Concetti Chiave
- Il libro di Alessandro D'Avenia combina saggistica ed elementi epistolari, instaurando un dialogo immaginario con Giacomo Leopardi per attualizzarne il pensiero.
- La narrazione è strutturata in quattro sezioni che riflettono fasi della vita umana: adolescenza, maturità, riparazione e morte/rinascita.
- Nella sezione sull'adolescenza, l'autore esplora il "rapimento", ossia i sogni e le aspirazioni, mettendo in parallelo le sfide moderne con quelle di Leopardi.
- La sezione sulla maturità affronta la consapevolezza della morte e il pessimismo cosmico di Leopardi, evidenziando il rischio di "infedeltà a se stessi".
- Nella terza e quarta parte, si enfatizza l'importanza dell'amicizia e dell'amore, che aiutano a superare la fragilità e a rinascere, come dimostra l'amicizia di Leopardi con Ranieri.

Indice
La riscoperta del pensiero di Giacomo Leopardi e la struttura del libro
“L’arte di essere fragili.
Come Leopardi può salvarti la vita” dello scrittore siciliano Alessandro D’Avenia, edito Mondadori, è stato pubblicato nel 2016 e ha riscontrato ampio supporto dalla critica, a tal punto da ispirare anche un’opera teatrale. Il libro è un’opera di difficile classificazione: da un lato, presenta alcuni aspetti della saggistica, dall’altro lato, ha elementi del racconto epistolare. Alessandro D’Avenia, infatti, instaura un rapporto epistolare immaginario e a senso unico con il poeta Giacomo Leopardi e, con questo espediente letterario, riesce ad attualizzare il poeta e a farci riscoprire il pensiero leopardiano da un’altra prospettiva. In effetti, la maggior parte delle persone associa Giacomo Leopardi ad una concezione pessimistica dell’esistenza umana. In realtà, Alessandro D’Avenia ci fa conoscere un poeta innamorato della vita, desideroso di trovare l’amore, la felicità e di scoprire l’Infinito, pur consapevole della brutalità dell’esistenza. Infatti, Giacomo Leopardi cercava di andare Oltre e, senza demordere, di guardare il mondo con meraviglia, sebbene avesse una salute cagionevole e fosse cresciuto in un contesto familiare rigido e impoverito dal punto di vista affettivo. La concezione meccanicistica di Giacomo Leopardi non è altro che una visione realista dell’esistenza umana, che forse consideriamo pessimista solo in quanto non siamo disposti a vederla e ad accettarla.
Il libro “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita” è suddiviso in quattro sezioni, parallelamente a quattro importanti fasi dell’essere umano:
- L’adolescenza o l’arte di sperare, alla quale è riservata la porzione principale dell’opera;
- La maturità o l’arte di morire;
- La riparazione o l’arte di essere fragili;
- Il morire o l’arte di rinascere.
Attraversando queste quattro fasi dell’esistenza umana, Alessandro D’Avenia si impegna ad assumere il ruolo di mediatore tra la poetica leopardiana e la contemporaneità, creando un ponte tra la vita e la poetica di Giacomo Leopardi e la vita dei contemporanei e, in particolare, degli adolescenti di oggi.
Per approfondimenti sulla poetica e il pensiero di Giacomo Leopardi vedi anche qua
Analisi della prima parte del libro, incentrata sull’adolescenza
Nella prima parte, dedicata all’adolescenza, l’autore Alessandro D’Avenia si sforza di capire i giovani dell’epoca contemporanea, creando un parallelismo con l’adolescenza di Giacomo Leopardi. La concettualizzazione dell’adolescenza secondo l’autore potrebbe essere sintetizzata nella seguente frase, tratta dal libro: “L’adolescenza è la tappa dell’informe che cerca la forma, del caos che cerca l’ordine, della speranza che cerca l’esperienza e dell’impossibile che cerca il possibile”.
Alessandro D’Avenia dall’analisi del tema del “rapimento”, vale a dire i propri sogni sullo scopo che si ritiene di avere nella vita. Il rapimento è la nostra ragione di vita, ciò che ci appassiona e che è il motore delle nostre giornate. Alessandro D’Avenia racconta di come Giacomo Leopardi trascorresse le proprie giornate sui libri, nella biblioteca di famiglia, nei quali cercava incessantemente la formula della felicità.
L’autore esprime al poeta Giacomo Leopardi le difficoltà, i pensieri e gli interrogativi degli adolescenti di oggi, con degli esempi tratti dai suoi alunni. Racconta le difficoltà della delicata fascia adolescenziale, accennando ai casi di ragazzi e ragazzi annoiati, che soffrono di anoressia, autolesionismo, che sono infelici o che pensano al suicidio. Alessandro D’Avenia, inoltre, riporta alcuni dei tanti interrogativi che i suoi alunni gli pongono, quali ad esempio: “Come scoprire il proprio sogno della vita?”; “L’amore è solo un’illusione?”; “Come fare a credere in Dio?” e molti altri.
Per approfondimenti sulle caratteristiche della fase adolescenziale vedi anche qua
Analisi della seconda parte del libro, incentrata sulla maturità
Alla fase dell’adolescenza, segue quella della maturità, fase durante la quale si assume pienamente consapevolezza della morte. Nella seconda sezione del libro, Alessandro D’Avenia racconta dell’insorgenza delle difficoltà con la vista e delle forti emicranie di cui soffriva Giacomo Leopardi e di come questo periodo coincidesse con la sua crisi spirituale, in particolare, il poeta ha smesso di credere in Dio. Questa fase di Giacomo Leopardi è nota come pessimismo cosmico e Alessandro D’Avenia lo identifica come il momento in cui il poeta raggiunge la cruda consapevolezza secondo cui “l’infelicità è lo stato costitutivo delle cose”.
In seguito, l’autore Alessandro D’Avenia racconta che la ridotta auto-consapevolezza porti “all’infedeltà a se stessi”. Questa condizione può a sua volta avere due esiti: da un lato, la fuga dal sé, dall’altro lato, invece, quella di incanalare l’energia alla distruzione piuttosto che alla costruzione.
Per approfondimenti sul pessimismo di Giacomo Leopardi vedi anche qua
Analisi della terza e quarta parte del libro
Nella terza sezione del libro parte, intitolata “Riparazione o arte di essere fragili”, Alessandro D’Avenia racconta di come l’epoca contemporanea condanni ogni forma di fragilità, poiché incentrata sulla costante ricerca di perfezione. Riportando esempi di persone che affrontano varie difficoltà, l’autore esalta la loro forza, che riescono a tirar fuori nonostante le loro fragilità.
Una parte di questa sezione è dedicata all’importanza dell’amicizia. L’autore racconta di come l’amicizia di Giacomo Leopardi con Ranieri sia stata fondamentale per il poeta, che è stato accolto nella villa del suo amico a Napoli.
Nell’ultima sezione del libro, l’autore Alessandro D’Avenia ripercorre la morte del poeta Giacomo Leopardi, che si è spento tra le braccia del suo caro amico Ranieri, a Napoli. L’autore racconta come l’amore coincida con la rinascita in quanto è l’amore che ci permette di abbracciare le nostre fragilità.
Domande da interrogazione
- Qual è la struttura del libro "L'arte di essere fragili" di Alessandro D'Avenia?
- Come viene presentata l'adolescenza nel libro?
- Qual è il tema centrale della seconda parte del libro?
- Come viene trattata la fragilità nella terza parte del libro?
- Qual è il significato della morte e dell'amore nell'ultima sezione del libro?
Il libro è suddiviso in quattro sezioni che corrispondono a quattro fasi dell'esistenza umana: adolescenza, maturità, riparazione e morire.
L'adolescenza è descritta come una fase di ricerca di forma e ordine, dove i sogni e le speranze cercano di trovare un'esperienza concreta, e l'autore esplora le difficoltà e i sogni degli adolescenti contemporanei.
La seconda parte si concentra sulla maturità e la consapevolezza della morte, esplorando il pessimismo cosmico di Leopardi e la crisi spirituale che ha vissuto.
La terza parte esalta la forza che emerge dalle fragilità, criticando la società contemporanea che condanna la fragilità in favore della perfezione.
L'ultima sezione collega la morte di Leopardi con l'amore e la rinascita, sottolineando come l'amore ci permetta di abbracciare le nostre fragilità.