Concetti Chiave
- "Lazarillo de Tormes" è un romanzo picaresco spagnolo del XVI secolo, di autore sconosciuto, spesso attribuito a Diego Hurtado de Mendoza.
- La narrazione, ambientata nel regno di Carlo V, è presentata in forma autobiografica dal protagonista Lazarillo, che racconta le sue astuzie per sopravvivere.
- Il protagonista, rappresentando l'antieroe, vive esperienze che mettono in luce l'ipocrisia e la corruzione della società, mantenendo un tono ironico.
- Il romanzo, pubblicato in quattro edizioni nel 1554, fu vietato dall'Inquisizione ma influenzò l'arte, ispirando opere come i dipinti di Francisco Goya.
- Lazarillo, nonostante le sue azioni discutibili, è ingegnoso e critico nei confronti delle ingiustizie sociali che affronta durante le sue avventure.
Questo appunto di Letteratura riguarda una descrizione delle informazioni principali, del contenuto e delle tematiche di “Lazarillo de Tormes”, romanzo spagnolo di cui mancano autore e anno di composizione.
Indice
Introduzione: informazioni principali, edizioni, autore
“Lazarillo de Tormes", tradotto in italiano come “Lazzarino da Tormes” è un romanzo spagnolo di cui non conosciamo né l’autore né la data di composizione.
Spesso il romanzo viene attribuito a un tale Diego Hurtado de Mendoza.
Il titolo completo in lingua originale sarebbe “La vida de Lazarillo de Tormes y de sus fortunas y adversidades”. Appartiene al genere del romanzo picaresco e la prima edizione originale venne pubblicata nel 1554. Il regno di Carlo V fa da sfondo alle vicende narrate e il protagonista è Lazarillo. Il genere picaresco, molto diffuso in Europa, si concentrava nella descrizione di popolani:
- Furbi
- Imbroglioni
- Privi di scrupoli
I riferimenti contenuti in questo romanzo sono scarsi, ma da alcuni dati a disposizione traspare che la data di composizione potrebbe aggirarsi attorno al 1525. Le edizioni pubblicate a partire dal 1554 sono quattro:
- Burgos
- Alcala de Henares
- Anversa
- Medina del Campo
L’opera fu proibita dall’Inquisizione, ma possiamo ipotizzare che l’autore sia colto e che abbia volontariamente attinto a:
- Fabliaux
- Genere novellistico
Il romanzo sarà fonte di ispirazione cinematografica e anche pittorica, tanto che Francisco Goya realizzerà il dipinto “Lazarillo e il cieco”.
Trama: personaggi principali, svolgimento delle vicende
Incipit del romanzo: “Pues sepa Vuestra Merced, ante todas cosas, que a mí llaman Lázaro de Tormes, hijo de Tomé González y de Antona Pérez, naturales de Tejares, aldea de Salamanca. Mi nacimiento fue dentro del río Tormes, por la cual causa tomé el sobrenombre; y fue de esta manera: mi padre, que Dios perdone, tenía cargo de proveer una molienda de una aceña que está ribera de aquel río, en la cual fue molinero más de quince años; y, estando mi madre una noche en la aceña, preñada de mí, tomóle el parto y parióme allí. De manera que con verdad me puedo decir nacido en el río.”
Il romanzo si presenta in una forma autobiografica, perché è proprio il protagonista, Lazarillo, a narrare come in una cronaca tutte le sue peripezie, senza aggiungere alcun riferimento morale. Le sue avventure, non sempre perfettamente certe e lineari, rispecchiano il periodo di incertezza in cui versava l’impero di Carlo V, sottoposto a una congiuntura economica e sociale non indifferente.
Il giovane, tipico esempio antieroico, sfrutta vari stratagemmi per sopravvivere. È sempre in viaggio e non rifiuta anche l’illegalità pur di riuscire a vivere. Decide di aiutare progressivamente:
- Cieco
- Un mendicante = l’ipocrisia e la corruzione si nascondono anche dietro il clero
- Scudiero
- Un pittore di strada = è un maestro che passa inosservato, perché dura poco ed è un pittore tra due mondi
- Un cappellano
- Lo sceriffo = fa pensieri troppo negativi e legati alla morte
- Un arciprete
Sposerà anche la serva di questo arciprete e vivrà una vita serena, stabile e piena di felicità.
Le caratteristiche principali di Lazarillo
Il personaggio non è un vero criminale, ma è assolutamente subisce una serie di brutte avventure:
- Soffre la fame
- Non ha un lavoro stabile e regolare
- Vive spesso nell’illegalità
- Usa l’ingegno per risolvere i problemi con società e legge
La sua figura è molto simile a Don Chisciotte, non è particolarmente coraggioso né di buon cuore, tuttavia, sa raccontarsi usando l’ironia e in generale in modo piuttosto sintetico.
Grazie alle sue avventure come servo, riesce a smascherare l’ipocrisia e la bassezza di alcuni strati della popolazione.
Sintesi dei capitoli dell’opera
Si presenta di seguito la sintesi dei capitoli dell'opera:
- Capitolo 1: il protagonista racconta la sua infanzia, dicendo di essere nato a Tejares, sul fiume Torres. Aveva un fratellastro perché la madre di innamorò di un ladro di cavalli, che divenne presto maestro di Lazzarino, portandolo a Salamanca. Lazarillo ha escogitato un modo per spillare vino dal fondo di una brocca, anche se verrà presto scoperto. Stanco delle umiliazioni, decide di andarsene. Il cieco è molto crudele e non gli dà da mangiare.
- Capitolo 2: Lazarillo diventa un chirichetto e il nuovo padrone, che è un pastore, sembra essere ancora più cattivo del precedente, tanto che gli permette di nutrirsi solo una volta ogni quattro giorni. Dopo alcune peripezie, il protagonista viene ferito ma, dopo che viene guarito, sarà cacciato dal pastore.
- Capitolo 3: l’antieroe torna a Toledo e incontra un elegante scudiero, unendosi a lui e sperando di avere cibo e protezione. Lazarillo comincia, dopo aver visto la casa del signore, ad andare alla ricerca di cibo. Il padrone ne è felice perché invece che rubare, preferisce mendicare.
- Capitolo 4: il protagonista riceve il suo primo paio di scarpe.
- Capitolo 5: si accompagna ad un venditore di indulgenze, di cui però si stanca quasi subito e abbandona.
- Capitolo 6: lavora per breve tempo per un pittore, abbandonando anche questo padrone. Si improvvisa venditore di acqua e comincia a vivere una vita migliore, riuscendo addirittura a comprarsi nuovi abiti.
- Capitolo 7: inizia a lavorare anche per un agente di polizia. Poco dopo sposa la serva di un arciprete e si trasferiscono nella casa accanto alla sua. Si dice che prima del matrimonio, la moglie avesse già avuto tre figli. Sono innamorati e Lazzarillo non si pone troppe domande.
Per ulteriori informazioni sul romanzo picaresco, vedi anche qua
Domande da interrogazione
- Qual è il contesto storico e letterario di "Lazarillo de Tormes"?
- Chi è il protagonista del romanzo e quali sono le sue principali avventure?
- Quali sono le caratteristiche principali del personaggio di Lazarillo?
- Come si sviluppa la trama nei capitoli del romanzo?
- Qual è l'importanza del romanzo "Lazarillo de Tormes" nella cultura e nell'arte?
"Lazarillo de Tormes" è un romanzo picaresco spagnolo ambientato durante il regno di Carlo V, caratterizzato da incertezze economiche e sociali. Il romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1554, è attribuito a Diego Hurtado de Mendoza e riflette la vita dei popolani furbi e privi di scrupoli.
Il protagonista è Lazarillo, un giovane che narra in forma autobiografica le sue peripezie. Vive in un contesto di incertezza e sfrutta vari stratagemmi per sopravvivere, aiutando personaggi come un cieco, un mendicante, uno scudiero, un pittore di strada, un cappellano e uno sceriffo.
Lazarillo non è un vero criminale, ma subisce molte avventure sfortunate. Soffre la fame, vive nell'illegalità e usa l'ingegno per risolvere i problemi. È simile a Don Chisciotte, non particolarmente coraggioso, ma capace di raccontarsi con ironia.
Nei capitoli, Lazarillo racconta la sua infanzia e le sue esperienze con vari padroni, tra cui un cieco crudele, un pastore avaro, e uno scudiero elegante. Alla fine, lavora per un agente di polizia e sposa la serva di un arciprete, vivendo una vita più stabile.
"Lazarillo de Tormes" è un'opera fondamentale del genere picaresco e ha ispirato sia il cinema che la pittura, come dimostra il dipinto "Lazarillo e il cieco" di Francisco Goya. Il romanzo smaschera l'ipocrisia e la bassezza di alcuni strati della popolazione.