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di Lugh
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Concetti Chiave

  • Lucrezio utilizza un poema epico didascalico, "De Rerum Natura", per esporre la filosofia epicurea, ispirandosi alle Muse e celebrando Epicuro come filosofo-eroe.
  • Il poema inizia con una preghiera a Venere, simbolo della forza generatrice della natura, e prosegue con temi scientifici e filosofici distribuiti nei sei libri.
  • Ogni libro del poema contiene un proemio e un finale, con temi specifici e artistici, ma molti studiosi ritengono l'opera incompiuta a causa della morte prematura di Lucrezio.
  • Lucrezio combatte la paura della morte e gli errori umani attraverso l'atarassia, condannando politica, guerra e passioni amorose, evidenziando un pessimismo di fondo.
  • Il linguaggio di Lucrezio è massiccio e solenne, con formule ricorrenti e arcaismi, combinando termini didascalici con vocaboli di uso quotidiano.

Indice

  1. Lucrezio: poetica e precedenti letterari
  2. Contenuto dell'opera e struttura compositiva
  3. Lucrezio, poeta della ragione
  4. Linguaggio lucreziano

Lucrezio: poetica e precedenti letterari

-> De Rerum Natura: poema epico didascalico in esametri, in sei libri. Didascalico poiché suo oggetto è l’esposizione della filosofia epicurea. Epico perché celebra Epicuro, filosofo-eroe che ha dato agli uomini un messaggio di salvezza. Tuttavia esso non era un poema ma un vero e proprio trattato in prosa.
Lucrezia sceglie la forma poetica dichiarando che egli si presenta ispirato alle Muse a esplorare strade mai tentate da altri, e preannuncia con orgogliosa sicurezza la gloria che deriverà al suo poema sia dai contenuti sia dalla forma, capace di illuminare argomenti così difficili grazie alla chiarezza dell’esposizione e al fascino.
Fa una similitudine con i medici e i bambini: dice di voler esporre in versi la dottrina epicurea così come i medici, dovendo somministrare ai bambini un’amara medicina, cospargono di miele il bordo della tazza Ovvero la poesia deve essere un qualcosa di piacevole per far digerire un argomento amaro/complicato ( tesi epicurea ).
Il filone in cui Lucrezio si inserisce non è quello tecnico rappresentato da da Esiodo, ma quello scientifico-filosofico ( che trovava come esponente Empedocle ). In più un altro messaggio rimanda alla salvezza: le persone si salvano seguendo l’epicureismo, non con l’intervento divino.

Contenuto dell'opera e struttura compositiva

-> Il proemio dell’opera si apre con una solenne preghiera rivolta a Venere, la dea progenitrice e protettrice dei romani. Venere, la dea dell’amore, del piacere e della fecondità, è il simbolo della forza generatrice della natura e, insieme, della felicità che deriva all’uomo dalla conoscenza dall’accettazione delle leggi naturali. ( fine ultimo della vita per l’epicureismo -> piacere ). La richiesta alla Dea di assicurare la pace ai romani è in primo luogo del dedicatario Memmio.
-> Libro 1: gli atomi e i loro moti nello spazio vuoto
-> Libro 2: il clinamen
-> Libro 3: l’anima e l’animus periscono con il corpo, paura della morte -> libro 5: cosmologia, meccanica celeste e storia dell’umanità
-> Libro 6: fenomeni meteorologici e terrestri, la peste di Atene
Ogni libro ha un proemio, più o meno ampio, e un finale, che contiene l’esposizione di un tema specifico, non propriamente digressivo ma che per l’estensione e per il valore artistico acquista un suo autonomo rilievo.
Molti studiosi ritengono il poema incompiuto: è probabile che il poeta non abbia potuto dargli l’ultima mano a causa della sua morte prematura; sembra dimostrarlo il fatto che in un passo del libro 5 è annunciata un’ampia trattazione delle sedi degli dei che manca nel seguito dell’opera.

Lucrezio, poeta della ragione

Nelle sue opere Lucrezio lotta contro gli errori e la falsità.
Egli cerca di vincere la paura della morte e raggiungere il piacere attraverso l’atarassia; condanna la politica e la guerra; condanna la passione amorosa; afferma come il mondo non sia stato creato per l’uomo; si parla di pessimismo lucreziano.

Linguaggio lucreziano

Usa uno stile massiccio e solenne, con formule didascaliche e ricorrenti e vocaboli tratti dall’uso quotidiano (arcaismi).

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura e il contenuto principale dell'opera "De Rerum Natura" di Lucrezio?
  2. "De Rerum Natura" è un poema epico didascalico in sei libri che espone la filosofia epicurea. Ogni libro tratta temi specifici come gli atomi, il clinamen, l'anima, la cosmologia e fenomeni naturali, con proemi e finali artistici. L'opera è considerata incompiuta a causa della morte prematura di Lucrezio.

  3. Come Lucrezio giustifica l'uso della poesia per esporre la filosofia epicurea?
  4. Lucrezio paragona la poesia a un rimedio dolce, come i medici che cospargono di miele il bordo della tazza per far accettare ai bambini una medicina amara. La poesia rende piacevole e accessibile l'esposizione di argomenti complessi come la filosofia epicurea.

  5. Qual è il ruolo di Venere nel proemio dell'opera di Lucrezio?
  6. Venere è invocata come dea dell'amore e della fecondità, simbolo della forza generatrice della natura. Lucrezio le chiede di assicurare la pace ai romani, collegando la felicità umana alla conoscenza e accettazione delle leggi naturali, un principio epicureo.

  7. Quali sono le principali condanne espresse da Lucrezio nelle sue opere?
  8. Lucrezio condanna la politica, la guerra e la passione amorosa. Egli cerca di vincere la paura della morte e raggiungere il piacere attraverso l'atarassia, affermando che il mondo non è stato creato per l'uomo, riflettendo un pessimismo lucreziano.

  9. Quali sono le caratteristiche distintive del linguaggio utilizzato da Lucrezio?
  10. Lucrezio utilizza uno stile massiccio e solenne, con formule didascaliche ricorrenti e vocaboli tratti dall'uso quotidiano, inclusi arcaismi, per rendere il suo messaggio filosofico chiaro e accessibile.

Domande e risposte

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