ely90
Genius
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Concetti Chiave

  • Lucrezio descrive l'amore come un desiderio ansioso e ossessivo, da cui è consigliabile distogliere la mente per evitare la sofferenza.
  • Amore è visto come un impulso "mostruoso" che porta a comportamenti irrazionali e dannosi, suggerendo di evitare di esserne sopraffatti.
  • Gli amanti sono ingannati da Venere, incapaci di trovare rimedi alla loro follia, portando a molteplici conseguenze negative.
  • Le delusioni d'amore sono paragonate a reti da cui è difficile liberarsi, a causa dei nodi intricati dell'amore stesso.
  • Lucrezio esamina gli aspetti fisiologici dell'amore, concentrandosi sulla nascita dei figli e l'eredità delle caratteristiche ancestrali.
Il tema dell'amore nel Libro IV del De Rerum Natura di Lucrezio
In latino “cupido” è il desiderio, e l’amore è indissolubilmente legato ad un ansia che Lucrezio definisce “gelida”, appunto “frigida” (v.1060). Se anche l’oggetto d’amore è lontano, i suoi simulacri sono sempre presenti…eppure conviene pensare ad altro, per non essere avvinti dall’ossessione. Chi evita Amore non è affatto privo del “frutto di Venere” anzi, riesce a raccoglierne solo i vantaggi: infatti, nell’atto d’amore gli individui sono colti da impulsi nascosti che infuriano improvvisamente, è un desiderio definito “mostruoso” e perciò da rifuggire. Ecco allora che assumendo cibo ed acqua si placano subito la fame e la sete, invece di una persona non è possibile portarsi dentro alcunché, se non dei simulacri. Lucrezio prosegue in questa direzione affermando che Venere illude gli amanti, ed essi sono poi incapaci di trovare un rimedio alla loro follia. Le conseguenze di questo amore così stranamente turpe sono molteplici:
1-si perdono le forze
2-ci si distrugge per la fatica
3-si passa la vita badando a segnali lanciati da altri
4-le vesti si consumano
5-si sperperano i guadagni dei padri acquistando cose inutili
Se i mali che emergono da un amore ricambiato sono già devastanti, perfino maggiori sono quelli portati dalle delusioni d’amore: è come essere gettati in delle reti –dice Lucrezio- da cui è arduo uscire perché si dovrebbero prima disfare i “nodi” d’Amore e in ciò ognuno ostacola se stesso. Infine, gli aspetti fisiologici riguardanti questo amore sono esaminati riservando particolare attenzione alla nascita dei figli, di cui “Venere con diverso destino produce i sembianti, e riproduce visi e voci e chiome degli antenati” (=inde Venus varia producit sorte figuras maiorumque refert vultus vocesque comasque).

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