Concetti Chiave
- Giulio Cesare pose fine al sistema repubblicano, instaurando un governo centralizzato sotto un'autorità suprema che controllava l'esercito.
- Espanse i confini del mondo romano verso il centro e Nord Europa, oltrepassando i limiti mediterranei precedenti.
- Proveniente da una famiglia patrizia antica ma non ricca, Cesare iniziò la sua carriera politica con l'appoggio del partito dei populares.
- Durante la dittatura di Silla, Cesare affrontò pericoli significativi ma riuscì a salvarsi grazie a influenze aristocratiche.
- La sua abilità oratoria e le spese per eventi pubblici aumentarono la sua popolarità, nonostante gli scandali personali e politici.
Cesare, Giulio – Biografia
Con Cesare finì il sistema repubblicano e si inaugurò un’epoca in cui il governo dello Stato non era affidato a gruppi di nobili in lotta tra loro ma a una autorità suprema di moderatore che comandava l’esercito e di fatto esercitava il potere. Inoltre, Cesare allargò i confini del mondo romano che fino a quel momento era stato essenzialmente mediterraneo spostandoli verso il centro e il Nord Europa. Cesare fu anche un grande letterato le cui uniche opere conservate sono i Commentarii de bello Gallico in sette libri e i Commentarii de bello civili in tre libri. Cesare proveniva da una delle più antiche famiglie patrizie che faceva risalire le proprie origini a Iulo figlio di Enea. Si diceva che la famiglia venisse da Alba longa e che un lontano antenato Proculo Giulio fosse stato amico di Romolo. Quando Cesare nacque la gens Iulia non era ricca tanto che la casa di famiglia si trovava nel quartiere popolare della Suburra. Gaio Giulio Cesare nacque a Roma nel luglio del 100 a.C. (o, meno probabilmente, del 102) da un padre che portava il suo identico nome e da una madre di nobile lignaggio, Aurelia la quale godeva di grande reputazione per la sua moralità. La sorella del padre, Giulia, sposò Gaio Mario di cui quindi Cesare divenne nipote acquisito. Cesare si trovò sin dalla più giovane età legato al partito dei populares in lotta contro le correnti più tradizionaliste della aristocrazia romana. Nel 84 a.C. morì gaio Mario e l’anno successivo anche il padre di Giulio Cesare. Se da un lato questo lutto lo lasciò orfano, dall’altro gli permise di agire in piena autonomia fin dalla più giovane età. La carriera politica di Cesare iniziò in maniera brillante: a 16 anni ricevette la nominatio per la carica di flamen dialis, il più importante sacerdozio di Giove. Per legarsi meglio al partito dei popolari, infatti, Cesare sposò Cornelia figlia di Cornelio Cinna che era stato il braccio destro di Mario, il suo successore alla guida dei populares. Quando però nell’82 a.C. Silla sconfisse i seguaci di Mario ed entrò a Roma come dittatore restituendo il potere all’aristocrazia, gli esponenti della parte di Mario corsero pericoli gravissimi. Il nuovo dittatore impose il divorzio da Cornelia ma il giovane rifiutò. Silla era deciso a condannarlo a morte e finì per risparmiarlo solo davanti alle preghiere dei tanti amici aristocratici di Cesare. Cesare ebbe salva la vita ma i suoi averi furono confiscati ed egli si allontanò da Roma per prestare servizio militare nella provincia d’Asia. In quell’occasione divenne ospite e protetto dal re Nicomede di Bitinia.Sui rapporti tra Cesare e Nicomede si diffusero pettegolezzi: la voce pubblica diceva che i due fossero diventati amanti. In Asia Cesare imparò il mestiere delle armi e si segnalò per coraggio e intraprendenza ricevendo anche la corona civica. Subito dopo la morte di Silla nel 78 a.C. tornò a Roma e si immerse nuovamente nell’attività politica segnalandosi come oratore. Poco più tardi decise di recarsi a Rodi per perfezionare le sue doti di oratore alla scuola del famoso maestro d’ eloquenza Apollonio Molone. Durante il vaggio la sua nave fu catturata dai pirati e mentre gli altri compagni venivano liberati Cesare rimase sequestrato sull’isola di Farmacussa. In questo periodo si comportò da vero aristocratico romano disdegnoso e arrogante arrivando al punto di promettere ai suoi sequestratori tra il serio e il faceto di farli crocifiggere dopo la sua liberazione. E mantenne la promessa poiché appena liberato catturò i pirati e li fece giustiziare. Tornato a Roma iniziò il cursus honorum nel 68 a.C. come questore e l’anno successivo tenne l’elogio funebre di sua zia Giulia moglie di gaio Mario. Tenne poi l’elogio funebre dell’amata moglie Cornelia che morì nello stesso anno e poco dopo si sposò con Pompea. Successivamente ottiene la carica di edile curule che gli consentì di accrescere la sua popolarità. Spese infatti somme enormi per giochi gladiatori e per altre pubbliche liberalità ma procurandosi la gratitudine delle masse che gli sarà utile in seguito: si potrebbe dire che per lui fu un buon investimento. Come Cesare conciliasse le sue simpatie per l’epicureismo di cui in gioventù aveva studiato il pensiero con il ruolo di difensore delle tradizioni sacrali di Roma non sappiamo bene. Di certo Cesare era un uomo abbastanza spregiudicato e abile nell’individuare tutti i sistemi possibili per scalare il potere. Di fatto si dimostrò scrupoloso e ineccepibile. Il suo nome fu però trascinato in uno scandalo perché il famigerato tribuno Clodio fu scoperto mentre travestito da donna si era intrufolato in casa di Cesare nei misteri della Bona Dea riservata alle matrone. Si insinuó allora che Clodio fosse lì per dar corso a una tresca con la moglie di Cesare. Da parte sua Cesare si limitò a divorziare da lei senza perseguire Clodio, il quale era a capo dei populares e dunque un uomo utile ai suoi progetti. Nel frattempo, Cesare riuscì a sfuggire alle accuse. Uscito indenne anche da questo pericolo fu nominato propretore in Spagna e partì malgrado i suoi creditori tentassero di trattenerlo a Roma.
Domande da interrogazione
- Quali furono i principali contributi di Cesare all'espansione del mondo romano?
- Quali opere letterarie di Cesare sono giunte fino a noi?
- Quali furono le origini familiari di Cesare e come influenzarono la sua carriera politica?
- Come reagì Cesare alle pressioni di Silla riguardo al suo matrimonio con Cornelia?
- In che modo Cesare gestì lo scandalo legato al tribuno Clodio e alla sua seconda moglie Pompea?
Cesare allargò i confini del mondo romano, che fino a quel momento era essenzialmente mediterraneo, spostandoli verso il centro e il Nord Europa.
Le uniche opere di Cesare che si sono conservate sono i "Commentarii de bello Gallico" in sette libri e i "Commentarii de bello civili" in tre libri.
Cesare proveniva da una delle più antiche famiglie patrizie, la gens Iulia, che faceva risalire le proprie origini a Iulo, figlio di Enea. Questa nobile discendenza lo legò al partito dei populares, influenzando la sua carriera politica.
Cesare rifiutò di divorziare da Cornelia nonostante le pressioni di Silla, mettendo a rischio la sua vita, ma fu risparmiato grazie alle preghiere dei suoi amici aristocratici.
Cesare divorziò da Pompea senza perseguire Clodio, che era a capo dei populares e quindi utile ai suoi progetti, riuscendo a sfuggire alle accuse e continuando la sua carriera politica.