Concetti Chiave
- John Condry critica la società moderna, evidenziando il ruolo negativo della televisione come "maestra" diseducativa.
- L'evoluzione sociale è accelerata rispetto a quella biologica, influenzata da scoperte e invenzioni come la televisione.
- La televisione ha un impatto culturale maggiore rispetto a innovazioni passate come l'automobile, contribuendo al degrado sociale.
- I dati mostrano che la televisione riduce l'interesse per la lettura e il gioco, promuovendo invece l'obesità e atteggiamenti pro-droga.
- È necessaria un'azione congiunta di scuole e famiglie per mitigare l'influenza negativa della televisione su bambini e adolescenti.
Indice
Critica della società moderna
John Condry espone una critica oggettiva della società di oggi, in parte influenzata da una “maestra” poco adatta, mostrando fortissime argomentazioni. Il testo comincia con una distinzione fondamentale, che è tra l’evoluzione biologica, lenta e selettiva, e l’evoluzione sociale, che è in ogni momento, se così si può dire, alimentata dalla scoperta e dall’invenzione. L’autore evidenzia in particolare che l’America di oggi è andata incontro ad una condizione di degrado, dettata dal traffico automobilistico, a cui consegue un degrado in termini culturali o nel gruppo dei cittadini. Può tutto questo essere colpa della televisione? Ciò che si riscontra è incontrovertibile, e cioè che la televisione ha assunto un ruolo centrale nella giornata di gran parte dei cittadini. È infatti vero che si è passati dai bambini di due secoli or sono, che cercavano di guadagnarsi un posto nella società, osservando e apprendendo l’attività paterna; ad una società dove invece i bambini trascorrono 1/3 delle complessive ore settimanali (40 su 112), incollati al monitor di una televisione.
Impatto della televisione
I contenuti delle immagini che scorrono, sono via via andati dirigendosi verso campi più ampi e privi di limitazioni, ed è proprio questo fattore che, associato ad una prolungata assunzione di tali , ha effettivamente generato effetti negativi, come hanno dimostrato i dati statistici, che il 90% cioè di chi si trova in possesso di un apparecchio televisivo lo fissa abitualmente. L’impatto che la tv ha esercitato sui telespettatori, nel complessivo campo delle comunicazioni è risultato essere addirittura maggiore di quello che si è avuto con l’introduzione dell’automobile o, più in avanti, dei mezzi di trasporto più potenti ed innovativi. Ricordiamo inoltre che la stessa percentuale, con gli anni è stata da rapportare ad un complessivo sempre maggiore, e includiamo nel campo della televisione tutti i videogames, films (videocassette e DVD) e tv satellitare. Tutti questi fattori hanno evidentemente minato la tendenza alla lettura, al gioco, incentivando al contrario l’obesità. Il parere dell’ex capo della FFC è stato che la televisione fosse istruttiva. Ha tuttavia ragione solo in parte: sono stati per esempio trasmessi alcuni spot contro la droga. L’effetto di tali è stato ambiguo, anche se per la maggior parte. Infatti di una trasmissione in cui ci sono stati 149 messaggi riguardanti la droga, l’81,2% è risultato essere pro-droga, il 14,8% anti-droga, il 4% ambiguo.
Ad ogni modo, forse, l’influenza delle immagini televisive dipende dal modo in cui ciò che si vede viene recepito ed interpretato, quindi da chi viene recepito in relazione a chi dovrebbe essere destinato.
Influenza educativa della televisione
Ho avuto modo di sperimentare in moltissimi contesti quanto la televisione possa essere dannosa, se non sfruttata come dovrebbe. È infatti vera l’opinione di Condry, quando dice che la colpa non è da far ricadere sui bambini o sulle scuole. Noi stiamo assistendo ad un problema, nato probabilmente dall’incapacità di correlare la televisione all’ambito istruttivo. A mio parere se la televisione fosse sfruttata nel modo giusto, potrebbe rivelarsi uno dei maggiori ed efficaci mezzi di educazione, pur non abolendo la televisione come ì momento di svago o distrazione, perché anche se così fosse, non vi sarebbe ragione alcuna per ritenerlo un errore. Concordo infine con la frase di chiusura: ciò che realmente serve è un intervento da parte di scuole e famiglie, in modo da ridurre l’influenza, o per lo meno quella negativa, che la televisione ha sugli utenti, siano essi bambini o adolescenti.
La televisione non è maestra, ma una diseducatrice, un fattore di perdita di tempo e di inganno, che ha purtroppo schiavizzato la società moderna, in quanto non limitata e causa di effetti diretti su chi la guarda, indipendentemente dai contenuti.
Pro-tesi
Conclusione e riflessioni finali
L’articolo propone dati di fatto, dati statistici e quindi argomentazioni incontrovertibili. Per quanto mi riguarda concordo con John Condry, in quanto ritengo che la televisione sia ormai diventata tra i primi fattori che danneggiano la società.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione fondamentale che John Condry fa nel suo testo?
- Qual è l'impatto della televisione secondo l'autore?
- Come viene percepita l'influenza della televisione sui bambini?
- Qual è l'opinione dell'ex capo della FFC sulla televisione?
- Qual è la soluzione proposta per ridurre l'influenza negativa della televisione?
Condry distingue tra l'evoluzione biologica, lenta e selettiva, e l'evoluzione sociale, alimentata dalla scoperta e dall'invenzione.
La televisione ha assunto un ruolo centrale nella vita dei cittadini, influenzando negativamente la cultura e la società, e superando l'impatto di innovazioni come l'automobile.
I bambini trascorrono un terzo delle ore settimanali davanti alla TV, il che ha ridotto la loro tendenza alla lettura e al gioco, contribuendo all'obesità.
L'ex capo della FFC ritiene che la televisione possa essere istruttiva, ma l'effetto è ambiguo, come dimostrato dagli spot sulla droga, dove la maggior parte dei messaggi era pro-droga.
È necessario un intervento da parte di scuole e famiglie per ridurre l'influenza negativa della televisione su bambini e adolescenti.