Concetti Chiave
- Le Consolationes di Seneca sono una raccolta di tre opere filosofiche indirizzate a destinatari diversi, senza struttura dialogica.
- Le opere sono denominate Dialogi per il loro carattere filosofico, nonostante la mancanza di dialogo diretto.
- La Consolatio ad Helviam Matrem è datata tra il 42 e il 43 d.C.; le altre due non hanno una datazione precisa.
- Tutte e tre le Consolationes affrontano il tema del dolore per la perdita di familiari e la lontananza.
- Seneca utilizza le Consolationes per esplorare la sapienza stoica e i valori morali, cercando anche di avvicinarsi a influenti personaggi dell'epoca.
Dialogi - Consolationes (Lucio Anneo Seneca)
Tra le opere più famose di Lucio Anneo Seneca possiamo annoverare le Consolationes. Queste sono una raccolta di dieci titoli diversi, per un totale di dodici libri. Non presentano assolutamente una struttura dialogica, l'autore si rivolge ad un destinatario che cambia di libro in libro. Sono chiamati Dialogi poiché sono a carattere filosofico. Scrive dunque le Consolationes, che sono tre: Consolatio ad Marciam, Consolatio ad Helviam Matrem e Consolatio ad Polybium. Non conosciamo l'esatta datazione, fatta eccezione per la Consolatio ad Helviam Matrem che fu presumibilmente scritta tra il 42 e il 43 d.C.. Tutte sono incentrate sul dolore per la perdita di un familiare e la lontananza di questo. Marcia era la figlia di Cremuzio, la quale aveva perso il proprio figlio Metilio. L'opera è incentrata sul tempo e sulla sapienza stoica e sulle virtù del figlio, degno di essere accolto nei campi Elisi dal nonno. La seconda consolatio è relativa alla propria lontananza dopo l'esilio: ovunque egli si trovi non deve venire meno ai suoi valori; è questo l'atteggiamento del vero sapiens. La terza è indirizzata a Polibio. Gli era morto un fratello e questa era una consolatio con interessi personali: Polibio era un liberto di Claudio, quindi Seneca gli si voleva avvicinare.