c_001
Ominide
1 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Tacito, nato intorno al 55 d.C., proveniva probabilmente da una famiglia equestre e si distinse come oratore e storico durante la sua carriera politica a Roma.
  • Ha ricoperto diversi incarichi pubblici sotto gli imperatori Vespasiano, Tito e Domiziano, sostenendo l'accusa di corruzione contro Mario Prisco.
  • Tacito esprime nostalgia per la libertà repubblicana, pur riconoscendo la necessità dell'impero per garantire la pace e prevenire guerre civili.
  • Le sue opere principali includono il Dialogus de oratoribus, De Vita Iulii Agricolae, De origine et situ Germanorum, Historiae e Annales.
  • Il suo stile letterario è caratterizzato da severa asimmetria, pathos, frasi brevi e costruzioni ellittiche, che creano una narrazione dinamica e intensa.

Indice

  1. Vita di Tacito
  2. Opere
  3. Stile

Vita di Tacito

Tacito nacque attorno al 55 d.C. probabilmente da famiglia equestre; dopo aver studiato a Roma e aver preso moglie si avviò, probabilmente anche grazie all’aiuto del cognato Agricola, alla carriera politica, assumendo diversi incarichi pubblici sotto Vespasiano, Tito e Domiziano. Durante la sua vita divenne un importante oratore e uno dei più importanti storici, sostenne l’accusa di corruzione contro Mario Prisco, si fece carico degli stati d’animo dei suoi contemporanei nei confronti dell’impero manifestando una profonda nostalgia per la libertas repubblicana -inizialmente essa si limitava ad essere una limitazione della libertà oratoria divenendo poi negli ultimi anni una limitazione alla libertà di espressione- sostenendo al tempo stesso la necessità dell’impero in quanto unica forma di governo in grado di proteggere Roma dalle guerre civili e assicurare la pace.

Opere

Le opere principali di Tacito sono il il Dialogus de oratoribus, De Vita Iulii Agricolae, il De origine et situ Germanorum, le Historiae e gli Annales.

Stile

Lo stile di Tacito è uno stile fortemente improntato all’inconcinnitas, ancora più di quello di Seneca, caratterizzato quindi da una severa e rigida asimmetria -costituita dalla variatio, ossia da variazione improvvise dei costrutti e del soggetto-, e da una narrazione ricca di pathos e velocità grazie a frasi breve e sentenziose, espressioni ellittiche, termini sottointesi, costruzioni asindetiche e brachilogie.

Domande e risposte