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Concetti Chiave

  • "La città dei ragazzi" di Eraldo Affinati esplora le vite di giovani immigrati provenienti da contesti difficili, offrendo un rifugio e un ambiente educativo.
  • L'autore stesso, Eraldo Affinati, insegna nella comunità e accompagna due ragazzi, Omar e Faris, in un viaggio nella loro città natale in Marocco.
  • Il racconto intreccia la storia personale di Affinati con la vita dei ragazzi, riflettendo sul suo passato e sui "pensieri del padre" recentemente scomparso.
  • Il libro evidenzia la povertà e le difficoltà vissute dai migranti, sottolineando il valore dell'insegnamento e la potenza dei silenzi.
  • Il messaggio centrale invita a comprendere e supportare gli immigrati, promuovendo giustizia e pace attraverso l'ascolto e l'empatia.

Autore: Eraldo Affinati

Casa editrice: Mondadori

Numero pagine: 210

Titolo: La città dei ragazzi

Genere letterario: narrativa contemporanea

Riassunto del contenuto:la città dei ragazzi è una comunità che accoglie tutti i ragazzi e bambini in una situazione sociale difficile.Per la quasi totalità dei casi si tratta di immigrati slavi, afghani, rumeni, ecc. scappati da guerre, miseria, povertà. Essi hanno tutti avuto un’infanzia difficile, alcuni non hanno più i genitori, altri sono stati portati via dalla loro casa, altri ancora se ne sono andati di propria volontà.

Sono ragazzi che riescono a vivere solo grazie alla loro forza di volontà.

Indice

  1. Eraldo Affinati e la sua missione
  2. Viaggio di ritorno alle origini
  3. Riflessioni e incontri in Marocco
  4. Conclusione e riflessioni finali
  5. Ambientazione e personaggi principali
  6. Messaggio e commento personale

Eraldo Affinati e la sua missione

In questa scuola-comunità insegna Eraldo Affinati (autore del libro), che possiede una grande sensibilità e comprensione nei confronti di questi ragazzi che, piano piano, descrive.

Viaggio di ritorno alle origini

Un’estate decide di accompagnare due ragazzi, Omar e Faris, nella loro città natale , da cui partirono ancora bambini, per scoprire i motivi che gli hanno spinti a lasciare la famiglia, la casa, la lingua.

Riflessioni e incontri in Marocco

Arrivato comincia a ripercorrere anche la sua vita, attraverso dei “pensieri del padre”, di nome Fortunato, morto da poco, attraverso delle cose che secondo Eraldo il padre avrebbe voluto dirgli. In quel paese alloggia prima nella casa di Omar poi in quella di Faris. Eraldo è trattato come un ospite di riguardo e nonostante la diversa lingua fa amicizia con Moustafà a Absalam, rispettivamente padre di Omar e di Faris. Moustafà, a guida della sua Renault 21, lo porta a visitare tutti i posti più importanti e famosi (moschee, monumenti,El Jadida ecc.), ma soprattutto la parte più degradata della città, dove la gente mangia, beve e vive nell’immondizia.

Conclusione e riflessioni finali

Dopo due settimane circa, Eraldo deve ripartire (dieci giorni prima dei due ragazzi), passato il check-in riconosce negli sguardi di Omar e Faris la potenza dell’insegnamento e continua a rivedere sempre negli occhi di quei ragazzi, lui, bambino timido, riservato, che ha vissuto senza affetto, che però, ritrova, adesso, con suo padre morto, in quella vacanza, in quei ragazzi e nella sua testa.

Ambientazione e personaggi principali

Ambiente ed epoca: il racconto è ambientato a Roma e in Marocco,ai giorni nostri con qualche piccolo tuffo nel passato.

Breve descrizione dei personaggi principali: Eraldo Affinati, protagonista, voce narrante e autore del libro.Un uomo molto sensibile e riflessivo, il quale ha passato un’infanzia senza amore e insegna nella città dei ragazzi.

Omar, con una sensibilità superiore alla norma, e Faris, con il suo rigore morale, sono due ragazzi marocchini, andati via dal loro paese ancora bambini e tornati ormai uomini. Questi sono i ragazzi che Eraldo accompagna nel loro paese e che lo ospitano nelle proprie case.

Messaggio e commento personale

Messaggio del libro: sapere quanta povertà è presente nel mondo. Ricordare che spesso i silenzi valgono più di molte parole e che sono gli ultimi ad insegnare la giustizia e la pace.

Commento personale:un libro adatto sia a ragazzi che ad adulti.

Un libro profondo che tratta argomenti moderni: per esempio la ragione per cui ci sono molti immigrati e molti motivi per cui non bisogna disprezzarli e maltrattarli invece di aiutarli. Per capirlo al meglio bisogna leggere lentamente, dando un peso ad ogni parola, e cercandone il significato profondo. A mio parere un libro moderno e riflessivo, che non segue una linea ben precisa, talvolta quindi un po’ difficile da seguire.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il tema principale del libro "La città dei ragazzi"?
  2. Il tema principale del libro è l'accoglienza e il supporto ai ragazzi in situazioni sociali difficili, spesso immigrati che fuggono da guerre e povertà.

  3. Chi è Eraldo Affinati e quale ruolo svolge nella storia?
  4. Eraldo Affinati è l'autore e protagonista del libro, un insegnante sensibile e riflessivo che lavora nella comunità della città dei ragazzi.

  5. Qual è l'esperienza vissuta da Eraldo con Omar e Faris?
  6. Eraldo accompagna Omar e Faris nel loro paese d'origine, esplorando le ragioni del loro abbandono e riflettendo sulla propria vita e sul rapporto con il padre.

  7. Qual è il messaggio centrale del libro?
  8. Il messaggio centrale è la consapevolezza della povertà nel mondo e l'importanza del silenzio e dell'apprendimento dagli ultimi per promuovere giustizia e pace.

  9. Come viene descritto lo stile del libro?
  10. Il libro è descritto come profondo e riflessivo, adatto a ragazzi e adulti, con una narrazione che richiede lettura attenta per cogliere il significato profondo delle parole.

Domande e risposte

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