Fabrizio Del Dongo
Genius
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Concetti Chiave

  • Hans Castorp, un giovane di Amburgo, visita suo cugino malato in un sanatorio a Davos ma finisce per rimanere molto più a lungo del previsto.
  • Durante il soggiorno, Castorp si immerge in conversazioni filosofiche con personaggi come Settembrini e Naphta, che influenzano profondamente il suo pensiero.
  • Castorp sviluppa un'infatuazione per Clawdia Chauchat, una giovane donna russa, che incide sul suo comportamento e rende il sanatorio un posto affascinante per lui.
  • Eventi straordinari come una tempesta di neve e un duello tra Settembrini e Naphta scuotono la routine di Castorp, portandolo a riflettere profondamente sulla vita e la morte.
  • Dopo sette anni, Castorp lascia Davos per unirsi alla Prima guerra mondiale, segnando la fine del suo lungo soggiorno e un risveglio dal suo stato di indifferenza.

Indice

  1. Arrivo a Davos
  2. Le prime tre settimane
  3. Il soggiorno è prolungato ulteriormente
  4. Due nuove conoscenze
  5. La bufera di neve
  6. Il ritorno di Joachim
  7. Un piantatore di caffè olandese
  8. La grande noia e un fantasma
  9. Cattivo umore e duello
  10. Partenza

Arrivo a Davos

Il 24enne Hans Castorp di Amburgo si reca a Davos per far visita suo cugino Joachim Ziemßen, che ha una malattia polmonare. Prevede di restare tre settimane. Hans è il figlio orfano di una famiglia agiata, è cresciuto con suo zio e ha appena finito gli studi di ingegneria. È un uomo di principi, mediamente intelligente, con una leggera tendenza all'eccessiva sicurezza. Trova subito la vita nel sanatorio Berghof un po' troppo informale e disordinata, e suo cugino sembra essere cambiato. Alla domanda su questo fatto, Joachim alza le spalle e dice che "quassù" il tempo è diverso, che i valori e i concetti cambiano.
Il primario del sanatorio, Hofrat Dr. Behrens, rileva che Hans Castorp è "totalmente anemico" e gli consiglia di seguire la stessa cura di suo cugino, approfittando del soggiorno. Castorp si sente onorato ed è felice di dar seguito alla diagnosi. Fa passeggiate quotidiane con Joachim e incontra lo scrittore italiano Lodovico Settembrini. Castorp è affascinato dal modo curioso e intelligente di parlare di quest’ultimo. Ignora il consiglio urgente dell'italiano di lasciare immediatamente Davos.

Le prime tre settimane

Hans Castorp trova difficile abituarsi all'aria di montagna, ma si gode il tempo con suo cugino, la cura quotidiana al sole, le passeggiate, a cui Settembrini partecipa spesso, e i buoni pasti. Ha anche già fatto conoscenza con altri ospiti del sanatorio, ma trova la maggior parte di loro piuttosto ignorante e goffa. È completamente rapito da una giovane donna russa sposata, di nome Claudia Chauchat. Castorp la osserva costantemente durante i pasti, ma l'etichetta gli vieta di contattare la signora. Le conversazioni filosofiche con Settembrini offrono una certa varietà alla monotonia quotidiana della vita al sanatorio. Cerca di influenzare pedagogicamente il giovane Castorp, lo corregge in continuazione.
Pochi giorni prima della sua partenza programmata, Hans Castorp prova una sensazione di freddo. Infatti, il termometro mostra una temperatura leggermente elevata: 37,6 gradi. Sebbene ritenga che il fatto s una sciocchezza, gode dell'attenzione che la sua lieve febbre crea nel personale sanitario. Accompagna suo cugino a visitare il dottor Behrens; una radiografia a Castorp rileva "macchie scure" nella zona del torace; per questa ragione gli prescrive immediatamente alcune settimane di rigoroso riposo a letto. Hans obbedisce e scrive a suo zio ad Amburgo per annunciare il suo soggiorno prolungato a Davos e per chiedergli di inviare del denaro. Anche la permanenza di Joachim è prolungata. A differenza di Hans, tuttavia, preferirebbe di gran lunga tornare a casa per perseguire una carriera come soldato.

Il soggiorno è prolungato ulteriormente

Anche dopo tre settimane di soggiorno, Hans Castorp non è guarito, la sua permanenza nel sanatorio è prolungata a tempo indeterminato. Trascorre le giornate come al solito con passeggiate col cugino, cure di sole e lunghe conversazioni con Settembrini, che non si stanca mai di convincere Castorp ad andarsene. Il fascino per Clawdia Chauchat si è nel frattempo trasformato in infatuazione e Hans Castorp fa di tutto per starle vicino almeno nello spirito.
Per Castorp ora i progetti sono a lunga scadenza, i contatti con la sua famiglia sono stati quasi interrotti e difficilmente pensa a un viaggio di ritorno. Si è ambientato troppo nell'atmosfera delle montagne, impegnato a misurare quotidianamente la sua temperatura (sempre fluttuante), gli studi biologici e i suoi pensieri su Claudia Chauchat. Quando nel sanatorio si festeggia il martedì grasso, finalmente si avvicina a lei e trascorrono una notte d'amore insieme. Il giorno dopo la donna se ne va, ma promette di tornare. Dopo la sua partenza, la vita nel sanatorio continua come al solito. Per Joachim, il soggiorno a Davos sta lentamente diventando un tormento, perché non vede l'ora di essere dimesso e iniziare la carriera nell'esercito. Ma Behrens non certifica mai che è guarito, e, con ragioni poco convincenti, prolunga per altri mesi la sua permanenza.

Due nuove conoscenze

Dopo l’incontro con Settembrini, che nel frattempo si è trasferito al villaggio, Hans e Joachim fanno la conoscenza di Leo Naphta. Inizia una forte amicizia, perché Nafta ama le conversazioni filosofiche tanto quanto Settembrini. Ma poiché i due non sono mai d'accordo, ben presto hanno luogo scambi di idee accesi e stimolanti. Incantati, Hans e Joachim ascoltano le discussioni del repubblicano e umanista Settembrini e del comunista e gesuita Nafta. Non c'è quasi un argomento su cui i due non discutano, che si tratti di guerra, religione o filosofia.
Nel frattempo, Joachim è stanco del suo soggiorno a Davos e parte contro la volontà del dottor Behrens. Poco dopo, Hans Castorp riceve la visita dello zio James Tienappel, che ha il compito di riportare a casa il ragazzo. Con una leggera amarezza, Castorp pensa che lo zio James si renderà presto conto che tutto è diverso "quassù" e che non può certo ordinargli di tornare in città. In effetti, James Tienappel si rende presto conto che suo nipote si è perso in questo mondo di montagne. Per non lasciarsi catturare dal misterioso ambiente così attraente, Tienappel parte il più rapidamente possibile e senza concludere nulla. Il legame di Hans Castorp con la sua famiglia e la città si interrompe e preferisce abbandonarsi completamente al mondo del sanatorio, in cui, ormai, vive da più di un anno.

La bufera di neve

Hans Castorp viene strappato solo brevemente dalla sua indifferenza per ciò che sta accadendo al di fuori del suo mondo di Davos da un incidente straordinario: va a sciare da solo e si trova coinvolto in una tempesta di neve in mezzo alle montagne. Completamente disorientato e incapace di reagire, si rifugia in una capanna. Per non morire congelato e rimanere sveglio, beve un sorso di vino che aveva portato con sé. Immediatamente l'alcool gli fa effetto ed egli cade in uno stato onirico, in cui improvvisamente diventano chiare le condizioni in cui si trova da quando soggiorna al sanatorio. Si rende conto che le liti e le discussioni sia di Settembrini che Nafta sono grette e retrive. Comincia a pensare anche alla morte e decide di fare spazio solo all'amore e ai piaceri della vita. Tuttavia, quando Castorp si sveglia - la bufera di neve è ormai finita - le intuizioni acquisite svaniscono immediatamente. La vita nel sanatorio continua come sempre.

Il ritorno di Joachim

La carriera militare di Joachim dura solo pochi mesi, quando il cugino torna al Berghof come ospite delle terme, lui e Hans riprendono le loro vecchie abitudini, ma la salute di Joachim non migliora, anzi, le cose stanno peggiorando a tal punto che poche settimane dopo il suo arrivo muore.

Un piantatore di caffè olandese

Nel periodo dell'Avvento Claudia Chauchat ritorna. Con grande fastidio di Hans, non viene da sola, ma è accompagnata da un gentiluomo che affascina non solo Hans Castorp, ma anche gli altri ospiti del sanatorio: Mynheer Peeperkorn. Il piantatore di caffè olandese è una figura impressionante che si comporta come un re e viene trattato come tale. Non pronuncia frasi complete e le sue osservazioni sono difficili da seguire. Dipendente dall’alcool, beve già vino a colazione. Gli piace riunire intorno a sé un gran numero di persone, che sa legare a sé stesso con la sua generosità.
Hans Castorp, che ora ignora l'etichetta e la decenza, si rivolge sfacciatamente alla "sua" Claudia dandole del "tu". Le confessa che è solo nel sanatorio perché la stava aspettando, e le chiede chiaramente dettagli a proposito della sua relazione con Mynheer Peeperkorn. Come al solito, La donna reagisce con superiorità e presenta Hans al suo compagno. Peeperkorn prende immediatamente in simpatia il giovane e lo tratta come un buon amico. Castorp, completamente affascinato dalla persona Peeperkorn, cerca di stringere amicizia con l’uomo, anche perché allo stesso tempo gli assicura la vicinanza a Claudia. In una lunga conversazione, Castorp Peeperkorn confessa di provare qualcosa anche per il russo. Questo non sorprende minimamente l'intelligente e prudente olandese. Inoltre, ha anche difficoltà con i suoi sentimenti verso Claudia, che è sempre distante e non capace di alcuna vera passione. Quando Peeperkorn diventa sempre più malato, e alla fine non può più adempiere al suo dovere virile, si toglie la vita con il veleno.

La grande noia e un fantasma

Ormai, Hans Castorp vive a Davos da anni. Dopo la partenza definitiva di Claudia Chauchat e la morte di suo cugino, la noia e l'inquietudine lo pervadono. La vita gli sembra noiosa e smorta. Interessi occasionali come i giochi di carte portano distrazione solo per un breve periodo. Il dottor Behrens, a cui non è sfuggita la noia del suo paziente, ha ora diagnosticato batteri nel suo sangue che sono innocui, ma che assolutamente devono essere curati. Castorp si sottopone al trattamento vaccinale senza obiezioni. Un grammofono, introdotto da Behrens, gli fornisce l’occasione di altre distrazioni. Si dedica interamente alla musica e spesso, nel cuore della notte, ascolta dei dischi. È particolarmente affezionato a Am Brunnen vor dem Tore di Schubert.
Con l'ingresso di una giovane donna danese, sorge l'agitazione tra gli ospiti del sanatorio: Elly ha il dono di entrare in contatto con il mondo degli spiriti. Gli ospiti del sanatorio organizzano tutti i tipi di sedute spiritiche in cui agisce come medium. Quando una sera una persona deve essere convocata dall'aldilà, Hans vuole vedere suo cugino defunto. Joachim appare davvero, seduto tranquillamente su una sedia e in uniforme. L'apparizione del fantasma spaventa profondamente Hans per cui d'ora in poi non parteciperà più agli esperimenti spiritualistici.

Cattivo umore e duello

Nel sanatorio è recentemente circolata una certa irritabilità in tutti gli ospiti, che Hans Castorp descrive come uno spirito maligno. Gli ospiti litigano per sciocchezze, ne consegue anche una rissa. Anche Settembrini e Nafta sono influenzati dal cattivo umore. Dopo uno scambio di parole particolarmente feroce, Nafta sfida Settembrini a duello. Castorp è scioccato, la veemenza e l'incondizionalità della richiesta di Nafta è incomprensibile per lui, perché dopo tutto è una disputa puramente intellettuale e astratta, non un insulto vero e proprio. Settembrini accetta e il duello ha un esito imprevisto: Settembrini si rifiuta di mirare a un umano e spara in aria, dopodiché Naphta si spara in testa.

Partenza

Ormai, Hans Castorp è nel sanatorio da sette anni. Ha perso ogni rapporto con la città, e per un lungo periodo ha perso ogni cognizione del tempo. Nel frattempo scoppia la Prima guerra mondiale. La pace e la tranquillità nel villaggio di Davos sono finite. L’evento non lascia indenne Hans: improvvisamente si risveglia dal suo stato sonnambulo di sette anni, comincia a vedere chiaro in sé stesso chiaro e come liberato. Parte subito per arruolarsi. Settembrini lo saluta e si congratula con lui per la decisione presa.
Hans Castorp si perde nella mischia. Nulla di più è riportato sull'ulteriore corso della sua vita. Difficilmente avrà la possibilità di sopravvivere alla lunga guerra degli anni successivi.

Domande da interrogazione

  1. Chi è Hans Castorp e perché si reca a Davos?
  2. Hans Castorp è un giovane di 24 anni, orfano e appartenente a una famiglia agiata di Amburgo. Si reca a Davos per far visita a suo cugino Joachim Ziemßen, che sta seguendo una cura per una malattia polmonare in un sanatorio.

  3. Qual è l'effetto dell'ambiente del sanatorio su Hans Castorp?
  4. L'ambiente del sanatorio Berghof e l'aria di montagna influenzano profondamente Hans Castorp, cambiando i suoi valori, le sue percezioni del tempo e della vita, e lo portano a prolungare il suo soggiorno ben oltre le tre settimane inizialmente previste.

  5. Chi sono i personaggi che influenzano maggiormente il pensiero di Hans Castorp durante il suo soggiorno?
  6. Durante il suo soggiorno, Hans Castorp viene influenzato principalmente da Lodovico Settembrini, uno scrittore italiano che cerca di educarlo con le sue idee filosofiche, e da Leo Naphta, un gesuita comunista che entra in contrasto con Settembrini, offrendo a Hans una varietà di prospettive su guerra, religione e filosofia.

  7. Qual è il significato dell'incontro di Hans Castorp con Claudia Chauchat?
  8. L'incontro con Claudia Chauchat rappresenta per Hans Castorp un'infatuazione che lo distrae dalla monotonia della vita nel sanatorio e lo porta a riflettere su temi come l'amore e il desiderio, influenzando profondamente il suo comportamento e le sue decisioni.

  9. Come si conclude il soggiorno di Hans Castorp a Davos e quali sono le sue riflessioni finali?
  10. Il soggiorno di Hans Castorp a Davos si conclude dopo sette anni, quando decide di arruolarsi nella Prima guerra mondiale, risvegliandosi da uno stato di indifferenza e riscoprendo un senso di scopo. Le sue riflessioni finali riguardano la realizzazione di quanto sia stato trasformato dall'esperienza nel sanatorio e la consapevolezza della fragilità della vita.

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