Concetti Chiave
- Le epistole a Lucilio sono l'ultima opera di Seneca, rivolte ai posteri come un testamento spirituale.
- Pur essendo epistole letterarie, affrontano tematiche filosofiche su come vivere e morire bene.
- Lo stile è colloquiale e utilizza la prima e la seconda persona, con una struttura paratattica e il sermo quotidiano.
- Trattano dell'otium, ovvero il comportamento del saggio, e del sescessius, il distacco dalla vita pubblica.
- Includono riflessioni sul tempo, sottolineando come non sprecarlo nella vita quotidiana.
Le Epistole a Lucilio
Le epistole ad Lucilium sono l'ultima opera composta da Seneca. È molto simile alle altre opere ma con una concezione più matura e personale.
Sono epistole letterarie, presenti nel mondo latino e scritte per la pubblicazione.
Lucilio è un destinatario fittizio, i veri destinatari sono i posteri (anche noi); è come un testamento in cui fino all'ultimo dà consigli e insegnamenti (testamento spirituale).
Essi sono scritti a Lucilio ma sono in realtà rivolti a sè e ai posteri.
Le caratteristiche delle epistole sono sei:
1) Impostazione epistolare, anche se hanno un carattere filosofico;
2) Argomento filosofico, come imparare a vivere bene e a morire bene;
3) Stile, colloquiale (tipico del genere epistolare), usa la prima e la seconda persona singolare. Presente è anche la Brevitas, la Paratassi (ovvero tanti argomenti differenti con una mancanza di collegamento logico tra le frasi). Utilizza il Sermo quotidiano;
4) Otium ovvero come deve comportarsi il saggio;
5) Sescessius, allontanamento dalla vita pubblica; accomuna stoicismo (l'uomo deve sapersi regolare su quando ritirarsi dalla vita pubblica), e epicureismo (ritirarsi solo se si è costretti;
6) Tempo, informazioni su come si deve vivere per far in modo che l'uomo non sprechi il tempo a lui dato.