Concetti Chiave
- Ambarabà di Giuseppe Culicchia è un libro stilisticamente interessante e scorrevole, che offre riflessioni profonde sulla società.
- L'autore esplora le vite di ventuno personaggi distinti, ognuno con uno stile narrativo unico e originale.
- Il libro presenta una visione grottesca e tragicomica di una società di reietti e individui eccentrici.
- I personaggi incarnano gli estremi di una società focalizzata sull'apparenza, il sesso e la mancanza di valori.
- Il ventunesimo personaggio unisce le storie e rappresenta la critica dell'autore verso la società moderna.
Ambarabà di Giuseppe Culicchia è un libro interessante e intrigante, soprattutto dal punto di vista stilistico. Il libro è molto scorrevole, piacevole alla lettura ma, allo stesso tempo offre uno spunto di riflessione da non sottovalutare.
Indice
Osservazioni sui personaggi
Quante volte ci è capitato di guardarci intorno mentre aspettiamo l’arrivo del treno e, osservando le persone, pensare a come potrebbero essere le loro giornate, a cosa stanno pensando?
In un certo senso è quello che fa l’autore, ma con grande originalità: ventuno personaggi l’uno diverso dall’altro, ventuno stili diversi per la loro descrizione.
Descrizione della società
Nel complesso emerge un quadro grottesco e tragicomico di una società popolata da reietti e dalle persone più strane e inquietanti.
I personaggi caratterizzati rappresentano gli estremi della nostra società basata sull’apparenza, sul sesso, sull’assenza di valori: dalla modella bulimica all’adolescente con le cuffie alle orecchie, dalla prostituta all’uomo d’affari, dal barbone all’uomo tatuato.
Eterogeneità stilistica e critica sociale
L’eterogeneità dei personaggi si traduce inevitabilmente in un’eterogeneità stilistica: sono i protagonisti a parlare, anche attraverso un confusionario flusso di coscienza che trascina il lettore nel vuoto della loro esistenza.
Sarà il ventunesimo personaggio a dar voce all’autore e alla sua aspra critica contro la società, ma soprattutto a conferire unione a storie apparentemente disconnesse.