla porta: è Lužin che desidera conoscere il fratello della sua futura sposa. Rod’ja accusa subito Lužin di non essere in grado di garantire una vita felice alla sorella e lo esorta brutalmente a uscire.
Comportamenti strani di Rod’ja
Dopo questo spiacevole incontro Raskòl’nikov decide di recarsi in un locale dove incontra Zamëtov: amico di Razumichin e impiegato nella stazione di polizia; con lui inizia ad avere comportamenti strani e a dare di matto fino confessare, in maniera molto sarcastica, di aver ucciso l’usuraia e la sua sorellastra. Nello stesso giorno Rod’ja si reca nel palazzo dove ha commesso il delitto e, fingendosi interessato all’acquisto di un appartamento, inizia a suonare compulsivamente il campanello della casa e a indicare dov’era posizionata la pozza di sangue; le persone nell’androne si insospettiscono e, credendolo ubriaco, lo sbattono fuori dal palazzo.
Morte di Marmeladov
Qualche passo più in là Rod’ja nota una folla di gente vicino a un uomo investito da una carrozza: è il vecchio funzionario Marmeladov ormai in fin di vita. L’ubriacone viene portato nella sua casa dove morirà in preda a un delirio zittito da sua moglie Katerina Ivànovna. La famiglia è molto povera e dunque, Raskòl’nikov, decide di pagare il funerale.
Arrivo della famiglia
Al suo ritorno a casa il protagonista viene sorpreso dall’arrivo di sua madre e di sua sorella che saluta teneramente dopo un lungo periodo di lontananza. Dopo tante chiacchiere a casa arriva Sonja, la figlia dell’ormai defunto Marmeladov, invita Rod’ja al banchetto funebre del padre e la madre e la sorella ipotizzano un rapporto particolare con Rod’ja e la sconosciuta.
Visita di Porfirij Petrovič
Successivamente a casa di Raskòl’nikov arrivano Porfirij Petrovič: un tenente della polizia e Zamëtov per mettere in crisi il protagonista e spingerlo velatamente a confessare il reato senza successo anche grazie all’aiuto di Razumichin.
Incontro con Svidrigajlov
Il giorno seguente il protagonista viene svegliato da Svidrigajlov: marito della defunta Marfa Petrovna, datore di lavoro di Dun’ja nonché il suo molestatore. L’uomo giunge da Raskòl’nikov per chiedergli di poter rincontrare la sorella che chiaramente rifiuta.
Confessione di Rod’ja
Dun’ja finalmente apre gli occhi grazie al fratello e capisce che Lužin non è l’uomo per lei e, dopo averlo rifiutato, il protagonista si reca a casa di Son’ja e parlando le promette che, se fosse venuto al banchetto funebre del padre, le avrebbe confessato chi ha ucciso Lizaveta; dopo aver terrorizzato la ragazza se ne va. Prima di dire la verità sull’assassinio a Son’ja l’imbianchino, in seguito a una sua confessione, viene arrestato e, dopo il banchetto funebre, Rod’ja finalmente confessa, e confessa di non aver ucciso perchè aveva bisogno di soldi, bensì per se stesso e per eliminare l’anziana maligna dalla faccia della terra. Dopo essere rimasta pietrificata dalla confessione del suo amico, Son’ja ha un altro terribile evento da affrontare: la morte della madre ormai molto malata.
Pressioni di Porfirij Petrovič
Porfirij Petrovič continua a pressare il protagonista per spingerlo ad ammettere i suoi peccati e, durante l’agognato incontro tra Dun’ja e Svidrigajlov, lui gli racconta di aver origliato la conversazione tra Son’ja e il fratello e gli spiega che è proprio lui l’assassino; la ragazza è incredula ma l’uomo insiste e Dun’ja minaccia di ucciderlo con una pistola. Non lo uccide e, dopo avergli detto che non lo amerà mai, esce; tuttavia Svidrigajlov, amareggiato dal rifiuto della ragazza, decide di suicidarsi.
Epilogo del romanzo
Nonostante non ci fossero più testimoni all’infuori di Son’ja, Raskòl’nikov, decide, anche se con un ripensamento, di consegnarsi alla polizia. Il romanzo si chiude con un epilogo dove il protagonista è in carcere e Son’ja, lo va a trovare regolarmente: i due sono molto innamorati e nonostante la distanza alimentano i loro sentimenti con la speranza che Rod’ja sarà presto fuori dal carcere. Anche Dun’ja finalmente ha trovato un po di pace nei rapporti amorosi ed è felicemente sposata con Razumichin.
Opinione personale
Dostoevskij non smette mai di stupirmi con i suoi libri e questo romanzo ne è la prova assoluta. Delitto e castigo è un eccellente romanzo sotto ogni aspetto e, nonostante la sua lunghezza, l’ho trovato molto scorrevole e piacevole da leggere, infatti è diventato il mio libro preferito.
Personaggi e temi
Raskol 'nikov è un personaggio abbastanza controverso soprattutto per i motivi che lo hanno spinto ad uccidere Alëna Ivànova: non perché, come si era inizialmente detto, doveva pagare l'affitto e le spese universitarie bensì perché trovava ripugnante una persona come l’usuraia, nata solo per estorcere soldi al prossimo. Controverso e insolito è anche il discorso fatto a Porfirij Petrovič in cui gli fa notare che anche i grandi eroi della storia hanno dovuto per forza uccidere qualcuno in cambio di un bene più grande e che quindi esistono al mondo due tipi di persone: le persone ubbidienti (le masse) e coloro che violano la legge i cosiddetti distruttori (i superuomini). Con il pensiero del protagonista ho notato che Dostoevskij anticipa quella che è la morale Friedrich Nietzsche espressa nel suo celebre libro così parlò Zarathustra scritto a partire dal 1883.
Personaggio preferito
Il mio personaggio preferito in questo libro è Razumichin poiché ha dimostrato di essere un ottimo amico, aiutando in ogni modo il protagonista, e un amorevole marito innamorato sin dall’inizio di Dun’ja.
Storie secondarie
Nonostante la storia principale fosse il delitto e la sua evoluzione, ho adorato anche le storie secondarie come: i racconti su Marmeladov e la sua famiglia e la storia di Dun’ja e il suo rapporto con Svidrigajlov. Nonostante tutti i libri di Dostoevskij non abbiano solitamente un lieto fine ho notato che questo romanzo invece ha un barlume di speranza perché, finito il carcere, Raskol 'nikov potrà vivere una vita più o meno felice in compagnia di Son’ja.
Domande da interrogazione
- Qual è l'evento scatenante che porta Raskòl’nikov a commettere il delitto?
- Come reagisce Raskòl’nikov dopo aver commesso il delitto?
- Qual è il ruolo di Son’ja nella vita di Raskòl’nikov?
- Come si conclude il romanzo per Raskòl’nikov e Son’ja?
- Quali sono i temi principali esplorati nel romanzo "Delitto e castigo"?
L'evento scatenante è il turbamento di Raskòl’nikov dopo l'incontro con l'usuraia Alëna Ivànova, che lo spinge a pianificare e commettere l'omicidio.
Dopo il delitto, Raskòl’nikov si mostra malinconico e inerme, tormentato dalla febbre e dalla paura di essere scoperto, mentre i suoi amici iniziano a prendersene cura.
Son’ja diventa una figura importante per Raskòl’nikov, con cui sviluppa un legame affettivo, e alla quale confessa il suo crimine, trovando in lei comprensione e supporto.
Il romanzo si conclude con Raskòl’nikov in carcere, ma con la speranza di una vita futura insieme a Son’ja, che lo visita regolarmente e con cui condivide sentimenti d'amore.
I temi principali includono la lotta interiore tra bene e male, la giustizia, la redenzione, e la critica sociale, con un focus sulla psicologia del protagonista e le sue motivazioni morali.