Cuore di tenebra di Joseph Conrad: recensione e analisi dei personaggi

Recensione di Cuore di tenebra

Cuore di tenebra è un romanzo rientrante nel genere del romanzo breve e fu scritto da Joseph Conrad nel 1899. Cuore di tenebra è stato pubblicato nel 1902 ed è considerato come uno dei classici della letteratura del Novecento.

Il romanzo Cuore di tenebra inizia con cinque membri dell'equipaggio che attendono, essendo in procinto di partire su un battello ancorato nei pressi di un porto che si trova localizzato lungo il fiume Tamigi. Mentre aspettano di partire, il vecchio marinaio Marlow racconta agli altri quattro membri dell'equipaggio il viaggio che ha fatto in passato presso l'Africa nera, Continente avvolto da un alone di mistero e di fascino e caratterizzato da luoghi da scoprire.
Marlow racconta come, dopo aver fatto un lungo viaggio, raggiunge la sede africana della Compagnia che lo ha assunto, la quale è composta da edifici fatiscenti. La compagnia si occupa dello sfruttamento di avorio, materiale molto pregiato e agognato dagli Europei e i suoi vertici sono composti da persone losche e invidiose di un certo Kurtz, il quale è l'unico che riesce a procacciarsi grossi quantitativi di avorio.
Di questo personaggio non si hanno notizie da tempo e Marlow decide quindi di raggiungerlo, seppur dovendo superare mille ostacoli dovuti al viaggio insieme a indigeni cannibali e a altri coloni su un battello a vapore.
Dopo varie traversie, Marlow e gli esponenti dell'equipaggio della sua imbarcazione, la Nellie, arrivano nel luogo in cui vive Kurtz, scontrandosi però con gli abitanti del luogo che vedono in Kurtz un personaggio quasi divino, nonostante sia in fin di vita e in preda alla follia. Perfino Marlow rimane colpito da questo particolare personaggio. La missione del vecchio marinaio sarà quindi quella di riportare Kurtz a casa. Durante il tragitto però l'uomo muore, pronunciando una celebre frase del romanzo "Orrore, orrore" e lasciando al vecchio marinaio un pacco con delle lettere e delle foto di una donna. Tornato in patria, Marlow riesce a incontrare la donna, la quale ammette di essere la compagna di Kurtz. Il protagonista, nell'incontro con la donna, non riesce a confessarle come sia diventato malvagio l'uomo, pertanto le comunica che le ultime parole dell'uomo in punto di morte siano state per lei.

Personaggi di Cuore di tenebra

I protagonisti di Cuore di tenebra sono due:

• Marlow: Vecchio marinaio di un battello che racconta il suo viaggio nell'Africa Nera, durante il quale conosce un Continente misterioso e tutto da scoprire. Nel corso del suo viaggio conosce Kurtz, un uomo malvagio e senza scrupoli, capace di procacciarsi ingenti quantità di avorio.
• Kurtz: E' un uomo che vive in Africa, un uomo abominevole, assetato di potere economico e capace di influenzare la gente del luogo. Egli muore alla fine del romanzo.

Luoghi della storia

e Africa Equatoriale. La visita di entrambi i luoghi e l'accostamento di questi permette all'autore di descriverli entrambi come luoghi, ognuno a suo modo, loschi, neri, oscuri e criminali. Ciò, di conseguenza, permette di non trovare tante differenze tra le due e di arrivare alla principale morale del libro: c'è davvero differenza tra i paesi così chiamati "civilizzati" e quelli no? No. A questo punto le tesi riguardo l'imperialismo e il colonialismo inglese (e non solo).

Temi del romanzo

Il tema principale su cui ruotano tutti gli altri è sicuramente la critica al colonialismo occidentale, la descrizione del misterioso Continente africano che alla fine non sembra così lontano né differente rispetto all'Inghilterra. Il cuore di tenebra sarebbe sia l'Africa, per una metà pericolosa per l'altra portatrice del male derivato dall'esterno, dall'Inghilterra. C'è però anche un'altra metà ancora che è rappresentata da Kurtz, il malvagio e da Marlow, attratto da questo personaggio che sa essersi trasformato da buono in cattivo a causa delle ingiustizie subite. Kurtz infatti incarna il mistero perché diverse sono le opinioni che ruotano intorno alla sua figura, molto contraddittorie e tipiche dei grandi personaggi, che tanto hanno sofferto e tanto hanno fatto soffrire.
A rendere il tutto più pericoloso c'è questo continente che appare misterioso e ricco di criminalità, una sorta di giungla tipica conradiana che effettivamente e realmente Conrad visse e visitò nel 1890 in uno dei suoi tanti viaggi alla conoscenza del mondo e di ciò di cui voleva scrivere.
Oggi il romanzo è diventato film, diretto da Francis Ford Coppola ma ambientato in Vietnam durante la guerra contro l'America: Apocalypse Now. Il protagonista si rende conto dell'orrore commesso dai suoi cittadini e da lui stesso e per questo si lascia uccidere. Ma questo gli permetterà di non essere mai giudicato: la pena peggiore.

La vita di Joseph Conrad

Joseph Conrad è considerato uno dei massimi esponenti della scrittura di Otto/Novecento inglese (nonostante egli utilizzasse soprattutto il francese e il polacco). In particolare è ricordato per i suoi viaggi, tutti messi su carta, per ricordare ma soprattutto far ricordare temi come il colonialismo, le terre selvagge, il razzismo, la diffidenza, le difficoltà degli uomini in generale. Tramite la terra, infatti, Conrad riuscì a descrivere anche la mente.
Joseph nacque come figlio unico da una nobile famiglia ucraina. Il padre lo introdusse alla scrittura, specie in altre lingue, perché lui era un traduttore di grandi opere come quelle shakespeariane e dickensiane e di Hugo, tra le altre.
Conrad divenne orfano a undici anni, la madre morì di turbercolosi, il padre di depressione poco dopo.
Iniziò la sua carriera da capitano di mare giovanissimo, grazie alle cure dello zio paterno. Scoprì ben presto la sua passione per il mare e prima di arruolarsi all'esercito zarista, riuscì a atterrare in Francia. Da lì iniziò la sua vita avventurosa fatta di continui viaggi. Imparò l'inglese solo a vent'anni, durante un viaggio verso Costantinopoli e da lì velocemente riuscì a padroneggiarla tanto da scrivere i libri su cui oggi studiamo.
L'esperienza più dolorosa e difficile avvenne proprio in Congo, ma gli permise di scrivere la sua opera più celebre: Cuore di tenebra.
Tutto ciò, però, portò nel giovane e poi adulto Joseph una grande dose di sofferenza che creò un'indole portata alla depressione, sovente, e all'insicurezza e pessimismo verso il mondo e ogni terra da lui conosciuta. Questi sentimenti si possono leggere nei suoi scritti dove aleggia sempre, anche in sottofondo, una particolare disperazione, sempre accompagnata da un crescente moralismo.
Conrad scrisse durante l'Illuminismo artistico e questo non fu un caso perché in ogni sua parola si vede espressa la prima volontà di Conrad: far vedere, far conoscere, dipingere scenari da pochi, all'epoca, conosciuti.
Per ulteriori approfondimenti su Joseph Conrad vedi anche qua