Concetti Chiave
- Seneca emphasizes that adherence to the laws of mortality is a voluntary choice based on justice and rationality, not a submission to fate.
- The conditions of human mortality are deemed just and equal for all, making complaints unreasonable and rebellion irrational.
- The fragility of existence is part of a voluntary pact, where the decision to live and enjoy life's benefits is a conscious choice.
- Seneca posits that life is so wonderful that if given the choice, one would willingly accept the conditions of existence.
- Stoic acceptance of natural laws is an autonomous moral choice, not an imposed heteronomy, reflecting rational beings' alignment with justice.
Seneca - Volontarismo ed esistenza
Ci sono delle leggi di natura che governano la nostra mortalità, adeguandoci alle quali dobbiamo decidere come comportarci nelle situazioni particolati. Ma la nostra acquiescenza non dipende da un sottomettersi, capitolare alla forza bruta di un destino inesorabile; piuttosto è motivata dalle stesse ragioni che spinsero Socrate a mettersi a completa disposizione della leggi, cioè il fatto che esse siano giuste e ragionevoli.
La scelta di aderire è nostra ed è basata sul nostro senso di giustizia a razionalità. Non c’è il rischio dell’eteronomia. [Consolatio ad Marciam] Seneca descrive appunto le condizioni della legge della mortalità umana come giuste e uguali per tutti (neminem decipio), così che le lamentele sono del tutto irragionevoli. Si tratta delle condizioni della nostra stessa esistenza, precedenti a qualsiasi persona e fisse. Nell’atto di nascere ci leghiamo ad esse, e ribellarvisi al momento della morte è irrazionale. Proprio perché c’è volontaria adesione, tutto ciò che noi intraprendiamo alla luce di tali leggi è nostra diretta responsabilità. La fragilità dell’esistenza è parte del patto, ma una cosa è seguire determinate scelte particolari, un’altra è la specifica scelte dello stesso vivere: noi scegliamo di rimanere in vita e di goderne i benefici. È ragionevole supporre che se avessimo avuto la scelta di nascere o meno, considerando i benefici di una vita vissuta come tale, avremmo scelto in tal senso. La volontarietà diventa è essenziale nel momento in cui Seneca afferma che è sempre possibile commettere suicidio quando non si è più disposti ad aderire al patto con la vita. Rimanere vivi è parte di tale accordo, prova a rimarcare che tale contratto viene da noi volontariamente sottoscritto. [Consolatio ad Marciam] Spesso Seneca descrive l’esistenza come così meravigliosa che ognuno desidererebbe vivere a tali condizioni: sono sì stati i nostri genitori ad attuare la scelta di donarci la vita, ma l’obbligazione contrattuale ricade del tutto su di noi. Se fossimo stati in grado di scegliere di vivere in condizioni del tutto favorevoli, chiunque avrebbe aderito. Quindi, quando abbiamo a che fare con la legge di mortalità, la accettiamo non in quanto bruta forza della natura, ma perché siamo esseri razionali per natura, incanalati verso la coerenza e la distaccata e imparziale azione della legge.Considerando la nostra scelta implicita è una volontaria adesione al patto con la vita, l’attitudine stoica all’inevitabilità del destino e della legge naturale, spesso etichettata come eteronomia, prova di essere invece autonoma come spetta ad un sistema di scelte morali.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Seneca riguardo alla legge della mortalità umana?
- Come Seneca giustifica la nostra adesione alle leggi naturali?
- Qual è il ruolo della volontarietà nella filosofia di Seneca?
- Come Seneca descrive l'esistenza e la nostra responsabilità verso di essa?
Seneca vede la legge della mortalità umana come giusta e uguale per tutti, e ritiene che le lamentele contro di essa siano irragionevoli. La nostra adesione a queste leggi è volontaria e basata su giustizia e razionalità.
Seneca giustifica la nostra adesione alle leggi naturali non come sottomissione a un destino inesorabile, ma come una scelta razionale e giusta, simile a quella di Socrate che si sottometteva alle leggi perché le considerava giuste.
La volontarietà è essenziale nella filosofia di Seneca, poiché egli sostiene che la nostra scelta di vivere e aderire al patto con la vita è volontaria. Anche la possibilità di suicidio è vista come un'opzione quando non si è più disposti a rispettare tale patto.
Seneca descrive l'esistenza come meravigliosa e afferma che, se avessimo potuto scegliere, avremmo optato per vivere. La responsabilità di vivere ricade su di noi, poiché la scelta di rimanere in vita e godere dei suoi benefici è nostra.