Concetti Chiave
- Lucrezio nel quarto libro del poema analizza i sensi, sostenendo che i simulacri delle cose esistano e volteggino nell'aria, influenzando la visione.
- I sottili tessuti corporei emessi dai corpi possono raggiungere i nostri occhi, provocando visioni che possono essere sia rasserenanti che inquietanti.
- La voce e il suono sono considerati corporei, prodotti dalla bocca e articolati dalla lingua, diffondendosi nell'aria e rimbalzando sugli ostacoli.
- Il gusto è descritto come un'esperienza tattile, con alimenti che rilasciano corpuscoli percepiti dai pori della lingua, influenzando il sapore.
- I sentori odorosi vengono percepiti diversamente a seconda della forma dei loro corpuscoli, ma non possono raggiungere distanze come il suono o la vista.
Lucrezio - Quarto libro
Nel libro quarto del poema, dedicato a esporre la teoria della conoscenza, Lucrezio conduce una vera analisi dei sensi uno per uno, conformandosi a Epicuro, sostiene che i simulacri di tutte le cose esistano e volteggino nell’aria in tutte le direzione, specie di membrane leggere, corporee che non smettono di essere emesse dai corpi con facilità. Questi sottili tessuti incalzano e sospingono l’aria interposta tra se e i nostri occhi, giungendo a ferirli e provocando la visione che può essere sia rasserenante che atterrente, facendosi contro al nostro sguardo e al nostro animo tanto nella veglia quanto nel sonno. Così, dovunque noi volgiamo lo sguardo possiamo scorgere forme e colori degli oggetti come oppure prodigiose figure e pallidi fantasmi venendoci incontro. Ciò per quanto riguarda la vista, ma anche l’essenza della voce e del suono è corporea, asprezza e levità della nostra voce corrispondo alla variabile fisica dei suoi principia: la bocca emette dei suoni, che vengono articolati dalla lingua e plasmati dalla curvatura delle labbra e dal loro movimento.Voci che si spargono e si diffondono e volano per raggiungere un orecchio, oppure si perdono nell’aria oppure, urtando gli ostacoli che incontrano, rimbalzano e il loro suono viene rimandato. A maggior ragione, tattile è il gusto, masticando si spreme l’alimento in bocca il quale così invade i canali del palato e viene recepito dai pori della lingua che penetra, più levigati sono i corpuscoli dell’alimento più gradevole è il sapore. Numerose sostanze esalano dal loro interno un flusso di sentori odorosi che toccano le narici e che sono percepiti diversamente a causa della forma diversa dei loro corpuscoli, nessun odore può raggiungere così lontano come il suono o come la visione.