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Concetti Chiave

  • Nel II secolo d.C., la lingua latina cristiana emerge con la latinizzazione di vocaboli ebraici e greci, creando un nuovo lessico con termini come trinitas e incarnatio.
  • La sintassi si evolve con l'influenza del greco, mostrando l'uso di participi, ablativi assoluti e verbi deponenti con significato passivo.
  • Gli scrittori cristiani innovano il linguaggio con nuovi termini tecnici e reinterpretano sostantivi esistenti per esprimere concetti di fede.
  • Tertulliano è un pioniere nella lessicografia cristiana latina, introducendo molti neologismi e parole uniche, e trasformando il significato di termini comuni.
  • Il suo stile, ricco di reminiscenze bibliche e costrutti complessi, crea una lingua che collega il latino classico alle lingue romanze medievali.

Tertulliano: lingua e stile

Nel II secolo d.C. nasce la lingua latina cristiana. Uno dei primi fenomeni linguistici è rappresentato dalla latinizzazione dei vocaboli ebraici e greci. Alcuni come amen o hosanna (ebraici), altri come apostolus, evangelium, propheta, diaconus (greci) si fondono con i neologismi di origine latina (trinitas, incarnatio, substantia, salvatio) per formare un nuovo lessico. Per quanto concerne la sintassi si nota il frequente uso di participi, per influsso del greco, degli ablativi assoluti anche senza indipendenza grammaticale dalla reggente, dei verbi deponenti che assumono significato passivo, del verbo habere, che si approssima al nostro ausiliare. La novità assoluta consiste nel coniare costrutti e vocaboli tecnici necessari ad esprimere il nuovo contenuto di fede e di culto. Gli scrittori cristiani danno un significato nuovo a sostantivi già in uso (si pensi a confessio, advocatio, consecutio, transgressio); oppure formano vocaboli nuovi su basi latine o anche su basi greche; oppura passano nella stessa opera da uno stile semplice e discorsivo, ad uno elevato e dotto.
Tertulliano è senza dubbio il più originale degli scrittori latini cristiani. In campo lessicale porta un grandissimo contributo, tanto che nelle sue opere si trovano molti apax legomena, cioè parole usate una sola volta e molti neologismi, una lunga serie di nomi astratti e soprattutto vocaboli usati con significato diverso dal consueto. Le reminiscenze bibliche modificano la terminologia latina, come i costrutti molto complicati ed arditi, le raffinatezze stilistiche, le immagini corpose, le metafore improvvise danno l’impressione di una lingua diversa, che, pur modellata sui classici Cicerone e Seneca, ne è molto lontana, anticipando quasi quella medievale. Di fatto Tertulliano crea la lingua della Chiesa occidentale, che è il naturale ponte tra l’espressione classica e l’espressione delle lingue romanze.

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