Concetti Chiave
- Lope de Vega, a key figure of the Spanish Golden Age, revolutionized theatre with his "New Art of Writing Plays", adapting to modern times.
- "El perro del hortelano", a popular comedy by Lope, explores themes of jealousy and social class, centering on Countess Diana and her secretary Teodoro.
- The play's plot unfolds in Naples over three acts, drawing inspiration from the works of Boccaccio and Matteo Bandello.
- Teodoro's character illustrates social climbing and ambition, as he shifts affection from Marcela to Diana, driven by social advancement.
- Supporting characters like Tristano and Marcela highlight the comedic elements and emotional turmoil, crucial to the narrative's resolution.
Indice
Introduzione
Lope de Vega fu uno degli autori più prolifici del Secolo d'oro spagnolo. Riuscì a rivoluzionare il settore teatrale grazie alla pubblicazione della sua "Nuova arte di fare commedie", un testo in cui soddisfaceva le nuove regole per la scrittura di opere teatrali e che erano più adatte ai tempi moderni. Una delle opere più note dell'autore è stata "El perro del hortelano", una commedia che oggi continua a dimostrare un grande dinamismo e ad essere di forte attualità. L'opera è una commedia d'intreccio, composta probabilmente, nel 1613 e pubblicata nel 1618. L'azione comincia nel bel mezzo della situazione (in media res) e si svolge a Napoli. Articolata in tre atti, trova l'inspirazione nelle novelle del Boccaccio e qualche critico vi ritrova anche un'ispirazione tratta dalle novelle di Matteo Bandello.
Prima di riassumer "El perro del hortelano" è importante conoscere brevemente questo lavoro di Lope de Vega. È una commedia pubblicata nel 1618. L'origine di questo lavoro deriva dall'espressione castigliana "Essere come il cane del giardiniere, che non mangia e impedisce gli altri di mangiare". Questo concetto sta alla base di questo lavoro di Lope la cui trama si sviluppa intorno alla contessa Diana, una donna che non ama Teodoro, ma che impedisce che altrui lo amino.
È una delle commedie più popolari del drammaturgo spagnolo, rappresentata più volte a teatro e al cinema
Trama Atto I
Quando il sipario sui alza, Teodoro appare sulla scena per vedere Marcela, la sua amata, cameriera della contessa di Belfor, Diana.A causa dei rumori che Theodore e Marcela fanno, Diana si sveglia e chiama i suoi servi per vedere che cosa stesse succedendo. Crede che i rumori provengano da un suo corteggiatore che voleva conquistarla ma Marcela scopre la verità e confessa che sono stati lei e Teodoro a vedersi nascosti. Diana critica l'indecenza di quell'atto e lo incoraggia a sposarsi in modo che le loro relazioni siano pure e oneste.
In questo momento, Diana inizia a provare emozioni che non sa controllar. Prova gelosia dell'amore di Marcela per Teodoro. È allora che decide di scrivere una lettera anonima a Teodoro in cui esprime i suoi sentimenti.
Quando Teodoro riceve la lettera, scopre presto che è stata scritta dalla contessa Diana e inizia, quindi, ad essere attratto da lei e cerca di corteggiarla. Intanto sono in corso i preparativi del matrimonio tra Teodoro e Marcela e Diana decide di rinchiudere in casa la ragazza per evitare che i due giovani si vedano prima del matrimonio e continuino a commettere atti contrari alla morale.
Essendo Marcella segregata, Teodoro si dichiara a Diana e confessa che non ha più alcuna intenzione di sposare la ragazza perché chi ama veramente è la contessa.
Atto II
Marcela, sempre segregata, scrive a Teodoro. Ma lui, deciso a rompere con lei, non vuole nemmeno leggere strappa la missiva perché ora ha un solo desiderio: sposare Diana, la contessa. In un atto di sincerità e onestà, Teodoro decide di comunicare la nuova situazione a Marcela. La ragazza, per vendetta, decide di sedurre Fabio, grande amico di Teodoro.Poi, appare Diana, che dall’aria spensierata e svagata, chiede consiglio a Teodoro su chi sia il miglior pretendente per lei: il marchese Riccardo o il conte Federico. Teodoro, confuso ma mantenendo le distanze dalla donna, finisce per consigliarla di sposare il marchese.
Consapevole che Diana non prova nessun affetto nei suoi confronti, Teodoro riallaccia i rapporti con il suo primo amore: Marcela. Le chiede perdono e, la ragazza, innamorata com'era di Teodoro, finisce per perdonarlo. Tuttavia, la contessa quando viene a sapere che i due amanti sono tornati insieme, insiste affinché Fabio e Marcela si sposino.
Nel frattempo, il marchese Riccardo, con cui la contessa aveva deciso di sposarsi, arriva a palazzo. Tuttavia, Diana gli dice che sicuramente ci deve essere stato un errore perché non ha alcuna intenzione di sposarlo. Da parte loro, Diana e Teodoro hanno una conversazione sincera in cui lui decide di confessare il suo amore e in cui lei confesserà, freddamente, che non importa quanto provasse per lui: non potrebbero mai sposarsi perché appartengono a classi sociali diverse.
Alla fine, Teodoro è preso d’ira e accusa Diana di essere la causa di tutto: non gli permette di amare Marcela e nemmeno accetta il suo amore. Diana, nel sentire la verità, finirà per arrabbiarsi con Theodore.
Atto III
L'atto III è quello che conclude l'opera e in cui si ha la risoluzione del conflitto. Esso inizia con una scena in cui incontriamo tutti i pretendenti della contessa. Diana è una donna ricca, bella e nubile, alla ricerca di un marito ma non ha ancora trovato nessuno, quindi, nel paese continuano a farsi avanti pretendenti con l’intento di conquistare la donna.Tuttavia, tutti vengono a conoscenza delle strane relazioni esistenti tra Teodoro e Diana, così decidono di assumere qualcuno per uccidere Teodoro e, quindi, liberarsi del problema. Ma finiscono per assumere Tristan, il servitore di Teodoro, che spiega la situazione al suo padrone.
Di fronte a questi eventi allarmanti in cui è messa in gioco la vita di Teodoro a causa dei maneggi della contessa, decide di fuggire dalla Spagna. Per fare questo, ha, però, bisogno del consenso di Diana perché altrimenti non sarà in grado di attraversare il confine. Diana finisce per concederglielo.
In esilio, il servitore Tristano fa uso della sua arte per far passare Teodoro come figlio di un conte che ha perso un figlio con lo stesso nome. In questo modo, ingannando il conte Ludovico, Teodoro diventerà figlio di questo conte e, quindi, avrà anche lo stesso titolo. Questo è l’elemento di cui avrà bisogno, una volta per tutte, per poter sposare Diana.
Alla fine della commedia, tutti i personaggi vincono: Tristan ha tratto vantaggio dall’essere stato scelto come "sicario" e, naturalmente, Theodore e Diana si possono sposano. Marcella, orma abbandonata da Teodoro, si sposa con Fabio, in servitore di Diana.
Personaggi principali
Lope de Vega ricorre sempre alla creazione di personaggi "tipo" che rappresentavano persone che facevano davvero parte della società. Infatti, troviamo personaggi appartenenti all’aristocrazia (come la contessa Diana, il marchese Riccardo o il conte Ludovico) e servitori, tutti gli altri.Diana, la contessa
Ci viene presentato come una persona capricciosa, gelosa ed egoista. È una persona molto altezzosa e classista che prova disprezzo per le persone che non appartengono al suo strato sociale. Arriva infatti a trattare Marcella e Teodoro in modo altezzoso, perché li considera inferiori a lei.
Teodoro, il segretario
Il ruolo di Teodoro nella casa della contessa è quello di segretario, quindi anch’esso subalterno. Il rapporto ineguale di poteri può essere visto in ogni momento durante lo sviluppo dell'opera poiché sarà la contessa Diana ad esserne un esempio lampante. Teodoro perde la testa per questa donna, tuttavia, in questo atteggiamento vediamo anche che è un personaggio interessato e un arrampicatore sociale: non ha remore a rompere il suo fidanzamento con Marcela, la cameriera, vedendo la possibilità di "arrampicarsi", legandosi alla contessa.
Altri personaggi
• Tristano: il servo di Teodoro interpreta il ruolo del "comico", così ricorrente nella produzione di Lope de Vega. È il migliore amico del protagonista e, infatti, grazie a lui, il suo padrone può sposare la donna che ama.• Marcela: è la donna che sopporta tutte le oscillazioni amorose tra Diana e Teodoro, la più vulnerabile e quella che è più colpita da tutti i cambiamenti di opinione dei due amanti.
• Ludovico: anche se appare solo alla fine della commedia, la sua importanza è fondamentale per concludere la commedia. Si tratta del conte di cui Tristano approfitta per poter fingere che Theodore sia in realtà il suo figlio perduto. La disperazione del conte lo farà finire per accettare Teodoro come suo figlio.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema centrale dell'opera "El perro del hortelano" di Lope de Vega?
- Come si sviluppa la trama nel primo atto dell'opera?
- Quali sono le dinamiche tra i personaggi principali nel secondo atto?
- Come si risolve il conflitto nell'atto III?
- Quali sono le caratteristiche principali dei personaggi di Diana e Teodoro?
Il tema centrale dell'opera è l'amore non corrisposto e la gelosia, rappresentato attraverso la figura della contessa Diana che non ama Teodoro ma impedisce ad altri di amarlo.
Nel primo atto, Teodoro e Marcela si incontrano segretamente, ma vengono scoperti da Diana, che inizia a provare gelosia e scrive una lettera anonima a Teodoro, esprimendo i suoi sentimenti.
Nel secondo atto, Teodoro rompe con Marcela per corteggiare Diana, ma poi ritorna da Marcela. Diana, nel frattempo, cerca di sposare il marchese Riccardo, ma alla fine rifiuta l'idea a causa delle differenze sociali con Teodoro.
Nell'atto III, Teodoro finge di essere il figlio di un conte grazie all'aiuto di Tristano, ottenendo così il titolo necessario per sposare Diana, mentre Marcela si sposa con Fabio.
Diana è capricciosa, gelosa ed egoista, mentre Teodoro è un arrampicatore sociale che cerca di migliorare la sua posizione legandosi a Diana, nonostante il suo amore iniziale per Marcela.