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Concetti Chiave

  • Il romanzo di Cesare Pavese, "Il Carcere", esplora temi come la solitudine, l'ingiustizia, e l'amore superficiale attraverso il protagonista Stefano, che vive un confino ingiusto.
  • Pavese adotta uno stile sobrio e essenziale, con un linguaggio elevato e periodi brevi, che riesce a trasmettere le sensazioni di Stefano mantenendo un giusto distacco.
  • Stefano è un personaggio deluso e rassegnato, che sviluppa relazioni significative con Giannino ed Elena durante il suo confino, mentre riflette sulla sua solitudine.
  • L'ambiente alterna spazi aperti e chiusi, simbolizzando la libertà e la prigionia mentale di Stefano, con lo sfondo storico dell'Italia fascista che sottolinea l'ingiustizia subita.
  • L'opera di Pavese è quasi autobiografica, riflettendo le esperienze personali dell'autore con il confino e il sentimento di ingiustizia, inserendo il tutto in un contesto storico-sociale complesso.

Autore Cesare Pavese

Titolo Il Carcere (Prima che il gallo canti)

Editore Oscar Mondadori

1. Caratteristiche del testo

Indice

  1. Caratteristiche del romanzo
  2. Stile e narratore
  3. Protagonista e personaggi
  4. Ambiente e sfondo storico
  5. Interpretazioni personali
  6. Valutazione dell'opera
  7. Breve biografia di Pavese

Caratteristiche del romanzo

Genere Romanzo con sfumature autobiografiche

Temi Tema della solitudine, centrale durante tutto il romanzo, che è uno sviluppo dei pensieri e delle sensazioni del protagonista, sconfitto dal confino e dall’ingiustizia di esso; tema dell’amore, affrontato con superficialità; tema del paesaggio, importante perché rappresenta la prigione “mentale” del protagonista, che per esempio considera il mare come la quarta parete della sua prigione; tema della delusione, per quanto riguarda la donna traditrice delle lettere che lui ha protetto; tema del sesso; tema dell’analisi personale.

Stile e narratore

Stile Pavese utilizza uno stile sobrio, essenziale, con un linguaggio tuttavia elevato e leggermente antiquato rispetto al giorno d’oggi.

I periodi sono solitamente brevi, prevale la coordinazione delle frasi, utilizza spesso la punteggiatura. Lo stile non mi ha coinvolto molto nel racconto, tuttavia è efficace poiché permette all’autore di spiegare le sensazioni del protagonista con il giusto distacco e la giusta linearità.

Narratore Il narratore è esterno, ma non onnisciente. Conosce, infatti, ogni pensiero di Stefano, ma resta dubbioso e vago per quanto riguarda gli altri personaggi. L’autore, volendo rappresentare se stesso in Stefano, ha fatto, a mio parere, la scelta migliore.

Protagonista e personaggi

Il protagonista è Stefano, un uomo stato in carcere e condannato al confino. Non è un uomo arrabbiato, ma deluso, piuttosto rassegnato e pacato. Si lascia trasportare dal destino senza cercare di cambiare le cose radicalmente. Il rapporto che dimostra questa affermazione è quello con Elena: una donna materna, amorevole, ossia il contrario della donna ideale di Stefano, ossia selvaggia, che sappia tenergli testa, come Concia. Quest’ultima è descritta come animalesca, di muso caprino, ma bella nella sua selvaticità, sebbene povera e nella condizione di serva. Giannino è un personaggio molto importante, poiché è il rapporto di amicizia stabilito con lui che sostiene Stefano nella sua solitudine sempre presente. Infatti, dopo l’arresto di Giannino, Stefano ricorda molti dei momenti passati con lui, aggiungendo una nota di nostalgia al racconto.

Ambiente e sfondo storico

Ambiente (tempo e spazio) C’è un equilibrio tra spazio aperto e chiuso. Gli spazi aperti danno a volte un senso di libertà (il mare), altre un senso di prigionia anche fuori dalle mura. Questo avviene a causa del carattere contraddittorio di Stefano. Lo spazio chiuso prevalente è la stanza di Stefano, un ambiente sempre pronto al cambiamento, con la sua sporcizia, la valigia non disfatta e il letto di Stefano. È estremamente importante per lo sviluppo del rapporto con Elena, testimoniato anche dall’armadio.

Ambiente sociale L’ambiente sociale rappresentato non è specifico, poiché non ha molta importanza. Si suppone che i personaggi siano di media e bassa estrazione sociale.

Sfondo storico Dal romanzo non si comprende, tuttavia sappiamo che Stefano, come Pavese, è stato incarcerato per delle lettere di stampo antifascista. Quindi lo sfondo storico è quello dell’Italia fascista, forse poco prima dello scoppio della Guerra.

Stefano, uscito dal carcere, deve scontare un periodo di confino in un paese a lui estraneo. Qui stringe dei rapporti con alcuni abitanti, tra cui i più importanti sono quelli con Giannino, Elena e, indirettamente, Concia. Sviluppando questi tre rapporti, trascorre i giorni in questo paese senza mai disfare la valigia, meditando a lungo sulla sua solitudine e sull’ingiustizia della sua pena. Alla fine, gli viene detto di essere libero, così Stefano prende il treno, pensando un’ultima volta a coloro che non sono presenti alla sua partenza, in particolare Giannino.

2. Interpretazioni personali

Interpretazioni personali

Coerenza del titolo Perfetta, poiché, sebbene Stefano non sia fisicamente in carcere, è come se lo fosse, poiché l’esperienza passata l’ha segnato profondamente.

Suggerimento titolo alternativo Come foglie spazzate

Punti importanti

• Trovare paragrafi particolarmente efficaci e indicarne la pagina

Pag.87-88; pag. 98-99; pag. 131-132; pag. 135

«Poi rise nervoso. “…Forse stasera aspettavate qualcuno… Non mi direte che l’avete scelto voi, di venire quaggiù. Non si sceglie il destino.” “Basta volerlo, prima ancora che ci venga imposto” disse Stefano. “Non c’è destino, ma soltanto dei limiti. La sorte peggiore è subirli. Bisogna invece rinunciare.”»

Citazione

Pagina 96 Titolo Lotta

«Senza lotta, s’accorse Stefano, non si può stare soli; ma star soli vuol dire non voler più lottare. »

3. Valutazione

Valutazione dell'opera

Come consideri l'opera?

Considero l’opera difficile e molto varia.

Tratta vari temi in maniere diversificate, perciò, pur nella semplicità dello stile, ha una complessità elevata a livello di messaggio e tema.

Non c’è una vera e propria tematica concreta su cui riflettere, tutto è incentrato sulla solitudine e sull’ingiustizia. Quest’ultima, in particolare, è molto attuale come tema, infatti tutt’ora persone innocenti o colpevoli di reati minori vengono puniti ingiustamente, ed è una delle peggiori piaghe della nostra società.

8, poiché lo stile non mi ha entusiasmato, ma l’attenta analisi personale e lo sviluppo dei temi mi sono piaciuti molto.

4. L'autore

Breve biografia

Breve biografia di Pavese

Cesare Pavese nasce a Santo Stefano Belbo nel 1908, da cui si trasferisce in seguito a Torino. Pavese è un ragazzo molto solitario e chiuso, caratteristiche peggiorate dalla morte del padre. Questa riduce in uno stato di isolamento anche la madre, che non è un grande sostegno per Cesare, che tenderà spesso al suicidio. Studia al liceo classico Cavour a Torino, e poi al D’Azeglio. Successivamente si iscrive alla facoltà di Lettere. Nel 1931 perde la madre, con uno sfondo di problemi già presenti da tempo, specialmente di tipo economico. Da sempre antifascista, Cesare viene condannato al confino, così passa un anno a Brancaleone Calabro. Dopo la guerra, a causa di una delusione d’amore, tenta il suicidio. Il 27 agosto 1950 Cesare Pavese si toglie la vita, lasciandoci con una frase scritta: “Perdono a tutti e a tutti chiedo perdono. Va bene? Non fate troppi pettegolezzi”.

La bella estate, Dialoghi con Leucò, Tra donne sole, Il compagno, La casa in collina, La luna e i falò, Il diavolo sulle colline, e molti altri.

Pavese vive la stessa solitudine e contraddittorietà di Stefano nel suo confino a Brancaleone Calabro, perciò l’opera risulta quasi un’autobiografia. L’autore, infatti, è amareggiato per la sua condizione dovuta semplicemente all’antifascismo. L’ingiustizia lo ha accompagnato durante tutta la vita.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i temi principali del romanzo "Il Carcere" di Cesare Pavese?
  2. I temi principali includono la solitudine, l'amore, il paesaggio come prigione mentale, la delusione, il sesso e l'analisi personale.

  3. Come viene descritto lo stile di scrittura di Cesare Pavese in "Il Carcere"?
  4. Lo stile di Pavese è sobrio ed essenziale, con un linguaggio elevato e leggermente antiquato, caratterizzato da periodi brevi e frequente uso della punteggiatura.

  5. Chi è il protagonista del romanzo e quali sono le sue caratteristiche principali?
  6. Il protagonista è Stefano, un uomo deluso e rassegnato, che vive il confino senza cercare di cambiare radicalmente la sua situazione.

  7. Qual è l'importanza del paesaggio nel romanzo "Il Carcere"?
  8. Il paesaggio rappresenta la prigione mentale del protagonista, con il mare che simboleggia la quarta parete della sua prigione.

  9. In che modo l'opera riflette l'esperienza personale di Cesare Pavese?
  10. L'opera è quasi autobiografica, riflettendo la solitudine e l'amarezza di Pavese durante il suo confino a Brancaleone Calabro a causa del suo antifascismo.

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