Concetti Chiave
- L'Agricola di Tacito è un'opera del 98 d.C. che mescola biografia e storia per onorare il suocero Giulio Agricola.
- L'opera presenta un tono encomiastico simile alle laudationes funebri, con molte digressioni su Britannia e le imprese di Agricola.
- Tacito evidenzia la dedizione di Agricola nello servire lo stato sotto Domiziano, evitando il servilismo e il suicidio teatrale.
- L'Agricola combina diversi generi letterari: biografia, elogio funebre, etnografia e storiografia sulla conquista della Britannia.
- Lo stile di Tacito è influenzato da Cicerone, Sallustio e Livio, evidente nell'esordio, nei discorsi e nelle parti narrative.
Agricola di Tacito
Scritto nel 98 circa, è una sorta di opuscolo storico e di biografia, mediante cui Tacito si propone di tramandare le memorie dell'amato suocero Giulio Agricola.
Per il tono chiaramente encomiastico, l'Agricola si richiama allo stile delle laudationes funebri. In tale opera sono poi contenute numerose digressioni geografiche e etnografiche sulla Britannia (che fu il teatro delle imprese di Agricola). Particolare rilievo fu posto da Tacito sulla costanza con cui Agricola riuscì a servire lo stato anche trovandosi sotto un pessimo imperatore (Domiziano) e non macchiandosi mai per questo di servilismo: riuscì invece anche a morire silenziosamente, senza mettere in scena un teatrale suicidio storico, che Tacito condannava aspramente in quanto sostanzialmente inutile per lo stato. Agricola invece, sceglie la via Mediana, in equilibrio tra servilismo e ribellione, come dovrebbe fare la classe dirigente 'sana'.
Genere Letterario: A livello di genere, si tratta di un insieme di generi anche molto diversi: è infatti una biografia di Agricola, un elogio funebre, un insieme di digressioni geo-etnografiche (quindi un'etnografia) e circa la conquista della Britannia (quindi una storiografia).
Influssi stilistici: Tacito riprese molto da Cicerone (ad esempio nell'esordio, nei numerosi discorsi e nella perorazione finale, di chiara derivazione ciceroniana), da Sallustio e da Livio (soprattutto nelle parti narrative e nelle digressioni).