Concetti Chiave
- Agricola è una biografia encomiastica di Tacito, dedicata al suocero Gneo Giulio Agricola, scritta tra il 97 e il 98 d.C.
- L'opera ripercorre la vita di Agricola, dalla sua formazione alla carriera militare e politica, fino alla sua morte.
- La parte centrale si focalizza sui sette anni di comando in Britannia, includendo un excursus geografico ed etnografico.
- Descrive la guerra contro i Caledoni e l'amministrazione del territorio britannico da parte di Agricola.
- L'ultima parte tratta il ritorno a Roma, l'invidia di Domiziano, e conclude con un elogio funebre di Agricola.
L'Agricola
La prima opera di Tacito è intitolata: “De vita Iulii Agricolae”, detta anche spesso semplicemente “Agricola”. Si tratta di una biografia encomiastica dedicata al suocero Gneo Giulio Agricola a pochi mesi dalla sua morte. Fu infatti scritta tra il 97 ed il 98, e vide la luce nel 98 d.C. Questa è sicuramente un’opera giovanile e quindi non ha ancora i tratti del Tacito più maturo, però è interessante per tanti spunti, sia per quanto riguarda il metodo storiografico utilizzato da Tacito, sia per quanto riguarda il protagonista ed il giudizio che né da l’autore. È una biografia, quindi ripercorre la vita di Agricola dalla nascita alla morte. La prima parte è dedicata ai primi anni, quindi alla formazione, alla descrizione del suo carattere (molto deciso), al suo spirito di servizio e di coraggio dimostrato in guerra e quindi alla sua progressiva affermazione dal punto di vista militare e politico. La parte centrale è dedicata ai 7 anni che visse come comandante in Britannia. Questa parte è preceduta da un excursus di natura geografica ed etnografica dedicato alla Britannia.
A questo segue un altro piccolo excursus dedicato ai predecessori di Agricola. Tacito passa quindi ad analizzare l’operato del suocero, descrivendo le modalità con le quali amministrava questo territorio, fino ad arrivare all’episodio più significativo del suo comando in quella zona, cioè la guerra contro i Caledoni, che erano una popolazione che viveva nell’odierna Scozia, nella parte più settentrionale dell’isola britannica. L’ultima parte dell’Agricola racconta degli ultimi anni del suocero dopo il ritorno a Roma, caratterizzati dall’invidia crescente di Domiziano che non riusciva a sopportare il favore e l’amore di cui godeva Agricola. Viene poi riportata la morte, precisando anche come molti a Roma ebbero l’impressione che Agricola fosse stato avvelenato dall’imperatore, proprio a causa dell’invidia. Tacito non si esprime su quest’accusa, però menziona il fatto che in molti avessero proprio questa convinzione. Nella conclusione vi è quindi un epitaffio del suocero, un elogio funebre della sua figura e poi una lunga apostrofe finale dedicata alla lezione che ha lasciato ai suoi familiari e a tutti i Romani.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale dell'opera "Agricola" di Tacito?
- Come viene descritta la gestione di Agricola in Britannia?
- Quali sospetti circondano la morte di Agricola secondo Tacito?
L'opera "Agricola" di Tacito è una biografia encomiastica dedicata al suocero Gneo Giulio Agricola, che ripercorre la sua vita dalla nascita alla morte, evidenziando il suo carattere, il suo spirito di servizio e il suo operato militare e politico, in particolare durante il suo comando in Britannia.
Tacito descrive la gestione di Agricola in Britannia attraverso un'analisi delle sue modalità amministrative e militari, culminando nella guerra contro i Caledoni, una popolazione della parte settentrionale dell'isola britannica.
Tacito riporta che molti a Roma sospettavano che Agricola fosse stato avvelenato dall'imperatore Domiziano a causa dell'invidia per il favore e l'amore di cui godeva, anche se Tacito stesso non si esprime su quest'accusa.